Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Tempi di realizzazione della tratta ad alta velocità Torino-Lione - n. 3-00074)
PRESIDENTE. L'onorevole Tassone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00074 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
MARIO TASSONE. Signor Presidente, ho utilizzato questo strumento di sindacato ispettivo proprio per avere dal ministro delle infrastrutture - e mi auguro che la esponga - una posizione chiara del Governo per quanto riguarda la TAV. Abbiamo ricevuto una serie di indicazioni, in questo periodo, che ci fanno preoccupare. Tra queste, ovviamente, ci sono la rimozione delle ruspe e delle scavatrici che avrebbero dovuto effettuare i primi sondaggi nella parte in cui dovrebbe essere realizzato il maxitunnel del Venaus; ma ci sono anche, signor ministro, alcune dichiarazioni da parte dei suoi colleghi di Governo, cioè da parte del ministro dell'ambiente e del sottosegretario Cento, che hanno escluso categoricamente la realizzazione di quest'opera. Ci dica se farà quest'opera. Non ci faccia sognare e non ci riporti elementi tecnici di valutazione ed approfondimenti che hanno tutto il sapore della dilazione e non, certamente, della onestà intellettuale che tutti dobbiamo avere nei confronti del paese (Applausi dei deputati dei gruppi dell'UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e di Forza Italia).
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Confermo che il Governo intende realizzare la nuova tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, così come dichiarato anche dal Presidente del Consiglio Prodi - e le sue parole fanno stato - in occasione del recente incontro con la coordinatrice per la Commissione europea del progetto Corridoio 5, Loyola de Palacio. A conferma di tale orientamento e dell'impegno del Governo per la realizzazione del progetto, ricordo e segnalo che per domani, 29 giugno, è programmata una riunione dell'apposito tavolo politico costituito dal precedente Governo, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la partecipazione dei ministri competenti e dei rappresentanti delle comunità locali, anche in vista della prossima riunione già convocata della commissione intergovernativa Torino-Lione, fissata per il prossimo 4 luglio. In questa riunione non faremo mancare il nostro contributo affinché il tavolo politico e la commissione intergovernativa definiscano le procedure da seguire per una tempestiva approvazione del progetto dell'opera.
PRESIDENTE. L'onorevole Tassone ha facoltà di replicare.
MARIO TASSONE. Signor ministro, io prendo atto delle sue dichiarazioni anche perché sono cose che sapevamo. Ovviamente il Presidente del Consiglio dei Ministri ha assunto una posizione, a suo dire, estremamente chiara, ma rimangono alcune perplessità. Mi scuso se, anche dopo la sua dichiarazione, tali perplessità rimangono intatte. Intanto, ieri, il ministro dei trasporti è venuto in Commissione trasporti e ha detto che occorre fare eventualmente ulteriori approfondimenti; ma occorre trovare anche delle soluzioni alternative sul piano tecnico, le quali sono state escluse nel passato da parte di Ferrovie dello Stato. Lei capirà, signor ministro, che tutto questo presenta l'oggettivo pericolo di dilazionare, vanificare, dissipare l'opera. Inoltre, il presidente della comunità montana di Ferentino escludePag. 54chiaramente e categoricamente la realizzazione dell'opera. Il Governo deve avere una posizione chiara: il Presidente del Consiglio dei Ministri non ce l'ha, signor ministro, perché avrebbe dovuto chiamare il suo ministro dell'ambiente, il suo sottosegretario e i suoi sottosegretari e molte delle realtà che fanno a lui capo e avrebbe dovuto dire chiaramente qual è la posizione del Governo. Mi pare che questo assomigli al gioco delle tre carte; si cerca di arrivare ad un punto in cui, ovviamente, ci saranno ulteriori valutazioni tecniche che consiglieranno di dilazionare l'opera: a quel punto avremo perso i finanziamenti dell'Europa e un appuntamento con la stessa a livello strategico internazionale.