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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi in relazione alla prevista soppressione dell'Autorità portuale di Manfredonia - n. 3-00717)
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00717 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, vi è una presa di posizione da parte di questo ministero e del Governatore della regione Puglia che concerne la volontà di sopprimere l'Autorità portuale di Manfredonia, tra l'altro su indicazione di chi, evidentemente, non poteva farlo - mi riferisco al responsabile dell'autorità portuale di Bari -; ciò, ai fini di un accorpamento e di una fantomatica autorità portuale del Levante, che vedrebbe coinvolte anche le autorità portuali di Brindisi e di Taranto. Al riguardo, non ne sanno niente le stesse autorità e le amministrazioni comunali non si sono mai pronunciate; sembra più una vendetta, il proseguimento di quell'azione politica nazionale relativa alla cancellazione, alla cassazione di tutto quello che ha fatto in precedenza il Governo Berlusconi.
Desidererei che il ministro ci desse contezza della situazione.
PRESIDENTE. Il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, debbo preliminarmente chiarire che la legge 28 gennaio 1994, n. 84 ha previsto l'istituzione delle autorità portuali - in quella occasione ne furono istituite diciotto -, indicando al comma 8 dello stesso articolo 6 le procedure per l'eventuale attivazione di altre autorità portuali; ossia, un decreto del Presidente della Repubblica su proposta del ministro e previa verifica della sussistenza dei requisiti di disponibilità finanziaria e di adeguato volume di traffico, non inferiore a 3 milioni di tonnellate.
Con la legge finanziaria per il 2004 fu istituita l'autorità portuale di Manfredonia. È parso subito evidente che questa procedura d'istituzione dell'autorità portuale ha saltato il passaggio della preventiva verifica dei requisiti.
Per questo motivo, la successiva indagine condotta dal Ministero dei trasporti ha consentito di appurare che nessuno dei due requisiti sussisteva; infatti, si aveva un volume finanziario di circa 200 mila euro l'anno e meno di un milione di tonnellate di merci. Questo è il motivo per cui era stata proposta, fin d'allora - mi riferisco al giugno 2005 -, la soppressione dell'autorità portuale di Manfredonia. Viceversa, era stato successivamente insediato nel mese di novembre un commissario straordinario e, sulla base di tale insediamento, il Ministero dei trasporti ha compiuto una successiva verifica che ha condotto ai medesimi risultati.
Quindi, oggi, non sussistendo i requisiti richiesti dalla legge secondo la procedura corretta, il parere di questo Ministero è che si debba procedere alla soppressione di questa autorità portuale. Per quanto riguarda l'ipotesi, non formulata da questo Ministero, dell'estensione della circoscrizione territoriale unitamente a quella di Bari, essa potrà avvenire solo e se dagli enti territoriali dovesse provenire un'istanza al Ministero in questo senso. Questa è, inoltre, la strada indicata dal Governo - e da questo Ministero in particolare - con la finanziaria per il 2007, una strada che tende al potenziamento di sistemi regionali.
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di replicare, per due minuti.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, intervengo in replica solo per sottolineare Pag. 52che il ministro ha detto un cumulo di sciocchezze, di inesattezze e di falsità; se non basta, posso anche continuare!
Anzitutto, non è vero che la procedura seguita sia stata anomala rispetto a quella ordinaria in quanto il Parlamento è sovrano; vigono una legge, un decreto del ministro, un decreto del direttore generale di nomina dei commissari: dunque, si è data completa attuazione a quanto la legge prevede e non si deve dare conto di eventuali procedure preesistenti perché, evidentemente, una legge successiva, approvata dal Parlamento, è sovrana.
È poi falso che siano stati appurati i requisiti perché questo ministro ignora che debbono passare tre anni non dalla istituzione ma dalla costituzione dell'autorità portuale: ebbene, tale periodo ancora non è trascorso. Ha dichiarato lei stesso che l'autorità è stata costituita il 1o gennaio 2005; se sa fare i conti, signor ministro, si accorgerà che i tre anni non sono ancora passati. Ma, evidentemente, non li sa fare!
Tra l'altro, è in corso una diatriba tra ministeri e non comprendo ancora se siano state del tutto divise le competenze tra lei e il collega che le siede affianco a distanza di qualche scranno; - mi riferisco al ministro di Pietro, il quale, per la verità, si è espresso in altro modo su questa autorità portuale. Seppure al di fuori si quest'aula, egli si è infatti espresso, come si esprime normalmente, a favore di essa. Quindi, mettetevi l'accordo!
Non è vero che questo Ministero abbia mai parlato di soppressione; lei mi deve indicare quale sia l'atto. La verità è che si tratta di una vendetta. Avete, infatti, a Bari, un diessino «doc», un compagno, il quale intende accorpare tutte le autorità portuali, comprese quelle di Bari e di Brindisi, dove avete insediato da poco due «margheritini» per realizzare quel riequilibrio politico che soltanto vi interessa. Non si può pretendere, attraverso un uomo come Mariani - faccio, dunque, nome e cognome del rappresentante dell'autorità portuale di Bari -, di accorpare tutte le autorità portuali pugliesi. Lei si deve assumere la propria responsabilità, signor ministro! Anziché dire sciocchezze in questa Assemblea, si deve assumere la responsabilità di intervenire anche al fine di verificare l'esattezza dei dati sui traffici nel porto di Bari in quanto mi sembra che qualcosa non sia del tutto esatto.
PRESIDENTE. Deve concludere...
ANTONIO LEONE. Ho concluso, Presidente. Non venga a prendere in giro il Parlamento e faccia sì che quanto si è costruito prima non venga da voi demolito (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia - Congratulazioni)!