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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure a tutela dei minori immigrati non accompagnati - n. 3-00758)
PRESIDENTE. Il deputato Cancrini ha facoltà di illustrare l'interrogazione Vacca n. 3-00758 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8), di cui è cofirmatario.
LUIGI CANCRINI. Signor Presidente, il 23 febbraio di quest'anno Amnesty International ha pubblicato un rapporto dal quale risulta che, nel corso degli ultimi anni, sono giunte in Italia - e poi se ne sono perse le tracce - alcune decine di migliaia di minori: nel suo rapporto, Amnesty International li definisce minori «invisibili».
Ho preso visione, insieme ai colleghi, del provvedimento assunto ai primi di dicembre dal ministro dell'interno congiuntamente a quello della giustizia, relativamente alle nuove norme a tutela dei minori che attualmente giungono nel nostro paese in maniera illegale. Mi sembrano norme importanti che probabilmente porteranno ad un cambiamento rilevante della situazione.
Tuttavia, quello che vorrei chiedere è se il Governo abbia assunto o intenda assumere qualche iniziativa di conoscenza rispetto al dato segnalato da Amnesty International sulle decine di migliaia di minori, per l'appunto, «invisibili».
PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, i dati che abbiamo in nostro possesso sono lievemente diversi da quelli di Amnesty International ma, comunque, molto gravi, perché a noi risultano 1.733 casi di competenza e più di 4.619 cosiddetti casi di «fuori competenza» sui quali non si riesce ad incidere.
Siamo intenzionati a procedere con il Ministero dell'interno per un lavoro di monitoraggio maggiore rispetto ai dati da lei prima presentati; e riteniamo, però, che il punto fondamentale sia il seguente: in primo luogo, che occorra modificare la legislazione in modo da rendere preferibile per i minori non accompagnati che arrivino in Italia in condizioni di clandestinità Pag. 63(ed è questo l'aspetto più grosso del problema) un percorso che li faccia emergere nella visibilità pubblica e, quindi, nella regolarità, invece di un altro che ne favorisca o ne incentivi il mantenimento in una condizione di clandestinità.
La situazione attuale, infatti, con le rigidità fortissime che vi sono nella nostra legislazione, che non prevede l'espulsione dei minori di diciotto anni, ma che prevede invece, al compimento del diciottesimo anno di età, l'applicazione di criteri così rigidi che ne determinano sovente l'espulsione, fa sì che i minori siano incentivati a mantenersi nella condizione di clandestinità e quindi a finire nelle mani delle organizzazioni criminali.
Noi pensiamo, quindi, che la misura da prendere sia, da una parte, quella di modificare la legislazione in modo da favorire i percorsi di emersione dalla clandestinità alla regolarità dei minori non accompagnati (e ciò avverrà nel contesto della modifica del testo unico sull'immigrazione, la cosiddetta legge Bossi-Fini), e, dell'altra, quella di un intervento molto forte in termini di risorse relative all'accompagnamento e all'aiuto ai comuni e alle associazioni che si occupano di minori non accompagnati al fine di poterli seguire. Attualmente il fenomeno è scaricato completamente sui comuni e sulle associazioni, che hanno spese anche ingenti, e che non riescono a far fronte al fenomeno città per città.
Sempre in sede di modifica della cosiddetta legge Bossi-Fini sulla immigrazione, prevediamo l'istituzione di un fondo per i minori non accompagnati, in modo da poter fare dei programmi con i comuni e con le associazioni che consentano loro di seguire i minori e di sottrarli alle mani della malavita organizzata o al traffico di esseri umani e, come succede, alla prostituzione, tenendoli in un circuito di regolarità e di inclusione sociale.
PRESIDENTE. L'onorevole Cancrini ha facoltà di replicare.
LUIGI CANCRINI. Signor ministro, mi sembra che la risposta sia esauriente e che sia importante coniugare i due piani, quello della legislazione, dal punto di vista del diritto d'asilo del minore e della facilitazione della sua permanenza successiva (e al riguardo occorre disincentivare l'illegalità e la clandestinità come punto chiave), e quello di un fondo per l'intervento. Infatti, tutti noi abbiamo una chiara percezione del fatto che i servizi sociali dei comuni, su cui gravano gli interventi a favore dei minori che vi giungono, sono poi assolutamente insufficienti nella maggior parte dei casi.
Mi auguro, dunque, che tale testo veda presto la luce, che arrivi in aula e che se ne possa discutere. La ringrazio comunque per la compiutezza della sua risposta.