Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Orientamenti del Governo in relazione ai fatti del G8 di Genova - n. 3-01005)
PRESIDENTE. Il deputato Villetti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01005 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 8).
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente, in primo luogo vorrei esprimere piena solidarietà nei confronti della Polizia di Stato e una netta critica alle parole strumentali e volgari dette in quest'aula dall'ex Presidente della Camera Casini (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel pugno e L'Ulivo - Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI).
Sono trascorsi sei anni dai gravissimi eventi che hanno accompagnato il G8 di Genova (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI).
PRESIDENTE. Vi prego di consentire al deputato Villetti di svolgere le sue argomentazioni come le ha svolte il deputato Casini.
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente, devo rinunciare... Sono trascorsi sei anni dai gravissimi eventi (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI)... Io non l'ho interrotta, onorevole Casini, anche se avrei avuto tanti motivi per farlo!
PRESIDENTE. La prego di proseguire.
ROBERTO VILLETTI. Ho ascoltato con rispetto le sue parole. Ho la possibilità di criticarle, come lei avrebbe fatto con me. Non comprendo perché debba verificarsi un'irruzione di massa da parte del suo gruppo.
PRESIDENTE. La prego!
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente del Consiglio, sono trascorsi sei anni dai gravissimi eventi che hanno accompagnato il G8 di Genova e non è stata ancora accertata la verità, né sono state individuate le relative responsabilità.
Recentemente, sia pure tardivamente, il vicequestore Michelangelo Fournier ha reso una testimonianza agghiacciante su ciò che è avvenuto alla scuola Diaz -Pag. 35parlando di una «macelleria messicana» - che è solo l'ultima delle tante rese da manifestanti e giornalisti.
Vi è anche una presa di posizione da parte di Amnesty International, ma in questo caso a confermare le violenze è un alto funzionario di polizia.
PRESIDENTE. Deputato Villetti, la invito a concludere.
ROBERTO VILLETTI. La Commissione di indagine istituita nella scorsa legislatura è arrivata ad una conclusione a maggioranza, che non fece alcuna luce. Il Ministro dell'interno dell'epoca non si dimise e il capo della polizia di allora è ancora al suo posto.
Non ne abbiamo chiesto la destituzione ma lo abbiamo invitato a fare un passo indietro dopo le dichiarazioni del vicequestore Fournier.
PRESIDENTE. Deputato Villetti, la invito a concludere.
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente, ho davanti a me i minuti...
PRESIDENTE. La prego di non fare polemica su questo terreno. Lei aveva un minuto e le ho concesso, giustamente, venti secondi in più per le interruzioni: pertanto la prego di concludere senza polemizzare con la Presidenza. La prego di proseguire.
ROBERTO VILLETTI. Le chiedo, signor Presidente del Consiglio, quali sono la sua valutazione e il suo giudizio su tutta questa gravissima vicenda, se condivide i sentimenti di preoccupazione e quali siano gli orientamenti che il Governo intende assumere nell'ambito delle sue competenze.
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, ha facoltà di rispondere.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, questa interrogazione si inserisce nella precedente e mi dà l'occasione per una precisazione: i sette anni sono già scaduti, ma noi non abbiamo proceduto alla sostituzione. Ho semplicemente ribadito come stanno le cose, perché è obbligo del Presidente del Consiglio dire al Parlamento come stanno le cose (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo e Comunisti Italiani).
Le posso assicurare che nel cambiamento che si farà, ci sarà l'ampia consultazione dell'opposizione, a riprova che c'era stato un accordo, perché i sette anni erano stati ritenuti, dallo stesso capo della polizia, un periodo lungo. Ci si è accordati sul fatto che non accettavamo le dimissioni immediatamente, ma che era giusto, anche dato il comportamento, un prolungamento. Il periodo è scaduto e non abbiamo proceduto al rinnovo, cui si procederà anche d'accordo con l'opposizione.
