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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (ore 15,05).
(Interventi per fronteggiare l'«emergenza affitti» e per una efficace politica abitativa - n. 3-00799)
PRESIDENTE. Il deputato Pellegrino ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00799 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).
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TOMMASO PELLEGRINO. Signor Presidente, signor ministro, il 4 aprile scorso è stata presentata una ricerca, che ha coinvolto numerose famiglie su tutto il territorio nazionale, sul disagio di vivere in affitto.
L'indagine conferma ancora una volta come il problema della casa, in particolare quello degli affitti, sia una delle principali emergenze sociali del nostro Paese: sono 4 milioni e 180 mila le famiglie che vivono attualmente in affitto in Italia e che incontrano grandi difficoltà a sostenere i costi di locazione, soprattutto nelle grandi città.
I prezzi di mercato degli affitti sono cresciuti negli ultimi anni in maniera considerevole: nel periodo 1999-2006 sono aumentati in media del 112 per cento circa.
La ricerca del Censis fotografa una situazione estremamente difficile, dove il disagio di vivere in affitto si misura soprattutto in relazione al reddito delle famiglie, penalizzando fortemente le fasce più deboli ed i giovani.
Con l'interrogazione in esame chiediamo quali interventi urgenti il Governo intende mettere in atto per fronteggiare questa emergenza.
PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, l'interrogazione pone un problema molto grave: cercherò di dare conto delle ragioni di tale problematica e dei provvedimenti che stiamo cercando di adottare.
Si chiede il motivo per cui in Italia gli affitti sono così alti. Da molti anni il patrimonio abitativo pubblico è stato sottoposto ad una tensione molto forte e si è dato avvio ad un ingente processo di vendita delle case pubbliche.
Questo porta l'Italia a trovarsi in una situazione molto strana in ambito continentale; infatti, la media degli alloggi pubblici in Europa è del 16 per cento, mentre in Italia è del 4 per cento. Gli alloggi pubblici hanno la funzione di calmierare il mercato, poiché l'offerta di alloggi ad affitto calmierato contribuisce a tenere bassi tutti gli affitti; viceversa, se il pubblico non svolge questa funzione, gli affitti seguono la logica della crescita della rendita.
Quindi, abbiamo il problema di riprendere una politica della casa caratterizzata, in primo luogo, da un'offerta di alloggi pubblici. Come intervenire? Spero che la prossima settimana, nell'ambito della riunione con i componenti del tavolo predisposto sulla questione della casa, si decida di intervenire su tutti gli alloggi pubblici che oggi non sono affittati. In tutta Italia sono circa 30 mila gli alloggi pubblici chiusi per mancanza di manutenzione straordinaria: quindi, il primo provvedimento su cui intendiamo lavorare prevede la predisposizione di un piano di manutenzione straordinaria degli alloggi pubblici, in modo da renderli tutti disponibili per l'affitto.
In secondo luogo, si prevede di intervenire sulle detrazioni fiscali per le famiglie in affitto; la proposta in discussione mira ad estendere la possibilità di detrarre una parte dell'affitto dal solo canale contrattato - così come avviene oggi - al complesso degli affitti, relativi sia al canale contrattato sia al canale libero. Seguendo questa via si potrebbe determinare un meccanismo virtuoso, per cui tutti i locatari sarebbero interessati ad avere un contratto di affitto regolare, in modo da poter detrarre una parte del canone. In questo modo, potremmo determinare un elemento positivo sia per le famiglie locatarie sia per la lotta all'evasione fiscale. In conclusione, sono questi due i terreni su cui ci stiamo muovendo.
PRESIDENTE. Il deputato Pellegrino ha facoltà di replicare.
TOMMASO PELLEGRINO. Signor Presidente, sono decisamente soddisfatto, poiché la strada giusta è proprio quella di attuare un'efficace politica abitativa, in grado di dare delle risposte risolutive alle richieste dei cittadini; ciò, anche attraverso Pag. 4l'individuazione di un adeguato fondo, utile a potenziare le risorse finanziarie.
Una vera politica di sgravi fiscali per le fasce sociali più deboli e per i giovani, contratti collettivi in grado di calmierare i prezzi, il rilancio dell'edilizia residenziale pubblica e un'adeguata politica degli sfratti rappresentano, sicuramente, delle soluzioni concrete al problema degli affitti e della casa.
Per quanto riguarda le fasce deboli va ricordato che il 76,4 per cento delle famiglie che vivono in affitto hanno un reddito inferiore ai 20 mila euro annui. Inoltre, va sottolineata anche la situazione drammatica di alcune famiglie che vivono nelle grandi città: infatti, una famiglia su quattro di quelle che vivono in appartamenti in locazione ha un reddito medio inferiore ai 10 mila euro annui.
Da giovane parlamentare, mi fa piacere anche ricordare la situazione di tanti giovani in Italia. Sono circa 4 milioni i giovani tra i venticinque e i trentacinque anni che, purtroppo, riescono con difficoltà ad allontanarsi dal proprio nucleo familiare; ciò è dovuto al caro fitti e alla problematica riguardante la casa.
Debbo dire che la legge finanziaria per il 2007 ha dato un importante segnale per quanto riguarda le detrazioni fiscali riguardanti, soprattutto, gli studenti fuori sede. Ebbene, ritengo che queste facilitazioni fiscali vadano estese anche ai giovani under 35, per metterli nelle stesse condizioni di loro coetanei che vivono in altri paesi europei e che hanno la possibilità di poter lasciare il proprio nucleo familiare.
Mi fa piacere anche il fatto che il Governo dimostri particolare attenzione nei confronti dei dipendenti pubblici, soprattutto per quanto riguarda coloro che lavorano in posti lontani dal luogo di residenza. Anche in questo caso, una particolare attenzione potrebbe rivelarsi sicuramente importante ai fini di una seria politica per la famiglia; in ogni caso, sono certo che la strada intrapresa andrà sicuramente incontro alle esigenze dei cittadini (Applausi dei deputati dei gruppi Verdi e La Rosa nel Pugno).