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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 17,25).
(Misure a favore dei lavoratori dipendenti della Serco Spa impiegati all'Esrin di Frascati - n. 2-00362)
PRESIDENTE. Il deputato Rugghia ha facoltà di illustrare la sua interpellanza Pag. 84n. 2-00362 (vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 4).
ANTONIO RUGGHIA. Signor Presidente, con questa interpellanza intendiamo sottoporre all'attenzione del Governo il grave problema occupazionale che potrebbe determinarsi a carico dei lavoratori della Serco Spa, una società multinazionale che opera nella gestione e nella fornitura dei servizi informatici. Questi lavoratori sono attualmente occupati presso l'Esrin, il laboratorio dell'Agenzia spaziale europea, situato nel comune di Frascati, vicino Roma.
Il prossimo 30 gennaio 2007 scadrà il rapporto fra l'ente spaziale europeo e la società Serco, che impiega, nella gestione di un contratto di facility management e servizi informatici presso l'Esrin, 80 dipendenti. Questo contratto è detenuto da Serco ormai da oltre 20 anni e sono molti i lavoratori che, dall'inizio della gestione di questo servizio, stanno svolgendo nel laboratorio dell'Esrin la loro attività professionale. Sono, quindi, tanti i lavoratori impiegati da molti anni all'Esrin di Frascati, essendo dipendenti Serco. Tanto più, si tratta di personale altamente specializzato: ingegneri o tecnici informatici dotati di grande professionalità, che hanno garantito nel corso degli anni, nella gestione della commessa, un alto standard di qualità nella gestione del servizio commissionato dall'ESA.
A seguito di una gara indetta nel 2006, tale servizio è stato affidato a un altro consorzio guidato dalla Eds Spa, un'altra società multinazionale alla quale partecipano anche numerose società italiane del gruppo Finmeccanica.
Purtroppo, nel bando di gara, l'Agenzia spaziale europea non ha previsto alcuna clausola a tutela dei lavoratori che da molti anni stanno svolgendo questo servizio. E ciò è ancora più grave, se consideriamo che il bando europeo riguarda, per l'80 per cento del valore, anche in termini occupazionali, soprattutto i lavoratori e la commessa di Frascati.
Quindi, a maggior ragione, a nostro avviso, dovevano essere poste condizioni a tutela del personale attualmente impiegato, e da molti anni, nella gestione di questa commessa. Tra l'altro, c'è da dire che Serco Spa non è sembrata particolarmente impegnata a mantenere questo servizio. Serco Spa, nel corso di questi anni ha, tra l'altro, avviato procedure di mobilità - contrastate, anche con una certa efficacia, dal sindacato - che hanno molto preoccupato i 280 dipendenti che in tutta Italia lavorano presso questa azienda. Tali procedure di mobilità hanno determinato sia perdite occupazionali sia la perdita di opportunità di sviluppo dell'azienda e dell'ampliamento dei servizi dell'azienda stessa nel nostro paese.
Pertanto, non si intravedrebbero le opportunità di reimpiego di tale personale, che rischia di perdere il posto di lavoro all'Esrin, in altre attività gestite dalla Serco nel resto del territorio nazionale. Tale opportunità, anche alla luce del piano industriale presentato ai sindacati dalla società il 3 gennaio 2007 è, purtroppo, praticamente inesistente.
Occorre, tra l'altro, considerare che i menzionati lavoratori sono soggetti al contratto collettivo nazionale del commercio - questo è il contratto che Serco applica ai suoi dipendenti - per la categoria servizi. Inoltre, questi lavoratori, proprio per effetto di detto contratto, non hanno la possibilità di percepire, neppure in una condizione di crisi aziendale, l'indennità di mobilità. Insomma, la loro situazione è particolarmente grave. Non hanno la possibilità di essere reimpiegati in altre attività della Serco, perché tali attività sono, nel corso del tempo, diminuite nel territorio nazionale. Detti lavoratori non hanno la possibilità di usufruire degli ammortizzatori sociali, in virtù del contratto di lavoro a loro applicato e pertanto sono molto allarmati, sono preoccupati per il loro futuro.
