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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Situazione delle istituzioni scolastiche della provincia di Pordenone - n. 2-00580)
PRESIDENTE. Il deputato Pegolo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00580 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 14).
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GIAN LUIGI PEGOLO. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, l'interpellanza urgente in esame ha per oggetto la situazione delle istituzioni scolastiche della provincia di Pordenone, che, mi permetto di sottolineare, oggi assorbe circa il 50 per cento dell'incremento degli allievi delle scuole del Friuli-Venezia Giulia. La situazione delle istituzioni scolastiche della provincia si presenta particolarmente deficitaria, sia in termini di risorse che di organici.
Come è illustrato in maniera dettagliata nell'interpellanza, in particolare per quanto riguarda le risorse economiche, rispetto ad un'assegnazione per l'anno 2006 di 11 milioni 403 mila euro, è stata prevista, per l'anno 2007, un'assegnazione di soli 6 milioni 597 mila euro. Inoltre, vi è stata la mancata erogazione di 585 mila euro circa, per il pagamento del personale docente impegnato negli esami di maturità, ed una cifra ancora maggiore sarà relativa al periodo gennaio-agosto del 2007. Si evidenzia, inoltre, una mancanza di assegnazione di fondi per quanto concerne l'attività sportiva, ancora relativa all'anno scolastico 2005-2006. Una situazione altrettanto critica si presenta per quanto riguarda le ore eccedenti non pagate negli istituti professionali, senza contare la carenza di risorse relativa ad alcuni istituti contrattuali.
In relazione alla questione degli organici, la situazione generale si presenta nel seguente modo: nella scuola primaria, vi è una stata un'assegnazione di 1.197 unità di organico rispetto ad una richiesta dei dirigenti scolastici di 1.232, con conseguente mancata autorizzazione di otto classi, cinque delle quali sono a tempo pieno; nella scuola media, a fronte di un incremento di 191 alunni, non sono state autorizzate otto classi; nella scuola superiore, vi è stata una diminuzione dell'organico di dieci unità, nonostante l'aumento di sei classi; per le attività di sostegno - mi permetto di sottolineare tale punto - si è avuta una diminuzione significativa dell'organico, in quanto, se per l'anno scolastico 2006-2007 sono stati previsti 302 posti di sostegno, per il prossimo anno è previsto un organico complessivo di 233 unità. Altri problemi sussistono per il personale ATA.
Faccio presente che, in relazione a tale situazione, è stato indetto uno sciopero regionale da parte delle organizzazioni sindacali. Pertanto, le chiedo di rispondere all' interpellanza urgente che ho appena illustrato, in maniera più puntuale possibile, per comprendere come e se il Governo intenda intervenire per risolvere tale situazione.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione, Maria Letizia De Torre, ha facoltà di rispondere.
MARIA LETIZIA DE TORRE, Sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione. Signor Presidente, la situazione rappresentata dall'onorevole interpellante è nota al Ministero e non riguarda soltanto la provincia di Pordenone, ma anche altre realtà territoriali. Sulla questione è già stato riferito dal ministro Fioroni alla VII Commissione cultura nel corso dell'audizione del 24 aprile scorso.
Preliminarmente vorrei indicare i dati riguardanti i debiti maturati in seguito ai «tagli» operati nella precedente legislatura dalle leggi finanziarie relative al periodo 2002-2006. Sono stati «tagliati» 494,4 milioni di euro (pari al 46,6 per cento) per le supplenze brevi; 106,4 milioni di euro (pari al 72,6 per cento) per l'esame di Stato; 159,8 milioni (pari al 53 per cento) per il funzionamento amministrativo e didattico. Tali «tagli» hanno determinato debiti di circa 165 milioni per le supplenze brevi e i precari; 128 milioni sono stati contratti tra il 2003 e il 2005 per gli esami di Stato e 132 milioni per il funzionamento ordinario, calcolati al 31 dicembre scorso. Il debito da ripianare è quindi complessivamente di 425 milioni di euro.
Uno dei primi obiettivi che il Governo ha dovuto affrontare appena insediato è stato quello, lo ricordiamo, di reperire subito le risorse necessarie per assicurare il regolare svolgimento della sessione degli esami di Stato per l'anno scolastico 2005-2006.Pag. 96In un difficile contesto di finanza pubblica, si è provveduto a tale impellente esigenza, con il decreto-legge n. 210 del 12 giugno 2006, convertito, con modificazioni, nella legge n. 235 del 17 giugno 2006, che ha elevato di 63 milioni di euro, per l'anno 2006, il limite di spesa stabilito dalla legge n. 448 del 2001. Per risolvere le situazioni più critiche e per evitare conseguenze negative sul funzionamento delle scuole sono state accreditate alle istituzioni scolastiche le risorse finanziarie già disponibili sulle contabilità speciali.
