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Si riprende la discussione
GIOVANNI FAVA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti D'Agrò 1.27 e Lazzari 1.201.
STEFANO SAGLIA (AN). Auspica l'approvazione degli identici emendamenti in esame.
SIMONE BALDELLI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 1.201.
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Sottolineata la complessità della materia, propone di accantonare l'esame degli identici emendamenti D'Agrò 1.27 e Lazzari 1.201, al fine di poter individuare una formulazione che eviti il rischio di determinare inopinate penalizzazioni per l'utenza.
PRESIDENTE. Prende atto che il relatore concorda.Pag. XIII
Avverte pertanto che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame degli identici emendamenti D'Agrò 1.27 e Lazzari 1.201.
GIOVANNI FAVA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.30.
ENZO RAISI (AN). Rilevato che il suo emendamento 1.29 consentirebbe, ove approvato, una maggiore tutela del consumatore, auspica che il Governo mostri attenzione alle problematiche in oggetto.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ALBERTO FILIPPI (LNP) e MASSIMO GARAVAGLIA (LNP).
LUIGI FEDELE (FI). Giudica assolutamente condivisibili gli emendamenti Raisi 1.29 e Fava 1.30 e ne prospetta l'accantonamento.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Conferma il parere contrario precedentemente espresso sugli identici emendamenti in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Raisi 1.29 e Fava 1.30.
ENZO RAISI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.35.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Raisi 1.35 e gli identici Baldelli 1.42 e Raisi 1.44.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Illustra le finalità dei suoi emendamenti 1.208 e 1.209.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento D'Agrò 1.208.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara l'astensione sull'emendamento D'Agrò 1.209.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti D'Agrò 1.209 e Proietti Cosimi 1.212.
LUIGI LAZZARI (FI). Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.221, soppressivo del comma 4 dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame, invitando l'Esecutivo ad assumere un atteggiamento improntato a maggiore serietà circa gli effetti, per i consumatori, derivanti dalla sua attuazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lazzari 1.221 e 1.203 ed approva l'emendamento Sanga 1.302.
LUIGI LAZZARI (FI). Riterrebbe opportuno restituire all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni il ruolo che le compete: auspica pertanto l'approvazione dell'emendamento Fedele 1.61.
GIOVANNI FAVA (LNP). Giudicato di buon senso l'emendamento Fedele 1.61, sottolinea che il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo conferma la natura demagogica dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame.
STEFANO SAGLIA (AN). Dichiara che il suo gruppo voterà a favore dell'emendamento Fedele 1.61, volto a scongiurare il rischio di ingiustificati aumenti delle tariffe per i servizi di telefonia mobile.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Fedele 1.61.
GIOVANNI SANGA (Ulivo). Osserva che il provvedimento d'urgenza in discussione prevede già il rafforzamento del ruolo dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in termini di vigilanza sulle tariffe per i servizi di telefonia mobile, nonché sull'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati SIMONE BALDELLI (FI) e PIETRO FRANZOSO (FI), nonché i deputati PAOLO UGGÈ (FI), STEFANO ALLASIA (LNP) e ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI), che dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Fedele 1.61; interviene altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato LORENZO BODEGA (LNP).
MARILDE PROVERA (RC-SE). Sottolinea il carattere assolutamente propagandistico della proposta emendativa in esame, stante il rafforzamento del ruolo della competente Autorità di vigilanza previsto dall'emendamento Sanga 1.302, precedentemente approvato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Fedele 1.61.
SIMONE BALDELLI (FI). Richiama le condivisibili finalità dell'emendamento Lazzari 1.204, invitando il relatore ed il Governo a riconsiderare il parere precedentemente espresso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Lazzari 1.204 ed approva l'articolo aggiuntivo Zunino 1.0200.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Precisa le ragioni per le quali il suo gruppo ha espresso voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 1.0200.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Ruggeri 2.300.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolineato il carattere volutamente provocatorio dell'emendamento Fava 2.1, del quale richiama le finalità, lo ritira.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Stradella 2.200 e Lazzari 2.201.
LUIGI LAZZARI (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 2.2, manifestando apprezzamento per il parere favorevole espresso dal relatore e dal Governo.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea l'opportunità di distinguere gli impianti di distribuzione dei carburanti ubicati lungo la rete stradale da quelli esistenti nelle autostrade.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Lazzari 2.2, Tuccillo 2.301 e Affronti 2.302.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Esprime perplessità sull'emendamento Urso 2.208.
STEFANO SAGLIA (AN). Ritiene che l'articolo 2 sia emblematico del carattere minimale degli interventi previsti dal provvedimento d'urgenza in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Urso 2.208, Lazzari 2.204 e Fava 2.6.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Fava 2.7.
LUIGI LAZZARI (FI). Giudica di buon senso il suo emendamento 2.205, volto ad evitare che l'auspicabile maggiore informazione sui prezzi dei carburanti si traduca in un aggravio di spesa per gli utenti della rete stradale ed autostradale.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PAOLO UGGÈ (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Lazzari 2.205, e STEFANO ALLASIA (LNP).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Fava 2.7 e Lazzari 2.205.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritiene che i costi derivanti da maggiori servizi offerti sulla rete autostradale non debbano tradursi in un aumento dei pedaggi.
