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Discussione della mozione Baldelli n. 1-00137: Precariato nelle pubbliche amministrazioni.
PRESIDENTE. Avverte che lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al calendario dei lavori dell'Assemblea.
Avverte altresì che sono state presentate le ulteriori mozioni Lo Presti n. 1-00148, Sgobio n. 1-00149, Bonelli n. 1-00150 e Bellanova n. 1-00151, vertenti su argomento analogo a quello del documento iscritto all'ordine del giorno: saranno pertanto discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
SIMONE BALDELLI (FI). Illustra la sua mozione n. 1-00137, lamentando preliminarmente l'assenza in aula del ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione; sottolineata inoltre l'irragionevolezza e la dubbia legittimità costituzionale delle disposizioni, recate dalla legge finanziaria per il 2007, volte a stabilizzare il rapporto di lavoro dei precari impiegati nelle pubbliche amministrazioni, invita l'Esecutivo ad individuare le situazioni di effettivo precariato, escludendo, in particolare, i cosiddetti portaborse. Nel ritenere inoltre essenziale che il processo di stabilizzazione non penalizzi i vincitori di concorso e non incrementi ulteriormente le dotazioni organiche degli uffici pubblici, sottolinea l'opportunità di valorizzare le figure dirigenziali, nonché di favorire il ricorso a forme di flessibilità e mobilità.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00148, giudicando di stampo demagogico e di dubbia legittimità costituzionale le disposizioni volte a stabilizzare il rapporto di lavoro dei precari operanti nelle pubbliche amministrazioni. Preannunzia, quindi, voto favorevole sulle mozioni presentate dalla Casa delle libertà, riservandosi di valutare l'orientamento da esprimere sui documenti di indirizzo presentati dai gruppi di maggioranza.
GIANNI PAGLIARINI (Com.It). Illustra la mozione Sgobio n. 1-00149, sottolineando che, a causa del blocco delle assunzioni, le pubbliche amministrazioni hanno fatto ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato, che attualmente interessano circa 350 mila lavoratori. Ritiene altresì che la stabilizzazione dei precari rappresenti una forma di tutela dei diritti dei lavoratori ed una garanzia per assicurarePag. IXla continuità dei servizi erogati ai cittadini, non presentando profili di illegittimità costituzionale, qualora siano correttamente applicate le norme previste nella legge finanziaria per il 2007.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Illustra la mozione Bonelli n. 1-00150, sottolineando la necessità di stabilizzare i rapporti di lavoro nelle pubbliche amministrazioni attualmente occupati da personale precario. Sollecita, in particolare, il Governo ad adottare iniziative volte ad includere tra i beneficiari del processo di stabilizzazione previsto dalla legge finanziaria per il 2007 anche le figure dirigenziali del comparto medico-sanitario, in modo da evitare discriminazioni tra le varie fattispecie di precariato. Ritiene, altresì, pienamente condivisibili le finalità della mozione Sgobio n. 1-00149.
TERESA BELLANOVA (Ulivo). Illustra la sua mozione n. 1-00151, osservando che la precarietà lavorativa determina gravi discriminazioni, in particolare tra lavoratori e lavoratrici; ricorda quindi che la legge finanziaria per il 2007 ha definito un sistema premiale per le imprese che procedono alla stabilizzazione di rapporti di lavoro precario ed ha previsto norme volte a favorire l'adozione di misure di stabilizzazione anche da parte delle pubbliche amministrazioni.
STEFANO PEDICA (IdV). Sottolineato il carattere meramente strumentale e fazioso della mozione Baldelli n. 1-00137, pur condividendo l'opportunità che il principio della meritocrazia informi il processo di stabilizzazione delle posizioni contrattuali flessibili nella pubblica amministrazione, preannunzia che non sosterrà il richiamato documento di indirizzo.
LORENZO BODEGA (LNP). Nel ritenere che il processo di stabilizzazione del lavoro precario dovrebbe riguardare anche fattispecie come quella dei cosiddetti lavori socialmente utili, condivide l'opportunità di scongiurare il rischio che la stabilizzazione delle posizioni contrattuali flessibili nella pubblica amministrazione determini una sorta di sanatoria generalizzata, auspicando che essa sia invece ispirata al principio della meritocrazia, nell'interesse generale dei cittadini.
SALVATORE BUGLIO (RosanelPugno). Osservato che le mozioni in discussione evidenziano la condizione di dissesto in cui versa la pubblica amministrazione, sottolinea la necessità di promuovere interventi che ne incrementino l'efficienza; giudica quindi condivisibile la parte del dispositivo della mozione Baldelli n. 1-00137 volta a garantire serietà nel previsto processo di stabilizzazione del precariato.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Sottolineata la necessità di fornire risposte alle esigenze di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, giudica strumentali le critiche rivolte ai cosiddetti precari; nel ritenere pertanto condivisibile e rispettoso dei principi costituzionali il processo di stabilizzazione previsto dalla legge finanziaria per il 2007, rileva che la soluzione dei problemi connessi al precariato rende necessari ulteriori e più incisivi interventi, anche di carattere legislativo.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Osservato che la legge finanziaria per il 2007 affronta in modo intellettualmente onesto i problemi connessi al fenomeno del precariato nella pubblica amministrazione, rileva che il Governo non intende procedere ad alcuna forma di indiscriminata sanatoria nell'attuazione del previsto processo di stabilizzazione di rapporti di lavoro; auspica quindi, la presentazione di un atto di indirizzo unitario.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende brevemente.
Pag. XLa seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,15.