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Seguito della discussione del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 300 del 2006: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni di delegazione legislativa (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 2114-B).
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Manifestato apprezzamento per l'impianto del provvedimento d'urgenza in discussione, invita le Presidenze dei due rami del Parlamento ad adoperarsi affinché siano armonizzati i criteri sulla base dei quali viene effettuato il vaglio di ammissibilità delle proposte emendative presentate; manifestata inoltre condivisione, in particolare, per le disposizioni concernenti adempimenti amministrativi che interessano talune province, esprime forti perplessità sulla prospettata abolizione del divieto di nuove assunzioni per gli enti locali non rispettosi del patto di stabilità interno. Dichiara, infine, il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in esame.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Nel giudicare la prassi seguita dalla Camera in materia di interpretazione dei criteri per il vaglio di ammissibilità delle proposte emendative riferite a decreti-legge più conforme alle disposizioni della legge n. 400 del 1988 rispetto a quella applicata dal Senato, auspica che si possa pervenire in tempi brevi ad un'armonizzazione dei criteri applicati nei due rami del Parlamento.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, esprime tuttavia forti perplessità sull'opportunità di adottare un provvedimento d'urgenza recante proroga di termini, che contiene anche norme di carattere sostanziale; giudica inoltre improcrastinabile la necessità di armonizzare i criteri sulla base dei quali, nei due rami del Parlamento, si procede al vaglio di ammissibilità degli emendamenti presentati.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul disegno Pag. IVdi legge di conversione in esame, pur nella piena consapevolezza delle problematiche di tipo procedurale e di merito poste dall'emanazione di decreti-legge recanti proroga di termini, nonché dalla difformità dei criteri di ammissibilità degli emendamenti applicati nei due rami del Parlamento e che ha consentito al Senato di apportare al testo del provvedimento d'urgenza numerose e significative modifiche.
PIERANGELO FERRARI (Ulivo). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza, del quale richiama gli aspetti più condivisibili, il cui esame ha evidenziato il problema - che auspica possa essere risolto quanto prima - delle inopportune difformità esistenti nei due rami del Parlamento relativamente ai criteri di ammissibilità delle proposte emendative.