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Discussione del disegno di legge S. 1411, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 23 del 2007: Ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario (approvato dal Senato) (A.C. 2534-A).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 2 maggio scorso sono state respinte le questioni pregiudiziali Garavaglia n. 1, Filippi n. 2 e Leone n. 3.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
FRANCESCO PIRO (Ulivo), Relatore per la V Commissione. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, nel testo comprendente le modificazioni apportate dal Senato e nel corso dell'esame in sede referente presso le Commissioni riunite V e XII, richiamando in particolare la modifica della copertura finanziaria degli oneri derivanti dall'abolizione del ticket sulle visite specialistiche; manifesta inoltre un orientamento favorevole alla politica attuata dall'Esecutivo al fine di rendere più efficiente la gestione dei servizi sanitari mediante la lotta agli sprechi e la maggiore responsabilizzazione delle regioni. Nel ritenere, quindi, pienamente sussistenti i requisiti di necessità ed indifferibilità del decreto-legge in discussione, del quale auspica la sollecita conversione in legge, manifesta disponibilità ad accogliere proposte emendative migliorative del testo.
KATIA ZANOTTI (Ulivo), Relatore per la XII Commissione. Richiamate le linee ispiratrici del condivisibile patto per la salute stipulato lo scorso anno per migliorare la qualità e l'efficienza del servizio sanitario nazionale, rileva che negli ultimi anni si è registrata una sottovalutazione del costo del predetto servizio; ricordate inoltre le significative modificazioni apportate presso le Commissioni riunite V e XII al testo del provvedimento d'urgenza in discussione, segnatamente con riferimento alla prospettata abolizione del ticket sulle visite specialistiche, auspica che con la prossima manovra economico-finanziaria si pervenga ad una rivisitazione della disciplina concernente la compartecipazione dei cittadini alle spese sanitarie.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo si riserva di intervenire in replica.
LUIGI CANCRINI (Com.It). Pur esprimendo un giudizio sostanzialmente positivo, Pag. IVa nome del suo gruppo, su un provvedimento d'urgenza che avvia un processo di risanamento dei disavanzi nel settore sanitario ed abolisce opportunamente la quota fissa sulla ricetta medica, ritiene che l'affidamento ad advisor della ricognizione completa dei debiti esistenti non prenda in esame le vere cause del determinarsi di tale situazione, da individuarsi precipuamente nella commistione tra controllori e controllati ed in comportamenti illeciti. Manifesta inoltre perplessità in merito alla sospensione delle azioni esecutive relativamente ai debiti sanitari, non previamente concordata con le regioni, riservandosi la presentazione di una specifica proposta emendativa.
SALVATORE IACOMINO (RC-SE). Esprime perplessità sulla logica emergenziale che sembra connotare le misure recate dal decreto-legge in discussione, atteso che il mero intendimento del Governo di attuare un piano di rientro dalla situazione debitoria di alcune regioni non appare sufficiente a rendere perequata ed efficiente l'erogazione dei servizi sanitari. Ritiene, comunque, che il recepimento di talune delle proposte emendative presentate potrebbe introdurre elementi di equilibrio nel testo del provvedimento d'urgenza.
ELISABETTA GARDINI (FI). Nel manifestare l'orientamento nettamente contrario del suo gruppo al decreto-legge in discussione, sottolinea il carattere iniquo ed i profili di illegittimità costituzionale delle disposizioni da esso recate, in relazione alle quali non sussistono, tra l'altro, i prescritti requisiti di straordinaria necessità ed urgenza. Nel richiamare, quindi, quanto evidenziato nei ricorsi presentati dalle regioni Veneto e Lombardia, sottolinea l'inadeguatezza delle risorse destinate alla copertura degli oneri finanziari recati dal provvedimento d'urgenza in esame.
MASSIMO VANNUCCI (Ulivo). Dichiara che il suo gruppo sosterrà il provvedimento d'urgenza in discussione, opportunamente modificato nel corso dell'iter parlamentare, giudicandolo condivisibile e coerente con il documento di programmazione economico-finanziaria e con la legge finanziaria per il 2007. Dà quindi atto al Governo di aver agito con determinazione e rigore nei confronti delle regioni inadempienti e di aver creato le condizioni per una soluzione definitiva del problema del disavanzo nel settore sanitario, nonché per una piena assunzione di responsabilità da parte delle regioni.
DONATELLA PORETTI (RosanelPugno). Nel giudicare inopportuno l'intervento statale per ripianare i disavanzi nel settore sanitario, la cui responsabilità non può che essere ascritta alle regioni, esprime forti perplessità sul comma 3 dell'articolo 1 del provvedimento d'urgenza in discussione nel testo modificato nel corso dell'iter al Senato, rilevando che solo una sua sostanziale modifica potrebbe indurre il suo gruppo a votare a favore del relativo disegno di legge di conversione.
ROBERTO ULIVI (AN). Richiamate le vigenti disposizioni volte ad evitare disavanzi nel settore sanitario, stigmatizza l'inadeguatezza dei controlli effettuati; rilevato, inoltre, che il ticket per le visite specialistiche è stato abolito fino al 31 dicembre 2007, esprime preoccupazione, in particolare, per gli effetti derivanti dall'attuazione del comma 3 dell'articolo1 del provvedimento d'urgenza in discussione, che presenta a suo avviso profili di dubbia legittimità costituzionale: nel merito, lamenta il mancato recepimento delle condizioni contenute nel parere espresso dalla VI Commissione.
LEOPOLDO DI GIROLAMO (Ulivo). Osservato che il decreto-legge in discussione è volto a coniugare efficienza, equità e sostenibilità economica del servizio sanitario nazionale, anche mediante la maggiore responsabilizzazione dei soggetti interessati, sottolinea l'opportunità di garantire compiuta attuazione al principio del federalismo solidale; ricordate inoltre le condivisibili disposizioni, introdotte al Senato ed ulteriormente modificate presso le Pag. VCommissioni riunite V e XII, in materia di compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, richiama le misure già adottate dal Governo al fine di migliorare la qualità del predetto servizio.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 16,30.
La seduta, sospesa alle 14, è ripresa alle 16,30.