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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 15 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e degli articoli aggiuntivi ad esso presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 7).
Non essendo stati presentati emendamenti all'articolo 15, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 405
Votanti 232
Astenuti 173
Maggioranza 117
Hanno votato sì 231
Hanno votato no 1).
Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi relativi all'articolo 15.
MICHELE POMPEO META, Relatore. La Commissione invita al ritiro degli articoli aggiuntivi Fabris 15.014, 15.015, 15.06, 15.02 e 15.03.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori dell'articolo aggiuntivo Fabris 15.014 se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
DANTE D'ELPIDIO. No, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DANTE D'ELPIDIO. Non posso accedere all'invito al ritiro. Anche considerati i precedenti, è meglio che mantenga la proposta emendativa; ritengo che essa sia di fondamentale importanza in quanto mira ad introdurre nel codice penale una nuova fattispecie di reato che colpisce, a titolo di dolo eventuale, chiunque guidi in stato di ebbrezza. Non è una misura semplicemente punitiva, perché è prevista anche la possibilità, per il giudice, di disporre la commutazione della pena. Per tali motivi, mantengo la proposta emendativa in esame e insisto per la votazione della stessa.
PRESIDENTE. Onorevole D'Elpidio, visto che si è pronunciato sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.04, essendo lei cofirmatario anche degli altri articoli aggiuntivi all'articolo 15, sui quali è stato formulato un invito al ritiro da parte del relatore, insiste per la votazione di tutte le proposte emendative?
DANTE D'ELPIDIO. Sì, Presidente.
PRESIDENTE. Sta bene. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.014, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 411
Votanti 400
Astenuti 11
Maggioranza 201
Hanno votato sì 177
Hanno votato no 223).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.015, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 410
Votanti 398
Astenuti 12
Maggioranza 200
Hanno votato sì 177
Hanno votato no 221).
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Fabris 15.06.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Avevo chiesto di parlare anche sull'articolo aggiuntivo 15.015, ma lei non mi ha visto.
Anzitutto, mi complimento con i deputati del gruppo Popolari-Udeur, che finalmente hanno tenuto fede a quanto presentato e non hanno ritirato le loro iniziative, non hanno sentito le lusinghe della sirena del Governo e della maggioranza, perché le proposte emendative non possono essere valide la settimana prima e poi, improvvisamente, in Assemblea non essere più valide. Quindi, mi complimento con loro.
Mentre non mi complimento con la maggioranza, che, di fatto, continua ad essere contraddittoria con quanto dichiara sempre sulla sicurezza stradale. Prima avevamo parlato di una certa situazione; comunque, al riguardo non ho avuto la parola. Ora, interveniamo su questo articolo aggiuntivo.
Affermare che il pubblico esercizio sia in qualche misura obbligato a mettere al corrente il pubblico del fatto che non possono essere venduti alcolici a persone che appaiono affette da malattie mentali, o che si trovano in «manifeste condizioni di deficienza psichica» a causa di altre infermità o che siano minorenni, mi sembra veramente di buon senso. Con l'articolo aggiuntivo in esame è inoltre aggiunto il seguente comma: « È fatto obbligo per l'esercente un'osteria o un altro pubblico spaccio di bevande alcoliche di esporre nei propri locali cartelli che recano in modo evidente la norma di cui al primo comma». Tale disposizione mi sembra, in modo evidente, altrettanto valida, proprio per evitare che ci siano delle contraddizioni.
Al riguardo, infatti, dobbiamo metterci d'accordo: vogliamo, signor Presidente, quanto meno non vendere alcolici a coloro che sono già ubriachi? Qualcuno avrebbe già dovuto non venderli prima, ma continuare a venderli a persone che manifestamente sono in stato di alterazione, magari lungo le nostre strade o nei motel, mi sembra un modo di perpetrare una situazione di grave pericolo. Quindi, fare obbligo al gestore del pubblico esercizio, non di adottare misure strane ma di dire che, nel suo locale, a tali persone è vietato acquistare alcolici, proprio per i motivi dianzi ricordati, mi sembra veramente di buon senso.
