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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Prevenzione del terrorismo e politiche di riforma per l'efficienza della pubblica amministrazione e per l'incremento del rendimento dei dipendenti pubblici - n. 3-00630)
PRESIDENTE. L'onorevole Turci ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00630 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10).
LANFRANCO TURCI. Onorevole Vicepresidente, abbiamo letto in questi giorni che, tra gli obiettivi di questo gruppo terroristico bloccato dalle forze dell'ordine italiane, vi era anche il professor Pietro Ichino. Il suo nome evoca storie tragiche di altri giuslavoristi ed economisti del lavoro vittime delle Brigate rosse: da Ezio Tarantelli a Massimo D'Antona, a Marco Biagi e a Gino Giugni, che fu ferito gravemente.
Quello che accomuna questi studiosi e riformatori del mercato del lavoro è il fatto di essere stati, per un verso, oggetto di aspre polemiche pregiudiziali di interessi che si sentivano colpiti dalle loro proposte e, dall'altro, di essere stati isolati da parte delle forze riformatrici. Proprio su ciò intendo sollecitare una riflessione da parte del Governo.
Ben venga, naturalmente, la prevenzione e la protezione degli obiettivi indicati dai gruppi terroristici, ma soprattutto vorrei sottolineare che un'azione decisa e riformatrice del Governo su temi come quelli sollevati recentemente dal professor Ichino e oggetto di una proposta di legge presentata alla Camera dei deputati da 46 parlamentari di diversi schieramenti costituirebbe il segnale più positivo per incoraggiare Pag. 59le forze riformatrici e quegli intellettuali che se ne fanno esponenti.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, condivido profondamente l'impostazione data dal collega Turci, in quanto non vi è dubbio che il modo migliore per rispondere in positivo al proposito dissennato e criminale che abbiamo visto accennato nei fatti e nei tentativi di questi ultimi giorni risiede in uno sforzo volto ad ammodernare e migliorare, per rendere più efficiente il servizio della pubblica amministrazione.
Sottolineo che, in questa legislatura, il Governo sta perseguendo con grande determinazione il disegno di riforma dell'amministrazione pubblica.
Il ministro per le riforme e l'innovazione della pubblica amministrazione è al lavoro e ha già predisposto il disegno di legge sulla modernizzazione e l'efficienza delle amministrazioni pubbliche, la riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e alle imprese - attualmente all'esame del Parlamento -, che introduce anche una maggiore responsabilizzazione dei dirigenti; il disegno di legge recante integrazioni e modifiche alle disposizioni sul rapporto tra procedimento penale e procedimento disciplinare, per evitare che si determinino benefici indiretti nel rapporto di lavoro con l'amministrazione, nel caso vi siano procedimenti relativi a vicende che hanno danneggiato il cittadino; la direttiva sulle misure di trasparenza e legalità per il conferimento degli incarichi dirigenziali, di amministrazione, di consulenza e di gestione, al fine di rendere cogente il sistema di pubblicità e trasparenza sugli incarichi, anche attraverso la pubblicazione su web di tutte le informazioni utili per le amministrazioni; il memorandum di intesa per una nuova qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche, sottoscritto recentemente con CGIL, CISL e UIL, al fine di migliorare la qualità dei servizi pubblici, garantire la crescita duratura dell'economia e la stessa disponibilità dei diritti di cittadinanza.
Quanto alla creazione di nuovi organi di valutazione, va detto, onorevole Turci, che dobbiamo evitare una sovrapposizione di funzioni. Non dobbiamo confondere ruoli, accrescere oneri per lo Stato. Meglio sarà avvalersi di organi e strumenti già esistenti e introdurre, certamente, parametri oggettivi di valutazione e competitività.
In particolare, la Corte dei conti può valutare efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, competenza ad essa attribuita con il controllo successivo della gestione del bilancio del patrimonio. Si può fare in modo che la Corte, anche in base alla legge n. 20 del 1994, accerti la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando costi, modi e tempi dello svolgimento dell'azione amministrativa.
Vista la mole dei provvedimenti all'esame del Parlamento e del Governo, è una materia su cui il contributo delle Assemblee e dei singoli parlamentari sarà prezioso per accompagnare una riforma che non deve essere né dirigistica né astratta, ma concretamente calata sul miglioramento dell'efficienza dell'amministrazione pubblica.
PRESIDENTE. L'onorevole Turci ha facoltà di replicare.
LANFRANCO TURCI. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Rutelli. Innanzitutto mi fa piacere che condividiamo che uno dei modi efficaci per combattere il terrorismo sia ascoltare le proposte dei riformatori che, di volta in volta, diventano oggetto delle campagne di intimidazione del terrorismo.
Nel merito delle questioni riguardanti la pubblica amministrazione, onorevole Vicepresidente, guardiamo con grande attenzione al lavoro avviato dal ministro Nicolais. Vorrei sottolineare che la proposta che abbiamo presentato, alla Camera in quarantasei esponenti di diversi gruppi parlamentari e al Senato con la prima Pag. 60firma del presidente del gruppo L'Ulivo e dei due vicepresidenti, nonché dell'ex ministro del lavoro Treu, tende non a contrapporsi ma ad integrare il lavoro avviato dal ministro Nicolais.
Ciò che proponiamo con l'authority e con i criteri per la valutazione dell'efficienza della produttività delle strutture dei dipendenti della pubblica amministrazione tende a generalizzare un metodo di valutazione avviato, timidamente e parzialmente, negli anni passati con le cosiddette leggi Bassanini, poi arenatosi.
Dobbiamo dare trasparenza ai risultati e alle strutture dei dipendenti per valorizzare la grande massa dei lavoratori pubblici che lavorano con efficacia e dedizione, ma anche per svuotare quelle sacche di inefficienza e, spesso, di parassitismo che esistono nella pubblica amministrazione in un rapporto diretto con i cittadini, quali utenti di servizi pubblici.
In ciò non vi è alcuna sovrapposizione con le funzioni della Corte dei conti e, peraltro, non proponiamo la costruzione di una specie di mostro burocratico nazionale in capo all'authority presentata. Parliamo di nuclei di valutazione, che la legge già peraltro prevede, distinti per i singoli rami dell'amministrazione. Quindi, è una proposta che, in sé, tende a generalizzare il metodo della valutazione, della trasparenza, del rendiconto pubblico al cittadino e all'opinione pubblica senza appesantire ulteriormente la macchina dello Stato.
Pregherei, quindi, il Governo di valutare con attenzione tale proposta e, possibilmente, di inserirla all'interno delle priorità della propria azione di riforma della pubblica amministrazione.