Con la legge finanziaria per l'anno 2007 sono state introdotte misure di semplificazione delle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie alle istituzioni scolastiche. Ricordo che l'articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 prevede che le risorse siano attribuite dal Ministero della pubblica istruzione direttamente alle scuole, sulla base di criteri e parametri definiti con decreto del Ministro, criteri e parametri che, infatti, sono stati individuati dal decreto ministeriale n. 21 del 1o marzo di quest'anno.
Tale dotazione finanziaria non esaurisce la totalità delle somme da trasferire alla scuola per l'anno 2007, ma rappresenta soltanto una quota alla quale devono essere aggiunti: gli importi da determinarsi autonomamente dalle scuole riguardo ad alcuni istituti contrattuali, nonché ad altre spese già giuridicamente definite; le integrazioni finanziarie che saranno disposte, a seguito di rilevazione dei dati oggettivi relativi alla gestione dell'anno di riferimento; le assegnazioni finanziarie che continueranno ad essere disposte dagli uffici finanziari regionali e dagli uffici scolastici provinciali; ulteriori finanziamenti che saranno disposti nel corso dell'anno sulla base di specifiche disposizioni normative (ad esempio, dal Fondo previsto dalla legge n. 440 del 1997, somme aggiuntive da legge finanziaria ed altro).
Con riguardo ai finanziamenti disposti direttamente dal Ministro alle scuole, per l'anno 2007, in attuazione della legge finanziaria sono state già erogate alle istituzioni scolastiche la prima e la seconda quota, la terza sarà esigibile dal 26 giugno prossimo. Il Ministero sta inoltre procedendo, attraverso monitoraggi svolti dagli uffici scolastici regionali, all'accertamento dell'effettivo fabbisogno delle scuole e, sulla base dei relativi esiti, si provvederà ad erogare una specifica integrazione per le supplenze brevi e per i compensi ai componenti delle Commissioni degli esami di Stato.
Per quel che concerne, in particolare, le maggiori esigenze delle istituzioni scolastiche derivanti dalle spese per le supplenze legate alla maternità delle titolari e supplenti, il Ministro Fioroni ha inviato al Ministro dell'economia e delle finanze formale richiesta affinché tali pagamenti non vengano posti a carico del bilancio delle scuole.
Con riguardo all'organico, è opportuno premettere che l'articolo 1, comma 605, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria per il 2007), al fine di una più efficace determinazione e distribuzione delle risorse disponibili, ha previsto un incremento dello 0,4 per cento del valore medio nazionale del rapporto alunni/classe, portandolo dalle attuali 20,6 a 21 unità per classe, da realizzare nel rispetto della normativa vigente.
La relazione di accompagnamento della legge finanziaria, facendo riferimento al numero degli alunni in base al quale è stato determinato l'organico di diritto dell'anno 2006-2007, ha stimato in 19.039 i posti da ridurre per raggiungere l'obiettivo prefissato. Questo numero si è ridotto a 11.726 unità, anche per effetto dell'introduzione dell'obbligo di istruzione e per l'incremento della popolazione scolastica, stimato in oltre 28 mila unità. Di queste 11.726 unità, soltanto 7.053 posti deriveranno dall'intervento di razionalizzazione degli organici di diritto, secondo le tabelle allegate allo schema di decreto interministeriale sugli organici di diritto per l'anno scolastico 2007-2008. Tale numero non incide sulla qualità complessiva del servizio di istruzione. Ricordo comunque che, in caso di documentate esigenze sopravvenute, l'adeguamento dell'organico potrà essere effettuato in sede di verifica dellaPag. 97situazione di fatto. Quanto riferito per il personale docente vale anche per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, per il quale la stessa legge finanziaria ha previsto una riduzione di 7.050 unità di personale che, sulla base di analoghi criteri valutativi, è stata definitivamente quantificata in circa 4 mila posti.
Con riguardo alla provincia di Pordenone, faccio presente che l'organico per la regione Friuli Venezia Giulia, assegnato dal Ministero, è stato suddiviso dall'Ufficio scolastico regionale per le quattro province in termini proporzionali, ed è stato oggetto di informativa alle organizzazioni sindacali regionali di categoria, nonché di successiva concertazione con le stesse. Per ciò che concerne la scuola primaria della stessa provincia, a fronte delle richieste, avanzate dai dirigenti scolastici, di 1.232 posti di scuola comune, sono stati assegnati 1.197 posti; l'ufficio scolastico territoriale, nel rispetto di tale dotazione, ha operato intervenendo su richieste non conformi alla normativa di riferimento e sulle classi prime, consolidando, d'altro canto, le classi normali e a tempo pieno, concesse in sede di organico di fatto per l'anno scolastico in corso 2006-2007.