Si tratta di ottanta famiglie, ottanta lavoratori dotati di alta professionalità, che hanno garantito un servizio di elevata professionalità nella gestione per venti anni della commessa menzionata, e che non hanno possibilità di reimpiego se Pag. 85perdono quest'opportunità, ossia il lavoro presso il laboratorio dell'Esrin di Frascati.
Questa situazione, questa incertezza per il futuro - si ricordi che il contratto scade il 30 giugno 2007 - determina, naturalmente, molte preoccupazioni, ma vi sono anche i tempi ed i modi - credo - per cercare di impedire queste gravi conseguenze a danno dei lavoratori e delle loro famiglie.
Quindi, noi chiediamo al Governo, con questa interpellanza, di poter esercitare le iniziative necessarie ed un'attività di mediazione utile e opportuna tra le parti per garantire il mantenimento del posto di lavoro ai dipendenti Serco Spa presso il laboratorio di Frascati, anche perché ciò garantirebbe la possibilità per il consorzio che si è aggiudicato la commessa di disporre di personale qualificato nella gestione di un servizio molto delicato, che è stato svolto bene per venti anni dai richiamati lavoratori, ed offrirebbe anche le giuste garanzie all'ente committente, all'Agenzia spaziale europea. Questa è la richiesta che formuliamo al Governo.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale, Antonio Montagnino, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO MONTAGNINO, Sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale. Signor Presidente, con riferimento all'interpellanza in discussione, dagli accertamenti effettuati nei confronti della società per azioni Serco, è emerso quanto segue. La Serco, che nel 1998 ha incorporato la Tecnodata Italia Spa, in Italia svolge servizi consistenti nell'attività di supporto informatico alle aziende con proprio personale dipendente, attualmente pari a 271 lavoratori, dislocati - escludendo il personale amministrativo dell'ufficio di Frascati, pari a 18 unità - direttamente presso le medesime aziende. La fornitura di supporto informatico risulta espletata dalla società in favore dell'ESA-Esrin, Agenzia spaziale europea, in ossequio a tre distinti contratti, Il primo è denominato ID (servizi per operazioni e gestione infrastruttura informatica), avente termine il 30 giugno 2007, eseguito da 82 lavoratori, di cui 75 con contratto a tempo indeterminato.
Il secondo è l'«EOP-G» (servizi di operazione della multimission central facility), con scadenza 1o agosto 2008, eseguito da 86 unità lavorative; l'«EOP-SE» (servizi di supporto allo sviluppo scientifico e commerciale delle attività di osservazione della terra e a quelle correlate con i relativi progetti applicativi), avente termine il 31 dicembre 2007, eseguito da 20 tecnici.
Secondo quanto riferito dalla società in questione, il contratto denominato «ID» in questione, avente termine il 30 giugno 2007, sarà affidato dalla Esa Esrin alla Eds Spa. Quest'ultima è la società aggiudicatrice di un nuovo appalto.
È stato riferito altresì che, nei confronti del personale occupato nell'esecuzione del predetto contratto, sarà avviata alla fine del mese di febbraio la procedura per la messa in mobilità, tenuto conto, peraltro, che dall'esame delle tendenze registrate sul fatturato e utili e sulla base dei risultati previsti per il triennio 2007-2010, la società Serco Spa ipotizza segnali di ripresa solo dall'anno 2008.
Faccio presente inoltre che, a seguito della perdita di commesse, la forza lavoro della società Serco Spa, che applica il contratto del commercio, come è stato sottolineato, aveva già subito nel biennio passato la diminuzione di 103 unità lavorative, determinata dalla cessazione di 43 rapporti di lavoro per dimissioni volontarie, di 8 per risoluzione consensuali, di 31 per contratti a termine non rinnovati e 21 per licenziamento a seguito di mobilità.
