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Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 19,35).
PRESIDENTE. La trattazione dei successivi punti all'ordine del giorno sono rinviati ad altra seduta.
Secondo le intese intercorse tra i gruppi, il disegno di legge relativo ai diritti televisivi degli eventi sportivi sarà inserito al secondo punto dell'ordine del giorno della seduta di domani.
EMANUELE FIANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO. Signor Presidente, volevo segnalare che in queste ore l'ufficiale delle SS, Erich Priebke, riconosciuto colpevole dal Tribunale militare italiano della strage delle Fosse Ardeatine, che questa città e il Paese ricordano bene e nella quale centinaia di civili innocenti persero la vita per mano degli occupanti nazisti, è stato liberato dall'obbligo del confinamento agli arresti domiciliari. Trovo che il caso sia degno di nota; ognuno può avere liberamente la propria opinione su come debba essere comminata una pena ad un vecchio di novantatré anni - non voglio entrare nel merito -, trovo però offensivo che gli avvocati difensori di tale criminale nazista, reo di assassinio contro inermi civili italiani, abbiano definito razzisti tutti coloro i quali si meravigliano di ciò che è successo nelle ultime ore. Chi come il sottoscritto, ad esempio, pensa che si sarebbe dovuto riflettere sul provvedimento con il quale Erich Priebke è stato definitivamente liberato dagli arresti domiciliari sarebbe un razzista.
Ho ritenuto di conseguenza utile ai fini della comunicazione sull'ordine dei lavori dell'Assemblea ricordare, perché non lo si dimentichi, che un superiore di tale criminale, che si chiamava Kappler, una volta allentate le cinghie del controllo sulla sua reclusione nell'ospedale militare tornò libero nel proprio Paese, per concludere la sua vita con i suoi nipotini nella casa di famiglia; cosa che non è stata permessa alle numerose vittime italiane della tragica strage delle Fosse Ardeatine. Rinvio al mittente l'accusa di razzismo che fanno gli avvocati difensori di Priebke (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Sinistra Democratica. Per il Socialismo europeo, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani, Verdi, Popolari-Udeur e Misto-Minoranze linguistiche).
PRESIDENTE. Onorevole Fiano, la Presidenza prende atto delle sue dichiarazioni.
Pag. 88GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Signor Presidente, proprio oggi pomeriggio (circa un'ora fa) abbiamo avuto notizia dell'ulteriore figuraccia del nostro Paese in sede di Unione europea. I ministri dell'agricoltura dell'Unione europea hanno definito l'accordo su un punto importantissimo per il nostro sistema agricolo, mi riferisco all'OCM (Organizzazione comune dei mercati) ortofrutta. Si tratta di interessi che riguardano centinaia di migliaia di agricoltori, specialmente meridionali, nei confronti dei quali il Governo ed il Ministro delle politiche agricole e forestali, in particolare, invece di difendere la posizione italiana, hanno ceduto e svenduto la nostra posizione. Oggi, ancora una volta, l'agricoltura italiana segna il passo in favore ed in funzione degli interessi forti, in particolare dell'industria e dei sistemi agroindustriali.
Tutto ciò viene fortemente denunziato dalle organizzazioni di categoria, ma il problema ci riguarda, perché su questi temi, nelle aule delle Commissioni agricoltura della Camera e del Senato si sono tenuti incontri ed audizioni e si sono elaborati documenti che oggi, di fatto, vengono gettati alle ortiche dalla mancanza di autorevolezza del nostro Governo e del Ministro De Castro.
Allora, delle due l'una: o il Ministro è poco autorevole, oppure evidentemente, lo stesso Ministro, forte delle sue precedenti esperienze professionali, che lo vedevano più vicino all'agroindustria che agli interessi degli agricoltori, trova comodo cedere e svendere le posizioni di questi ultimi
Pertanto, signor Presidente, il mio intervento, che chiaramente preannunzia ulteriori interventi di sindacato ispettivo, serve a segnalare all'Assemblea un'ulteriore battuta d'arresto dei nostri agricoltori e delle nostre aziende, ma soprattutto un'ulteriore battuta di arresto del Governo e del responsabile dell'agricoltura italiana, i quali, ancora una volta, cedono agli interessi forti e svendono gli interessi degli agricoltori, specialmente di quelli meridionali (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).
PRESIDENTE. Onorevole Marinello, la Presidenza prende atto delle sue dichiarazioni. Se lo ritiene, può presentare sul tema un atto di sindacato ispettivo.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, intervengo solo per un sollecito, da me già fatto la settimana scorsa, e le fornisco in questo momento l'elenco delle interrogazioni e delle interpellanze di cui sono primo firmatario, perché mi sembra che sia il momento più opportuno.
In secondo luogo, vorrei rivolgerle una domanda, sulla quale la invito a riflettere nelle prossime settimane, come rappresentante della Presidenza (non è rivolta esclusivamente a lei): le chiedo se dobbiamo destinare il fine seduta ad interventi di un qualche valore politico sugli avvenimenti della giornata, tutti opportuni; si tratta di una domanda reale, ovverosia chiedo se possiamo usare il tempo per solleciti, per questioni sull'ordine dei lavori e per riflettere su avvenimenti accaduti durante la giornata mentre noi siamo a lavorare in questa sede; non sarebbe una cattiva idea che tale tempo fosse destinato - evidentemente a titolo personale - alle analisi realizzate da ognuno di noi sulle molte vicende gravi che accadono nel Paese; però occorre che ciò sia deciso, e che l'Ufficio di Presidenza lo valuti. Perché, diversamente, snatureremmo in parte il Regolamento ed in parte il tempo destinato ad altre questioni, che non sono più importanti, ma sono destinate a certi tempi dalle norme del Regolamento.
Lo dico sinceramente, Presidente, e senza alcun intento polemico od ironico: si tratta di capire - sono alla mia terza legislatura - come si voglia usare un tempo che potrebbe anche essere destinato alla ricordata funzione, nobilissima, comePag. 89è stato dimostrato anche stasera, sia con i commenti sui fatti di alcuni avvocati dementi, sia con i commenti su alcuni exploit europei del Governo.
Si tratta di una domanda sincera, rispetto alla quale vorrei una risposta - quando sarà possibile - altrettanto sincera, non da parte sua evidentemente, ma da parte di tutto l'Ufficio di Presidenza.
PRESIDENTE. Onorevole Volontè, per ciò che attiene al sollecito nei confronti del Governo rispetto alle sue interpellanze ed interrogazioni, ovviamente la Presidenza provvederà; per quanto riguarda la questione che lei ha testé posto, che ovviamente riferirò al Presidente della Camera, si tratta di una prassi consolidata che contempla che al termine della seduta si svolgano interventi che concernono questioni di attualità o richiami relativi ad atti di sindacato ispettivo, e tale prassi è confermata anche da un parere della Giunta per il Regolamento del 24 ottobre 1996, che su tale questione ci ha aiutato, nonché da una lettera del Presidente della Camera durante la scorsa legislatura.
Comunque, ovviamente, riferirò al Presidente della Camera per il resto della riflessione.