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Seguito della discussione del disegno di legge: Differimento del termine per l'esercizio della delega di cui all'articolo 4 della legge 1o febbraio 2006, n. 43, recante istituzione degli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione (A.C. 1609) (ore 9,45).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge: Differimento del termine per l'esercizio della delega di cui all'articolo 4 della legge 1o febbraio 2006, n. 43, recante istituzione degli Ordini delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione.
Ricordo che nella seduta del 12 febbraio si è conclusa la discussione sulle linee generali.
(Esame degli articoli - A.C. 1609)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge.
Avverto che la I Commissione (Affari costituzionali) ha espresso il prescritto parere, che è distribuito in fotocopia (Vedi l'allegato A - A.C. 1609 sezione 1).
Avverto altresì che la Commissione ha presentato l'ulteriore emendamento 1.100, il cui testo è in distribuzione.
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 1609)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 1609 sezione 2).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
GERO GRASSI, Relatore. Signor Presidente, questa mattina il Comitato dei nove ha approvato un emendamento che sposta da diciotto a ventiquattro mesi il differimentoPag. 2del termine per l'esercizio della delega. Voglio informare i colleghi che l'ulteriore differimento del termine è semplicemente conseguenza del fatto che la discussione sulle linee generali di questo provvedimento si è svolta il 12 febbraio scorso e che, ovviamente, alla luce della situazione attuale, l'espressione «diciotto mesi» viene di fatto caducata. Per tale ragione, proponiamo di stabilire un termine di ventiquattro mesi. Stamattina, il Comitato dei nove ha approvato questo emendamento...
GIACOMO BAIAMONTE. Perché ventiquattro mesi? È ridicolo!
GERO GRASSI, Relatore. I ventiquattro mesi, che decorrono dal febbraio 2006, derivano necessità di evitare che il provvedimento, una volta approvato dalla Camera, a causa del tempo occorrente per l'esame al Senato, debba esserci nuovamente trasmesso perché di fatto già sarebbe superata la scadenza da noi stabilita per l'esercizio della delega. Quindi, la preoccupazione non è quella di chiedere ulteriore tempo, ma quella di evitare di perdere tempo!
Voglio ricordare che il provvedimento prevedeva inizialmente un termine di dodici mesi per l'esercizio della delega, che decorrevano dal febbraio 2006 e che comprendevano il periodo elettorale e il periodo estivo dell'anno passato. Quindi, non abbiamo volontà e necessità di prolungare i tempi, perché di fatto il Governo ha già pronto il provvedimento sulla riforma di queste professioni.
Vogliamo evitare che, nel passaggio tra Camera e Senato, di fatto l'esame del disegno di legge incontri delle difficoltà con riferimento ai tempi. Sappiamo peraltro che questo provvedimento riguarda 500 mila operatori del sistema sanitario italiano, ai quali noi vogliamo dare immediatamente risposta; gradirei, quindi, che si considerino i tempi e pertanto raccomando l'approvazione dell'emendamento 1.100 della Commissione che prevede un termine di ventiquattro mesi, che di fatto renderebbe preclusi tutti gli emendamenti presentati dalla minoranza recanti la previsione di un termine differente.
PRESIDENTE. Onorevole Grassi, deve dare anche il parere sull'emendamento soppressivo Montani 1.2.
GERO GRASSI, Relatore. Il parere della Commissione è ovviamente contrario.
PRESIDENTE. Il Governo?
SERAFINO ZUCCHELLI, Sottosegretario di Stato per la salute. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Avverto che a seguito dell'eventuale approvazione dell'emendamento 1.100 della Commissione gli emendamenti successivi verrebbero preclusi.
Dovremmo ora passare ai voti.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.