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Sull'ordine dei lavori (ore 14,16).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Leone. Ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, anche al fine di regolare i nostri lavori e chiarire la posizione del gruppo di Forza Italia, in ordine alle accuse che vengono mosse dalla maggioranza riguardanti l'atteggiamento ostruzionistico, vorrei fare alcune precisazioni. Dei totali 120-130 circa ordini del giorno presentati dall'opposizione, Forza Italia ne ha presentati circa 50 o 60. È chiaro che, se dovessimo puntare l'attenzione di quest'Assemblea su tutti gli ordini del giorno presentati, potremmo stare qui sino a domenica. Ciò non accadrà, perché, in maniera coerente a quanto abbiamo fatto durante gli ultimi giorni di lavoro su questo provvedimento, è nostra intenzione illustrare quegli ordini del giorno che ineriscono ad argomenti non trattati in precedenza a causa della posizione della questione di fiducia da parte del Governo, proprio per fare intendere che abbiamo sinora tenuto, e continuiamo a tenere, un atteggiamento rivolto al merito del provvedimento, anziché, come ci viene addebitato da alcune parti della maggioranza, meramente ostruzionistico.
Illustreremo, quindi, una parte dei nostri ordini del giorno a partire da quelli relativi all'articolo 12 in poi, tenendo conto che, durante l'esame del provvedimento, è stato anticipato l'esame dell'articolo 13 ed accantonato quello dell'articolo 12, che riguarda la questione della revoca delle concessioni per l'alta velocità e le grandi opere.
Questo è l'atteggiamento di Forza Italia, signor Presidente, nella consapevolezza che, come lei sa benissimo, non esiste la «tagliola» in ordine alla necessità di concludere la fase dell'illustrazione e della votazione degli ordini del giorno prima delle ore 18, quando è prevista la diretta televisiva per le dichiarazioni di voto finale. È ovvio che potremmo tranquillamente, infischiandocene della diretta, continuare ad esercitare le nostre prerogative, che sono quelle di illustrare gli ordini del giorno e, dopo il parere del Governo, di intervenire per singole dichiarazioni di voto sugli stessi, oltrepassando di certo il termine delle ore 18.Pag. 39
Ho voluto rendere queste precisazioni non per andare di contrario avviso alla decisione della Conferenza dei capigruppo, ma perché ritengo che si tratterebbe solo e soltanto di un gentlemen's agreement, come lei, signor Presidente, usa dire molte volte, e non di altro. Le preannuncio, quindi, che daremo avvio ad un ordinato svolgimento dei lavori di questa fase, per poter iniziare alle ore 18 le dichiarazioni di voto finale, così come previsto.
PRESIDENTE. Prendo atto delle sue dichiarazioni e ricordo che la decisione unanime adottata dalla Conferenza dei presidenti di gruppo è stata proprio nel senso da lei ricordato, vale a dire di iniziare le dichiarazioni di voto alle ore 18.