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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Dichiarazioni del ministro delle infrastrutture sulla priorità delle opere pubbliche strategiche - n. 3-00075)
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-00075 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE MARIA REINA. L'interrogazione urgente è volta a conoscere se le dichiarazioni del ministro delle infrastrutture, onorevole Di Pietro, apparse sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 18 giugno 2006, relative ad una presunta classificazione per priorità delle 220 opere pubbliche strategiche inserite nel piano varato dal precedente Governo Berlusconi, secondo la quale il ponte sullo Stretto di Messina, in una graduatoria da zero a due, si collocherebbe al punto tre e farebbe parte, sempre secondo le affermazioni dell'onorevole Di Pietro, delle opere che lui definisce «botte piena e moglie ubriaca», ovvero delle opere da libro dei sogni. Noi intendiamo conoscere se queste dichiarazioni sono espresse a titolo personale o impegnano il Governo per l'azione che deve condurre.
PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, premetto che la classificazione per priorità delle opere pubbliche cui si fa riferimento non è presunta, ma è stata consegnata integralmente sia ieri, sia questa mattina alle Commissioni parlamentari competenti.
Le dichiarazioni da me rese nell'intervista a Il Sole 24 Ore che si citano, nelle quali classificavo la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina come opera da rinviare rispetto a quelle previste dalla cosiddetta legge obiettivo, non sono mie opinioni personali. Nel programma dell'Unione, infatti, sottoscritto da tutti i partiti che fanno parte della coalizione di Governo, è scritto chiaramente che il ponte sullo Stretto di Messina non è tra le priorità individuate, a breve, come da realizzare.
Prima di costruire il ponte sullo Stretto, infatti, si deve provvedere a fornire il sud del paese di infrastrutture molto più urgenti ed attese da anni dalla popolazione. Mi riferisco all'autostrada Salerno-Reggio Calabria, alla strada statale jonica, al riammodernamento della rete ferroviaria Battipaglia-Reggio Calabria ed alle reti stradali ed infrastrutturali della Sicilia.
Insomma, proprio per consentire la realizzazione delle opere realmente importanti ed essenziali, e comunque prioritarie per tutto il paese, garantendone la effettiva copertura finanziaria, con il prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria si dovrà «stralciare» quella parte di opere non ritenute prioritarie da questo Governo e da questa maggioranza, proseguendo invece le opere già cantierate o appaltate, rispetto alle quali non vi è altro da fare se non pagare i lavori già svolti da qui a fine anno.
Realizzeremo, quindi, le opere appaltate e cantierate e provvederemo a rivedere l'elenco delle opere individuate, a suo tempo, dal Governo di centrodestra per «stralciare» opere come il ponte sullo Stretto di Messina, il quale, allo stato, dal Governo e dalla maggioranza di centrosinistra non viene ritenuto prioritario rispetto ad altre infrastrutture.
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor ministro, apprendiamo ancora una volta che, nell'agenda del Governo, non esiste la priorità sud e Meridione. Una volta avevate la scusa...
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Ho parlato solo di quello!
GIUSEPPE MARIA REINA. ... del Governo Berlusconi, ed affermavate che quell'esecutivo volgeva la propria attenzione e destinava risorse al nord perché era presente la Lega. Ora che tale partito non è presente in questo Governo, e che pure qualche uomo del sud vi fa capolino, continua a permanere un ostracismo nei confronti delle opere infrastrutturali del Meridione.
Le ricordo, signor ministro, che il suo collega Vicepresidente del Consiglio, rispondendo ad una precedente interrogazione che avevamo presentato, ha già affermato che la TAV nel sud - quella che lei, nell'articolo su Il Sole 24 Ore, crede possa essere realizzata, poiché la linea Battipaglia-Reggio Calabria rappresenta un elemento fondante affinché si possa parlare seriamente della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina - non sarà probabilmente realizzata prima del 2013.
Ciò significa che ci troviamo di fronte alla netta preclusione di ogni possibilità di costruire infrastrutture al sud! Non possiamo, pertanto, che constatare l'esistenza di un atteggiamento di assoluta ostilità da parte del Governo nei confronti delle popolazioni meridionali.
Eppure, signor ministro, le vorrei ricordare - e giungo rapidamente alla conclusione - che, non più di un paio di settimane fa, oltre 10 mila persone hanno protestato a Reggio Calabria, e fra di esse vi erano numerosi rappresentanti di pubbliche amministrazioni; lo hanno fatto ordinatamente perché, grazie a Dio, le autorità amministrative di Messina non hanno inviato neanche un vigile urbano per garantire l'ordine pubblico!
Si è trattato, tuttavia, di una manife stazione ordinata e civile, della quale speravamo che il Governo prendesse atto...
PRESIDENTE. Onorevole Reina...
GIUSEPPE MARIA REINA. ... anche se, naturalmente, la maggior parte dei mass media ha preferito ignorare volontariamente tale questione.
Ribadisco ancora una volta, signor ministro, che tale atteggiamento del Governo depone per noi in maniera assolutamente negativa...
PRESIDENTE. Onorevole Reina, la prego di concludere...
GIUSEPPE MARIA REINA. ... e ci vedremo costretti ad assumere un atteggiamento ben diverso da quello che auspicavamo...
PRESIDENTE. Onorevole Reina, deve concludere, per cortesia!
GIUSEPPE MARIA REINA. Grazie.