La Serco svolge attività di supporto informatico anche in favore della Ericsson Lab Italy Spa con 11 lavoratori, con scadenza il 20 aprile 2007, in favore della regione Lombardia con l'utilizzo di 33 lavoratori, con scadenza il 19 dicembre 2007; ed in favore della JRC - Joint Research Centre presso Varese con 20 unità, che ha di recente rinnovato l'appalto fino al 30 aprile 2009.Pag. 86
Faccio presente, infine, che le problematiche di sostegno al reddito che coinvolgono i lavoratori del settore commercio, categoria servizi, nello specifico della società Serco Spa, possono trovare soluzione mediante l'applicazione delle disposizioni contenute all'articolo 1, comma 1190, della legge finanziaria 2007, che prevedono la possibilità di conseguire la concessione di idonee forme di ammortizzatori sociali (CIGS o indennità di mobilità), in deroga alle disposizioni ordinarie vigenti.
Il Ministero del lavoro può garantire gli interventi attraverso ammortizzatori sociali, ma non ha, allo stato, alcuna possibilità - purtroppo - di assicurare l'occupazione dei lavoratori della Serco Spa.
PRESIDENTE. Il deputato Rugghia ha facoltà di replicare.
ANTONIO RUGGHIA. Signor Presidente, francamente mi duole non potermi dichiarare soddisfatto della risposta del sottosegretario. La situazione della Serco Spa - così come l'ho rappresentata brevemente nella mia illustrazione - è a conoscenza dei lavoratori: si tratta di una multinazionale che sta operando licenziamenti e sta rinunciando anche a servizi importanti che gestiva nel nostro paese.
Questo è stato rappresentato anche nel piano industriale presentato ai sindacati. Ciò che però si chiede al Governo, non è tanto di verificare la possibilità di garantire ammortizzatori sociali per questi lavoratori. Io mi auguro che ce ne siano, anche se purtroppo il contratto per il commercio non dà le stesse opportunità di altri contratti. Peraltro, la possibilità dell'indennità di mobilità, che è stata annunciata - come diceva il sottosegretario - anche dalla società Serco Spa, non potrà essere percepita da questi lavoratori.
Il problema tuttavia non è questo: noi abbiamo a che fare con personale altamente specializzato e che ha svolto con capacità, nel corso di questi anni, la gestione di una commessa molto impegnativa e delicata per l'Agenzia spaziale europea. Si tratta in molti casi anche di lavoratori giovani che sono per l'appunto ingegneri informatici e che debbono trovare spazio nella gestione di questo servizio.
Io non vorrei che si determinasse il paradosso che, in questa situazione, alla fine, a rimetterci saranno i lavoratori; soggetti che, per riconoscimento unanime, hanno ben operato nella gestione della commessa, garantendo, con la loro professionalità, le condizioni ottimali per la gestione del servizio che l'Esa e, quindi, l'Esrin hanno affidato a Eds.
La società Eds e l'ente committente hanno bisogno di personale qualificato che, in parte, può essere reperito tra i lavoratori della Serco.
In tale contesto, si è chiesto al Governo (e mi dichiaro insoddisfatto della risposta), anche attraverso gli strumenti che sono propri del Ministero del lavoro, in particolare, dell'Agenzia per il lavoro, istituita presso la Presidenza del Consiglio, di porre in essere un'attività di mediazione tra le parti, perché credo che vi sono le condizioni, in questo caso, per trovare una compensazione. Tale attività di mediazione potrebbe essere utile all'impresa che dovrà gestire questo servizio, senza disporre di personale in grado di farlo, con tutte le difficoltà di una fase di avvio. Tali condizioni dovrebbero essere tenute in considerazione anche dall'ente committente.
Ritengo, pertanto, si possa trovare una mediazione, ma, da parte del Governo, ci dovrebbe essere l'impegno a svolgere questo tipo di attività e di mediazione, senza le quali non si può garantire un futuro occupazionale a questi lavoratori.