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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi per migliorare la tutela della sicurezza pubblica nella città di Milano e nel suo hinterland - n. 3-00761)
PRESIDENTE. Il deputato Colucci ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-00761 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.
FRANCESCO COLUCCI. Signor Presidente, ringrazio il ministro per la sua presenza. Vorrei ricordare che la nostra interrogazione evidenzia la grave situazione che esiste nella città di Milano per i gravi fatti di criminalità che ogni giorno sono riportati dalla stampa nazionale.
Lunedì 26 scorso migliaia di cittadini sono scesi in piazza per sostenere le richieste che il sindaco Moratti aveva inoltrato più volte al ministro dell'interno e alla Presidenza del Consiglio.
I 500 uomini delle forze dell'ordine richiesti dal sindaco Moratti credo costituiscano una cifra in difetto e non in eccesso.
In questura, rispetto al 1990, vi è una carenza di 92 unità; nell'Arma dei carabinieri vi è una carenza di 100 unità e altrettanto dicasi nella Guardia di finanza. 170 unità di Polizia e Carabinieri sono adibiti all'ufficio immigrazione.
PRESIDENTE. Onorevole Colucci, la prego di concludere il suo intervento.
FRANCESCO COLUCCI. È già terminato il tempo a mia disposizione?
PRESIDENTE. Sì, onorevole Colucci, lei ha un minuto di tempo per l'illustrazione dell'interrogazione, mentre in sede di replica ha due minuti a disposizione.
Il ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, un minuto è crudele, quindi bisogna saperlo dosare!
Posso assicurare l'onorevole Colucci e gli altri interroganti che Milano è al centro della mia attenzione, così come lo sono altre città interessate come Milano, anche se in modi ed intensità diverse, da fenomeni vecchi e nuovi di criminalità che possono trovare una soluzione solo attraverso una collaborazione efficace (ciascuno secondo le proprie competenze e mi riferisco anche al Ministero dell'interno) con le autorità regionali e locali.
Da tempo insisto sul fatto che vi è un diritto alla sicurezza dei cittadini - tutti siamo sensibili sull'argomento - che si realizza attraverso la concertazione tra le funzioni di sicurezza e di ordine pubblico che competono allo Stato e le funzioni di controllo del territorio, sotto altra angolatura, e di gestione del territorio che competono alle regioni ed agli enti locali.
Questa è la ragione per la quale abbiamo impostato una serie di accordi sia con le regioni sia con gli enti locali che partono dalle città metropolitane.
Proprio la settimana scorsa le abbiamo riunite al ministero: erano rappresentate la città di Cagliari, di Milano, di Torino, di Roma, di Bologna, di Venezia ed altre e abbiamo prefigurato un percorso che deve portare a patti specifici con ciascuna di queste città.
Proprio ieri mi è giunta da Letizia Moratti una lettera, molto garbata, scritta da lei dopo la manifestazione svolta l'altra sera, la quale si conclude dicendo: «(...) con questo spirito di proposta e di collaborazione, e consapevole della responsabilità che ho assunto ieri di fronte a migliaia di cittadini e a tanti sindaci, ti chiedo di dare avvio alla fase di lavoro per Pag. 66la quale ci siamo solennemente impegnati al tuo tavolo».
Noi siamo qui per farlo.
PRESIDENTE. Il deputato Colucci ha facoltà di replicare.
FRANCESCO COLUCCI. Signor Presidente, stamane la stampa milanese sottolinea come alcuni sindacati di Polizia evidenziano che rispetto all'impegno, assunto dal ministro Amato, di inviare 120 persone per l'apertura di due nuovi commissariati siano state impiegate, invece, 80 unità. Vi è una severa protesta, da parte dei sindacati delle Forze di polizia, poiché si mette in evidenza come questa iniziativa sia stata adottata per «tappare la bocca» al sindaco di Milano.
Signor Presidente, non ho dubbi che il ministro sia seriamente impegnato a realizzare il proprio progetto; d'altra parte, vorrei ricordare che tale progetto, anche in occasione dell'esame dell'ultima legge finanziaria, non fu preso in considerazione, allorquando lo stesso ministro chiedeva 4.500 unità per rafforzare le Forze di polizia: adesso, infatti, si parla di soli 2.500 uomini.
Se la criminalità deve essere combattuta con la diminuzione delle Forze dell'ordine, anche considerando coloro che andranno in quiescenza, credo che, di fronte alla situazione che sta ormai dilagando in tutte le città d'Italia - in modo particolare a Milano -, questa non sia una politica in grado di corrispondere all'interesse dei cittadini italiani.
Mi riferisco, in particolare, a quegli amministratori che sollecitano sia il ministro dell'interno, sia la Presidenza del Consiglio a dare le risposte che non hanno mai ricevuto, a parte l'iniziativa assunta dal ministro Amato, il quale ha convocato i sindaci di diverse città italiane per concordare o coordinare un'azione di intervento da parte sia delle amministrazioni locali, sia del ministero competente.
Mi auguro che gli impegni che, anche in questa occasione, il ministro Amato ha assunto vengano rispettati non solo dal suo dicastero, ma soprattutto dal Governo...
PRESIDENTE. La prego di concludere!
FRANCESCO COLUCCI. Con questo, ringrazio il ministro Amato per le precisazioni che ha voluto rendere (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).