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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Effetti distorsivi derivanti dalla recente rimodulazione degli assegni familiari - n. 3-00973)
PRESIDENTE. Il deputato Widmann ha facoltà di illustrare l'interrogazione Brugger n. 3-00973 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.
JOHANN GEORG WIDMANN. Signor Presidente, signor Ministro, l'INPS a gennaio ha emanato una circolare con i nuovi calcoli degli importi degli assegni per il nucleo familiare in base alle disposizioni della legge finanziaria per il 2007, evidenziando una penalizzazione delle famiglie più numerose e con disabili, che si dovevano, invece, tutelare.
L'assegno per il nucleo familiare è stato istituito nel 1988 ed è considerato una prestazione di carattere previdenziale erogata ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati da lavoro dipendente e, dopo il 2002, ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell'INPS. Tutti gli anni si rideterminano gli importi degli assegni per il nucleo familiare, ciò però non avviene per i vecchi assegni familiari istituiti nel 1955, gli unici spettanti ai coltivatori diretti.
Chiedo quindi, signor Ministro, come intenda procedere per correggere tale grave effetto distorsivo ed ingiusto, evidenziato dai calcoli INPS...
PRESIDENTE. Onorevole Widmann, concluda.
JOHANN GEORG WIDMANN. ...e se ritenga opportuno adeguare gli importi dei vecchi assegni familiari per i coltivatori diretti e concedere anche agli artigiani e ai commercianti un beneficio simile.
PRESIDENTE. Il Ministro per le politiche per la famiglia, Rosy Bindi, ha facoltà di rispondere.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia. Signor Presidente, onorevole Widmann, nella legge finanziaria dell'anno corrente abbiamo provveduto alla rideterminazione degli assegni al nucleo familiare, come una prima tappa di un progetto più ampio che intendiamo sviluppare già a partire dal prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria, che vada a configurarsi come un vero e proprio sostegno alla genitorialità e che riunifichi, in un unico istituto, sia le detrazioni sia gli assegni al nucleo familiare: un vero e proprio assegno per i figli.
Riteniamo che debba avere un carattere universale e, quindi, prescindere dallo status lavorativo dei genitori e, come tale, estendersi oltre i lavoratori dipendenti, per essere diretto anche ai figli dei lavoratori autonomi. Deve configurarsi come un assegno che abbia, però, una natura fiscale e, come tale, dovrebbe implicare anche la riduzione della pressione fiscale sulle famiglie, intervenendo ovviamente anche nei confronti dei cosiddetti «incapienti» verso i quali intenderemmo, già in sede di redistribuzione dell'extra-gettito, intervenire, così come previsto dal comma 4 della legge finanziaria.
Per quanto riguarda gli effetti distorsivi, abbiamo provveduto a correggere la circolare emanata dall'INPS con una nuova circolare, frutto di un nuovo decreto interministeriale, che ha previsto che le famiglie con soggetti inabili non possano avere una corresponsione inferiore agli altri nuclei familiari, mentre intendiamo naturalmente provvedere, nella prossima legge finanziaria a introdurre vantaggi per tali famiglie.
Per quanto riguarda poi le famiglie con più figli, le famiglie numerose, tengo a precisare che con l'ultima legge finanziaria abbiamo esteso fino al reddito di 90 mila euro lordi l'anno i benefici per nuclei familiari con cinque figli che percepiscono, per ciascun figlio, 116 euro annui. Si tratta di una misura assolutamente nuova perché, come l'onorevole Widmann ricorderà, precedentemente la corresponsione degli assegni familiari si fermava ad un reddito molto più basso.
Per quanto riguarda il futuro, intendiamo sicuramente intervenire sui cosiddetti «vecchi assegni familiari», in maniera particolare rivolti ai coltivatori diretti ....
PRESIDENTE. Signor Ministro, concluda.
ROSY BINDI, Ministro per le politiche per la famiglia.. ..a fronte di un nuovo accordo con la categoria e a fronte, naturalmente, di adeguata copertura economica.
Per il futuro, è nostra intenzione estendere questa misura anche a tutti i figli dei lavoratori autonomi, riordinando anche il trattamento fiscale, che, come lei sa, è diverso fra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, perché riteniamo che i figli dei lavoratori autonomi non sono «figli di un dio minore».
PRESIDENTE. L'onorevole Widmann ha facoltà di replicare.
JOHANN GEORG WIDMANN. Signor Ministro, ho seguito con interesse e con attenzione la sua esposizione e anche le prospettive positive per il futuro. Mi dichiaro soddisfatto.