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Seguito della discussione del disegno di legge S. 1411, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 23 del 2007: Ripiano selettivo dei disavanzi pregressi nel settore sanitario (approvato dal Senato) (A.C. 2534-A).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta di ieri l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia sull'approvazione senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.
Passa quindi alle dichiarazioni di voto.
MASSIMO NARDI (DCA-NPSI). Dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, del quale sottolinea l'incapacità di programmare un'azione coordinata e tecnicamente idonea ad affrontare i temi di maggiore criticità per il Paese. Lamenta, infatti, il carattere emergenziale del provvedimento d'urgenza in esame, che concerne una materia particolarmente complessa e delicata, che dovrebbe essere disciplinata con misure organiche e di ampio respiro volte al contenimento degli sperperi nel settore sanitario.
PAOLO DEL MESE (Pop-Udeur). Nel preannunziare che il suo gruppo esprimerà voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, con il quale si intende porre rimedio ad una situazione di emergenza finanziaria che interessa alcune regioni, ritiene che il ricorso alla questione di fiducia costituisca l'unico modo possibile per apportare le necessarie modifiche migliorative al testo del provvedimento d'urgenza, garantendone al contempo la sollecita conversione in legge. Esprime quindi particolare apprezzamento per il recepimento, nell'emendamento Dis. 1.1. del Governo, delle proposte di modifica del comma 3 dell'articolo 1.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nel giudicare condivisibili gli obiettivi perseguiti dal provvedimento d'urgenza in esame, che, tra l'altro, appare idoneo a indurre le regioni inadempienti ad una assunzione di responsabilità, nonché a ridisegnare un sistema sanitario efficace sulla base di criteri equi e dati certi, dichiara che il suo gruppo confermerà la fiducia al Governo.
LUIGI CANCRINI (Com.It). Nel dichiarare che il suo gruppo rinnoverà la fiducia al Governo, richiama gli aspetti più significativi del provvedimento in esame, in particolare, l'abolizione della quota fissa sulle ricette per prestazioni specialistiche e Pag. IVla previsione di meccanismi di copertura finanziaria collegati a nuove entrate; ritiene inoltre indispensabile accertare le cause che hanno prodotto l'ingente indebitamento di alcune regioni, preannunziando, al riguardo, la presentazione di un ordine del giorno.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Nel giudicare legittimo il ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo a fronte dell'atteggiamento ostruzionistico di una parte delle forze politiche di opposizione, nonostante la disponibilità dell'Esecutivo nel corso dell'iter del provvedimento d'urgenza in esame a recepire le proposte di modifica dei punti più controversi, sottolinea l'idoneità delle disposizioni da esso recate a rilanciare la sanità pubblica e a garantire il rispetto del diritto alla salute dei cittadini. Dichiara, quindi, che il suo gruppo confermerà con convinzione la fiducia al Governo.
GIUSEPPE ASTORE (IdV). Espressa amarezza per l'atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione, dichiara che il suo gruppo rinnoverà la fiducia al Governo ed esprimerà con convinzione voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame, la cui auspicabile approvazione eviterà, in futuro, l'erogazione «a pioggia» di fondi pubblici. Sottolineata l'ispirazione federalista del provvedimento d'urgenza, che introduce idonei meccanismi di responsabilizzazione degli amministratori regionali, concorda sull'opportunità di istituire una Commissione d'inchiesta sugli sprechi nel settore sanitario, nel quale occorre introdurre, a suo avviso, elementi di moralizzazione e di rinnovamento.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Dichiara che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo; esprime quindi un giudizio fortemente critico su un provvedimento d'urgenza - che giudica scandaloso - con il quale ingenti risorse finanziarie statali vengono destinate al ripiano dei debiti contratti da talune regioni nel settore sanitario, a danno peraltro di regioni più virtuose, osservando che una maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali e, quindi, l'attuazione di un reale federalismo fiscale potrebbe scongiurare il rischio di ulteriori interventi statali (Deputati del gruppo Lega Nord Padania espongono un cartello con il simbolo della Lega Nord Padania, recante un'immagine caricaturale sovrapposta alla raffigurazione geografica dell'Italia e la scritta «El lader de Roma» e fogli che riproducono elenchi di nomi di parlamentari, nonché galline di pelouche - I Commessi, su invito del Presidente, li rimuovono).