Quanto alla parte più specifica dell'interrogazione di Villetti, in occasione del G8 la città, come sapete, è stata teatro di numerose violenze per le quali è in corso un procedimento penale nei confronti di ventisei attivisti antagonisti. Sono in atto le udienze dibattimentali e le audizioni dei testi e la prossima udienza è fissata per dopodomani.
Circa gli episodi di violenza che hanno interessato gli operatori di polizia sono in corso un procedimento penale concernente i fatti commessi nella caserma della Polizia di Stato di Bolzaneto a Genova (che vede coinvolti appartenenti alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri e alla Polizia penitenziaria) e un procedimento penale concernente episodi connessi all'irruzione presso la caserma Diaz. L'ultima udienza si è tenuta il 13 giugno.
Le dichiarazioni attribuite al vicequestore aggiunto della Polizia di Stato Michelangelo Fourier sono state rese da quest'ultimo nel corso dell'udienza del 13 giugno, nella quale era ascoltato come imputato. Da quanto so, però, emerge che tutti i procedimenti summenzionati sono ancora in via di definizione e attendiamo che la giustizia proceda serenamente nel suo lavoro.Pag. 36
Quanto a una valutazione complessiva dei fatti, si ricorda che, a parte gli atti di sindacato ispettivo parlamentare (ai quali ha dato, a suo tempo, riscontro il Ministro dell'interno pro tempore) su proposta unanime delle Commissioni affari costituzionali del Senato e della Camera fu immediatamente costituito un comitato paritetico allo scopo di poter procedere all'indagine conoscitiva sui medesimi fatti, stabilendo il termine della conclusione al 20 settembre 2001.
L'indagine si è svolta acquisendo gli elementi informativi di interesse e la documentazione disponibile. All'esito dei lavori parlamentari, i componenti del comitato hanno prodotto due documenti conclusivi: uno approvato dalla maggioranza e l'altro dall'opposizione, che ricostruiscono i diversi aspetti degli eventi in argomento. Noi ci riconosciamo...
PRESIDENTE. Signor Presidente del Consiglio, concluda.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. ... nelle posizioni espresse dall'allora minoranza.
PRESIDENTE. Il deputato Villetti ha facoltà di replicare.
ROBERTO VILLETTI. Signor Presidente, prendo atto delle sue dichiarazioni e anche dei processi che sono in corso. Purtroppo in Italia i processi durano tantissimo tempo e si fanno più rapidamente quelli di piazza e la pubblica amministrazione non riesce mai a intervenire per dare soddisfazione all'opinione pubblica.
Mi fa molto piacere che lei abbia affermato che, quando verrà nominato il nuovo capo della polizia, ci sarà una consultazione tra maggioranza e opposizione. Ho sempre pensato che sugli incarichi fondamentali e nevralgici dello Stato debba esserci una sostanziale intesa.
Voglio aggiungere, signor Presidente - mi riferisco alla rinnovata solidarietà che va espressa alla Polizia di Stato, in cui si sono riscontrati veri e propri atti di eroismo - che è interesse delle istituzioni riuscire a chiarire se ci sono pagine nere.
Non ho mai pensato di imputare responsabilità dirette al capo della polizia De Gennaro, ma in uno Stato democratico, in una democrazia, ci sono delle responsabilità istituzionali: se avvengono dei fatti di notevole gravità, almeno c'è un gesto da parte del Ministro dell'interno o da parte del capo della polizia e si fa un passo indietro. È uno stile politico, una sensibilità di tipo istituzionale.
Voglio aggiungere, signor Presidente, che ho ascoltato davvero con preoccupazione e inquietudine le parole del presidente Casini e mi sono chiesto: se queste sono le colombe all'interno del centrodestra, forse, sono meglio i falchi, perché almeno parlano un linguaggio chiaro e netto, si contrappongono e non cercano, in qualche modo, di insidiare subdolamente la maggioranza e il Governo in carica. Lo dico all'onorevole Casini, perché non si può essere, in maniera intermittente, radicali e moderati.
Signor Presidente del Consiglio, le auguro comunque buon lavoro per assicurare al Paese una sicurezza di cui si sente molto la necessità nell'opinione pubblica (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e L'Ulivo).