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Si riprende la discussione del disegno di legge di conversione n. 2193-A.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Rileva che il suo emendamento 2.52, di cui raccomanda l'approvazione, è volto a garantire maggiore trasparenza nell'affidamento dei previsti incarichi temporanei di consulenza.
DARIO RIVOLTA (FI). Invita le Commissioni ed il Governo a riconsiderare il parere espresso sul condivisibile emendamento Paoletti Tangheroni 2.52, del quale auspica l'approvazione.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Ritira il suo emendamento 2.52, invitando il Governo ad accettare un ordine del giorno di analogo contenuto, di cui preannunzia la presentazione.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Osserva che la durata annuale anziché semestrale della proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali appare in contrasto Pag. XIIIcon l'atteggiamento da sempre assunto, in particolare, dalla sinistra radicale che sostiene il Governo.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Richiamate le condivisibili finalità dell'emendamento Cicu 3.50, ritiene che la durata annuale della proroga del termine relativo alla partecipazione italiana alle missioni internazionali in atto sia esclusivamente dovuta ad esigenza interne alla maggioranza.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50, osservando che la previsione di una proroga annuale anziché semestrale della partecipazione italiana a missioni internazionali è finalizzata ad evitare che nel prossimo futuro emergano eventuali divergenze interne alla maggioranza sui principali temi di politica estera.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Nel richiamare le ragioni per le quali in passato si sono previste, per prassi, proroghe semestrali della partecipazione italiana a missioni internazionali, giudica strumentali le obiezioni sollevate dall'opposizione sull'opportunità di prevedere un termine di un anno.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene che i contingenti militari italiani impegnati in scenari di guerra debbano essere ritirati.
DARIO RIVOLTA (FI). Nel ritenere inopportuna la previsione del termine di un anno, in particolare per la proroga della missione in Libano, chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Cicu 3.50, nel senso di votare il primo comma, eventualmente riformulato, distintamente dalla restante parte.
IACOPO VENIER (Com.It). Osserva che la proroga per un anno della partecipazione italiana a missioni internazionali è possibile grazie al fatto che con la legge finanziaria per il 2007 è stato individuato un apposito capitolo di bilancio.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene che la previsione di prorogare per un anno la partecipazione di militari italiani a missioni internazionali sia riconducibile a fini di politica interna.
FRANCESCO BOSI (UDC). Osservato che la partecipazione a missioni militari internazionali, in assenza di problemi di bilancio, dovrebbe assumere un carattere di stabilità, ritiene di non poter esprimere voto favorevole all'emendamento Cicu 3.50.
SIMONE BALDELLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cicu 3.50.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Prospetta l'opportunità che l'emendamento Cicu 3.50 sia posto in votazione per parti separate, nel senso di votare distintamente ciascuna parte riferita ai vari commi dell'articolo 3.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Osservato che la polemica politica non giustifica un atteggiamento contraddittorio da parte dell'opposizione, dichiara voto contrario sull'emendamento Cicu 3.50.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.50.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Ritiene ragionevole la previsione di una proroga più ampia della partecipazione italiana a missioni internazionali, atteso che peraltro ciò non pregiudicherà una successiva valutazione del Parlamento nelle singole missioni.
ANTONIO LEONE (FI). Si associa alla richiesta di votazione per parti separate formulata dal deputato Paoletti Tangheroni.
Pag. XIVMARCO BOATO (Verdi). Ritiene che la reiezione della prima parte dell'emendamento Cicu 3.50, determini effetti preclusivi delle restanti parti della medesima proposta emendativa.
PRESIDENTE. Fa presente che ciascuna parte dell'emendamento Cicu 3.50, riferita ai vari commi dell'articolo 3 del decreto-legge, è dotata di autonoma portata normativa.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Rileva che l'intento dei presentatori dell'emendamento Cicu 3.50 è quello di attribuire autonoma portata normativa a ciascuna parte di tale proposta emendativa.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte dell'emendamento Cicu 3.50, nonché le restanti parti della medesima proposta emendativa.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 3.57.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Giudica strumentali le finalità dell'emendamento Cossiga 3.57.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Cossiga 3.57, del quale sottolinea la valenza politica.
MARCO BOATO (Verdi). Evidenzia la contraddittorietà dell'emendamento Cossiga 3.57, rispetto al contenuto della precedente proposta emendativa.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Chiede di parlare per fatto personale.
PRESIDENTE. Ritiene di non poterlo consentire in questa fase.
GUGLIELMO PICCHI (FI). Sottolinea la contraddittorietà delle posizioni assunte da esponenti della maggioranza in merito alla durata della proroga delle missioni internazionali.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Sottolinea che l'emendamento Cossiga 3.57 prevede un termine congruo per la scadenza della missione ISAF.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cossiga 3.57.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga 3.57.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, stigmatizza il comportamento della Presidenza, che precedentemente non gli ha concesso la parola per fatto personale per contestare talune espressioni usate nei suoi confronti dal deputato Boato.