Per ciò che concerne la scuola secondaria di primo grado, a fronte delle richieste, avanzate dai dirigenti scolastici, di 362 classi, di cui 85 a tempo prolungato, sono stati assegnati 657 posti; sulla base di tali posti è stato possibile istituire 354 classi, intervenendo sulle richieste non conformi alla normativa di riferimento e rispettando, comunque, sia la normativa relativa all'inserimento dei disabili sia quella sulla sicurezza. Per il tempo prolungato, è stato confermato il numero delle classi funzionanti nel corrente anno scolastico. Per la scuola secondaria di secondo grado, tutte le richieste dei dirigenti scolastici in termini di classi sono state accolte; il decremento sull'organico di dieci unità è la conseguenza della riconduzione delle cattedre a diciotto ore, come espressamente previsto dalla circolare ministeriale n. 19 del 13 febbraio 2007, con la quale è stato trasmesso il decreto interministeriale sugli organici per il 2007-2008.
Con riguardo agli alunni disabili, a fronte di una diminuzione sensibile di tali alunni rispetto all'organico di diritto per il 2006-2007, l'ufficio scolastico regionale ha assegnato alla provincia di Pordenone un contingente di 181 posti (uno in più rispetto a quelli assegnati in organico di diritto 2006-2007). Per ora, è stato fatto solo l'organico di diritto.
Per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario si è dovuta disporre la decurtazione di 16 posti (9 di assistente amministrativo e 7 di assistente tecnico); l'ufficio scolastico regionale non ha accolto richieste dei dirigenti scolastici in aumento, ha evitato di creare situazioni di personale in esubero e ha decurtato, laddove si sono registrati, incrementi di organico.
Quanto alla lamentata critica situazione finanziaria nelle scuole della provincia di Pordenone, come precisato dall'ufficio scolastico regionale, essa risale ai precedenti anni scolastici, nei quali i finanziamenti alle scuole sono stati assolutamente insufficienti per far fronte alle varie esigenze, con la conseguenza della creazione di una situazione creditoria da parte delle scuole stesse e del personale.
PRESIDENTE. Il deputato Pegolo ha facoltà di replicare.
GIAN LUIGI PEGOLO. Signor Presidente, innanzitutto vorrei dire che apprezzo la risposta analitica che mi è stata data, sia relativamente a questioni di ordine generale sui problemi finanziari del settore scolastico, sia relativamente alla situazione particolare nella provincia di Pordenone. Devo però sottolineare alcuni aspetti.
Il primo, specifico per quanto riguarda la provincia di Pordenone e la regione, discende dal fatto che è per lo meno discutibile il criterio che è stato utilizzato nella ripartizione degli organici per quanto riguarda la provincia, in virtù del fatto che essa detiene alcuni record all'interno dellaPag. 98regione. Si tratta infatti di una provincia che ha una concentrazione nettamente superiore a tutte le altre di immigrati extracomunitari, e ha una presenza molto più significativa rispetto alle altre realtà provinciali di classi a tempo pieno e a tempo prolungato: per l'esattezza, 41 per cento di classi a tempo pieno e 24 per cento di classi a tempo prolungato.
Ho già detto prima dell'assorbimento di circa il 50 per cento degli incrementi complessivi degli alunni della regione da parte di tale provincia. Credo che tale situazione ponga la stessa provincia in una condizione oggettivamente più complessa rispetto alle altre: si rende quindi anche necessario un intervento, per quanto riguarda gli organici, adeguato.
Le precisazioni che sono state prodotte rispondono, almeno parzialmente, alle sollecitazioni che ponevo, anche se su alcuni punti permane, a me pare, una differenza fra una domanda oggettiva, che proviene anche delle istituzioni scolastiche locali, e l'offerta.
Ciò detto, vorrei anche sottolineare un aspetto di natura più generale. Si è detto che la situazione finanziaria difficile delle scuole di quella realtà - ma non è, su questo concordo, l'unica situazione di tal genere: probabilmente quel che si verifica qui rispecchia una situazione più generale che coinvolge molte parti del nostro Paese - dipende in larga misura dalle risorse inadeguate che sono state stanziate per la scuola nel corso della legislatura precedente.
Sono convinto che il Governo, oggi, debba far fronte anche a mancate risorse che non sono state erogate negli anni precedenti. Non di meno ritengo che, proprio in virtù di ciò, le disposizioni che sono state assunte nella legge finanziaria appaiono inadeguate a far fronte alle necessità della scuola italiana.
Mi auguro in particolare che, per quanto riguarda i nuovi stanziamenti previsti per gli organici, le misure che dovranno essere assunte, così com'è stato prospettato nella risposta, possano in qualche modo venire incontro alle esigenze che ho segnalato nell'interpellanza. E mi auguro ancora che in occasione della prossima legge finanziaria si intervenga in maniera significativa per sostenere il sistema scolastico italiano con risorse adeguate, cosa che ancora - ritengo - non è stata fatta.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.