PAOLO UGGÈ (FI). Paventato il rischio che l'attuazione delle disposizioni recate dall'articolo 2 del decreto-legge in esame determini un incremento delle spese per gli utenti della rete autostradale, invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Fedele 2.206.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Fedele 2.206 e Fava 2.10.
STEFANO SAGLIA (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Germontani 4.201.
ANTONIO MAZZOCCHI (AN). Riterrebbe opportuno prevedere misure che garantiscano una maggiore tutela dei consumatori.
GABRIELLA CARLUCCI (FI). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 4.201.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Ritiene che un efficace controllo dell'etichettatura dei prodotti alimentari assicurerebbe una maggiore tutela sia dei consumatori sia delle imprese produttrici italiane.
Rileva altresì che non è presente in aula il rappresentante del Governo.
PRESIDENTE. Ne prende atto e sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 18,45, è ripresa alle 18,50.
MAURIZIO FUGATTI (LNP). Lamenta il fatto che, in ottemperanza alla disciplina comunitaria, sulle etichette di prodotti alimentari non venga più riportata l'indicazione della provenienza.
Intervengono per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANDREA RONCHI (AN) e PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN), nonché i deputati CESARE CAMPA (FI) e GIUSEPPE CONSOLO (AN), che dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 4.201; intervengono inoltre per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati GIANLUCA PINI (LNP), TEODORO BUONTEMPO (AN), PAOLA FRASSINETTI (AN), MARCO AIRAGHI (AN), ROBERTO MENIA (AN), EUGENIO MINASSO (AN), CARMINE SANTO PATARINO (AN), GIUSEPPE SCALIA (AN), GIACOMO STUCCHI (LNP), PIETRO FRANZOSO (FI) e PIETRO RAO (Misto-MpA).
MARILDE PROVERA (RC-SE). Osserva che l'articolo 4 del provvedimento d'urgenza in esame, prevedendo la chiara leggibilità della data di scadenza dei prodotti alimentari, garantisce maggiore tutela ai consumatori.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONINO LO PRESTI (AN), ENZO RAISI (AN), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), LUIGI FEDELE (FI), DANIELE GALLI (FI), GIANNI MANCUSO (AN), STEFANO ALLASIA (LNP) e RICCARDO DE CORATO (AN).
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Osservato che l'articolo 4 del decreto-legge in esame non disciplina la tracciabilità dei Pag. XVIprodotti alimentari, rileva che esso è volto a garantire maggiori informazioni ai consumatori, rendendo più chiara la normativa vigente.
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolineata la necessità di specificare sulle confezioni il luogo d'origine dei prodotti, dichiara con convinzione voto favorevole sull'emendamento Germontani 4.201.
Intervengono ulteriormente per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati ANTONIO GIUSEPPE MARIA VERRO (FI) e GAETANO FASOLINO (FI).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Ritiene opportuno valorizzare la tipicità del prodotto italiano.
Intervengono quindi per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati PIERALFONSO FRATTA PASINI (FI), GIUSEPPE FINI (FI), VALTER ZANETTA (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 4.201, e ROBERTO COTA (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Germontani 4.201 ed approva gli identici emendamenti D'Agrò 4.200, Lamorte 4.202 e Tomaselli 4.300.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). A nome dei deputati del suo gruppo, dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 4.205.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Propone una riformulazione dell'emendamento Germontani 4.205.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). La accetta.
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Esprime parere favorevole.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato GIANLUCA PINI (LNP).
ENZO RAISI (AN). Nel prendere atto della riformulazione dell'emendamento Germontani 4.205, sottolinea la difficoltà per le aziende italiane di rispettare le disposizioni previste dall'articolo 4 del decreto-legge in esame.
Interviene per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato EUGENIO MINASSO (AN).
LUIGI LAZZARI (FI). Ritiene che la riformulazione proposta all'emendamento non sia pienamente soddisfacente, in quanto permane il rischio di arrecare danni economici a taluni settori produttivi.
Intervengono altresì per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati TEODORO BUONTEMPO (AN), GABRIELLA CARLUCCI (FI), che dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Germontani 4.205, nel testo riformulato, STEFANO ALLASIA (LNP) e ANTONIO MAZZOCCHI (AN).
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Manifesta un orientamento contrario alla riformulazione dell'emendamento Germontani 4.205.
Intervengono infine per dichiarazione di voto, a titolo personale, i deputati MARCO ZACCHERA (AN) e DAVIDE CAPARINI (LNP), che propone di accantonare l'esame dell'emendamento Germontani 4.205.
ANDREA LULLI (Ulivo), Relatore. Prospetta un'ulteriore riformulazione dell'emendamento Germontani 4.205, il cui esame potrebbe peraltro essere accantonato.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). La accetta.
PRESIDENTE. Avverte che, non essendovi obiezioni, l'esame dell'emendamento Germontani 4.205 deve intendersi accantonato.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi parlamentari, rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.