PRESIDENTE. Preannunzia che l'Ufficio di Presidenza sarà investito dell'accaduto.
MAURIZIO RONCONI (UDC). Nel dichiarare che il suo gruppo negherà la fiducia al Governo, rivendica che la sua parte politica non ha assunto atteggiamenti ostruzionistici. Sottolineato che il ricorso alla questione di fiducia maschera l'incapacità del Governo e le divisioni della sua maggioranza, evidenzia l'impostazione statalista ed assistenzialista del provvedimento d'urgenza in esame, che premia il sistema clientelare delle regioni meno virtuose scoraggiando quelle che hanno mostrato serietà nella gestione dei rispettivi bilanci.
ANDREA RICCI (RC-SE). Premesso che il suo gruppo voterà la fiducia al Governo, ritiene che l'atteggiamento ostruzionistico assunto dall'opposizione, seppure legittimo, denoti la vocazione antidemocratica ed autoritaria che connota il centrodestra e la sua incapacità di avanzare proposte valide per il Paese. Dichiara quindi di condividere pienamente il provvedimento d'urgenza in esame, che garantirà l'erogazione di servizi sanitari adeguati alle esigenze dei cittadini su tutto il territorio nazionale, manifestando particolare soddisfazione per l'abolizione del ticket sulle ricette mediche.
MARCO AIRAGHI (AN). Dichiara che il suo gruppo voterà convintamente contro la Pag. Vquestione di fiducia posta dal Governo, che denota la sua incapacità e le divisioni all'interno della maggioranza ed ha impedito un confronto di merito sul provvedimento d'urgenza in esame, che reputa pessimo, inaccettabile e vergognoso.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
MARCO AIRAGHI (AN). Respinge quindi l'accusa di ostruzionismo rivolta nei confronti dell'opposizione, la quale ha invece condotto una battaglia parlamentare che ha consentito di eliminare dal testo disposizioni palesemente ingiuste.
GIUSEPPE PALUMBO (FI). Nel manifestare l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in esame, che si è reso necessario per far fronte al grave e ricorrente problema dello sforamento dei limiti di spesa per il finanziamento del servizio sanitario nazionale, lamenta il fatto che si disponga l'intervento statale per il ripiano dei debiti contratti da talune regioni anzichè predisporre un costante monitoraggio del sistema regionale e prevedere adeguate sanzioni in caso di sforamento. Osservato altresì che il ricorso alla questione di fiducia si è reso necessario per le divergenze interne alla maggioranza sul merito del decreto-legge, auspica anch'egli l'istituzione di una Commissione d'inchiesta sugli sprechi nel settore sanitario.
MICHELE VENTURA (Ulivo). Dichiara che il suo gruppo voterà convintamente la fiducia al Governo, preannunziando altresì voto favorevole sul disegno di legge di conversione di un provvedimento d'urgenza la cui finalità, oltre a garantire che le prestazioni sanitarie siano uguali per tutti i cittadini, è quella di coprire i disavanzi prodotti in gran parte da amministrazioni di centrodestra. Nel ricordare che il testo del decreto-legge è stato significativamente migliorato nel corso dell'iter anche alla Camera, grazie al lavoro svolto dai relatori, sottolinea che la maggioranza è convintamente impegnata per la realizzazione del federalismo fiscale, che consentirà la piena ed effettiva responsabilizzazione degli amministratori locali.
MARIO PEPE (FI). Dichiara che negherà la fiducia al Governo che, per l'ennesima volta, svilisce il ruolo del Parlamento. Sottolinea altresì che il provvedimento d'urgenza in esame reca disposizioni deleterie per il servizio sanitario e la salute dei cittadini e premia le regioni meno virtuose.
PRESIDENTE. Sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 19, è ripresa alle 19,35.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
PRESIDENTE. Indìce la votazione per appello nominale sull'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, sulla cui approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia.
(Segue la votazione).
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti: 448
Maggioranza 225
Hanno risposto sì 298
Hanno risposto no 150
(La Camera approva).
Avverte che si intendono conseguentemente precluse le restanti proposte emendative.
Rinvia il seguito del dibattito al prosieguo della seduta, che sospende fino alle 21,30.
La seduta, sospesa alle 21,05 è ripresa alle 21,35.
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