PRESIDENTE. Fa presente che è facoltà della Presidenza, come stabilito dalla Giunta per il regolamento, rinviare al termine della seduta gli interventi per fatto personale, salvo situazioni di particolare delicatezza.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudicate non convincenti le ragioni per le quali la partecipazione italiana alla missione in Bosnia Erzegovina, denominata ALTHEA, è stata prorogata sino al 30 giugno 2007, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3.58.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Cossiga 3.58.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Rileva che il termine del 30 giugno 2007 è giustificato dal fatto che l'Unione europea ha già Pag. XVdeciso di procedere ad una riconfigurazione delle modalità attuative della missione denominata ALTHEA.
FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cossiga 3.58.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga 3.58.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Cicu 3.59, ove non ritirato.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Concorda.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Espresso apprezzamento per il parere favorevole testé espresso sull'emendamento Cicu 3.59, ne richiama le finalità.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Giudica saggia la decisione delle Commissioni e del Governo di riconsiderare il parere precedentemente espresso sull'emendamento Cicu 3.59.
FRANCESCO BOSI (UDC) e FILIPPO ASCIERTO (AN). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Cicu 3.59.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cicu 3.59.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Cossiga 3.60.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Prospetta l'opportunità di una riformulazione dell'emendamento Cossiga 3.60.
UMBERTO RANIERI (Ulivo), Relatore per la III Commissione. Invita al ritiro dell'emendamento Cossiga 3.60, preannunziando la presentazione di un emendamento delle Commissioni che recepisca le osservazioni formulate dal deputato La Malfa.
PRESIDENTE. Avverte che le Commissioni hanno presentato l'ulteriore emendamento 3.150. Prende atto che il rappresentante del Governo lo accetta e che i presentatori hanno ritirato l'emendamento Cossiga 3.60.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva gli emendamenti 3.150 delle Commissioni e Rugghia 4.50.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 5.50.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN) e FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Bricolo 5.50.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bricolo 5.50.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento Tit. 1, sottolineando il carattere prevalentemente militare della missione in atto in Afghanistan.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Cossiga Tit. 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga Tit. 1.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati RICCARDO PEDRIZZI (AN), MATTEO BRIGANDÌ (LNP), LUCA VOLONTÈ (UDC), FRANCESCO PAOLO LUCCHESE (UDC), DANIELA GARNERO SANTANCHÈ (AN), PAOLA FRASSINETTI (AN), GIANCARLO GIORGETTI (LNP), PAOLA GOISIS (LNP), Pag. XVIMASSIMO GARAVAGLIA (LNP), MARIA IDA GERMONTANI (AN), MARCO ZACCHERA (AN), GAETANO FASOLINO (FI), ROBERTO MENIA (AN), DARIO RIVOLTA (FI), SERGIO D'ELIA (RosanelPugno) e GREGORIO FONTANA (FI).
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Accetta gli ordini del giorno De Zulueta n. 2, purché riformulato, Sereni n. 4, Pedrizzi n. 18, limitatamente al dispositivo, Garnero Santanchè n. 19, Garavaglia n. 20, purché riformulato, Paoletti Tangheroni n. 23, purché riformulato, Lazzari n. 24, Goisis n. 26, Quartiani n. 27, Fasolino n. 28, Pinotti n. 30, Affronti n. 33 e Giancarlo Giorgetti n. 35; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Bonelli n. 3, Gasparri n. 10, Lucchese n. 31, Giuditta n. 32 e Cioffi n. 34; non accetta gli ordini del giorno Volontè n. 8, Germontani n. 9, La Russa n. 13 e Migliori n. 15.
MARCO VERZASCHI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accetta gli ordini del giorno Gregorio Fontana n. 5 e Zacchera n. 16, purché riformulato; accoglie come raccomandazione gli ordini del giorno Menia n. 12, Frassinetti n. 17 e Fallica n. 22; non accetta gli ordini del giorno Rivolta n. 1, Cossiga n. 6, Cicu n. 7, Ronchi n. 11, Ascierto n. 14, Bricolo n. 21 (Nuova formulazione), Brigandì n. 25 e Dussin n. 29.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori degli ordini del giorno De Zulueta n. 2, Zacchera n. 16, Garavaglia n. 20 e Paoletti Tangheroni n. 23 accettano le riformulazioni dei rispettivi documenti di indirizzo.
Intervengono per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati CARLO GIOVANARDI (UDC), ROBERTO ROSSO (FI), MAURIZIO GASPARRI (AN), DARIO RIVOLTA (FI), al quale il Presidente rende precisazioni, e BENEDETTO DELLA VEDOVA (FI).
DARIO RIVOLTA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a riconsiderare l'ammissibilità dell'ordine del giorno Sereni n. 4.
PRESIDENTE. Ribadisce che la Presidenza non ravvisa profili di inammissibilità relativamente all'ordine del giorno Sereni n. 4.
Intervengono, quindi, per dichiarazione di voto sul complesso degli ordini del giorno presentati i deputati RAMON MANTOVANI (RC-SE), FRANCESCO BOSI (UDC), LUANA ZANELLA (Verdi), FEDERICA ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur) e ALESSANDRO FORLANI (UDC).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Rivolta n. 1
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Ritira il suo ordine del giorno n. 6.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cicu n. 7, Volontè n. 8, nella parte non preclusa, Germontani n. 9, Ronchi n. 11, La Russa n. 13, Ascierto n. 14, Migliori n. 15, Bricolo n. 21 (Nuova formulazione), Brigandì n. 25 e Dussin n. 29.
PRESIDENTE. Secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.