Altrimenti, cosa dobbiamo fare per rendere più sicure le strade? Vorrei veramente capire che idea ha della sicurezza questa maggioranza! I controlli non vogliamo farli! La polizia stradale non è autorizzata ad effettuare i controlli nei confronti di chi è in stato di ebbrezza o è drogato e guida «megacamion» con cui trasporta merce pericolosa. Mi chiedo cosa faccia la polizia stradale!
In secondo luogo, addirittura esistono taluni protocolli d'intesa sottoscritti con le categorie in base ai quali si invita adPag. 30effettuare controlli specifici nei confronti di questi autotrasportatori. Ma in questo caso si ignora completamente tale aspetto e si dichiara, addirittura, che la polizia non può fare tali controlli! Con la proposta emendativa in esame si sostiene che, almeno alle persone che si trovano in tali situazioni, non dovrebbero essere somministrate ulteriori bevande alcoliche; ma, quasi tale proposta contenesse «acqua fresca», si va avanti tranquillamente senza prenderla sul serio!
Qual è la filosofia di questa maggioranza? Come possiamo fare, per così dire, i coccodrilli il lunedì mattina - lo ripeto per l'ennesima volta -, se non mettiamo in moto meccanismi di prevenzione e di sicurezza nei confronti di tutti cittadini, di coloro che viaggiano lungo le nostre strade e che, a volte, senza avere colpa, vengono colpiti e uccisi! Sto pensando alla figliola del presidente della mia provincia, che, a diciannove anni, andava a sessanta chilometri all'ora quando un pazzo scatenato l'ha investita ed è morta! Abbiamo rovinato quella famiglia! C'è una famiglia che continua a piangere per una situazione che non è la conseguenza di una propria manchevolezza, ma del fatto che noi non abbiamo previsto controlli e situazioni di sicurezza!
Pertanto, signor Presidente - e mi rivolgo a lei, così ligio su certe questioni -, perché continuare su questa strada? Stiamo varando un provvedimento per la sicurezza stradale o stiamo approvando un provvedimento, così, tanto per fare qualche cosa? Il Governo dichiara di essere d'accordo con noi e la stessa maggioranza presenta delle proposte emendative; ma poi una parte della maggioranza, più permissiva, cosa fa? Si dichiara contraria su tali proposte emendative tanto che, se dovessero «passare», manderebbe, per così dire, allo sfacelo l'esame del provvedimento! Ma cosa stiamo facendo, le «guerre sante» gli uni contro gli altri, o vogliamo attuare finalmente una politica di protezione sulla strada?
Signor Presidente, chiedo veramente un momento di riflessione su come stiamo lavorando questo pomeriggio. Non è questo il modo di lavorare nell'interesse della cittadinanza!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Barani. Ne ha facoltà.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, ho letto con attenzione la proposta emendativa al nostro esame e devo dire ai colleghi Fabris, D'Elpidio e Picano che esso è poco comprensibile.
Circa i sedici anni menzionati nell'articolo aggiuntivo, osservo che è previsto l'obbligo di viaggiare con la carta di identità, da esibire quando si va da qualche parte, perché si rischia un anno di carcere e quindi abbiamo tutti l'obbligo di portare la carta di identità in tasca.
Ma soprattutto, sulla base della formulazione della proposta emendativa, la commessa di un supermercato che si trova davanti il giovane quindicenne il quale, mandato dalla mamma, acquista anche un po' di birra sarebbe passibile di arresto. Tale proposta prevede ciò! Essa, infatti, fa riferimento a tutto ciò che si vende per asporto ed è quindi scritta male, rischiando di determinare dei veri e propri guai. Non fa riferimento, infatti, soltanto agli esercizi di vendita di bevande alcoliche, ma comprende tutto, perché quando si parla di luogo pubblico o aperto al pubblico, dove si vendono bevande, si fa riferimento anche ai supermercati. E non credo che si possa dare un anno di carcere alla commessa di un supermercato che somministri bevande ad un minore o ad una persona inferma di mente o in condizioni di deficienza psichica (vi sono, peraltro, situazioni border line, spesso difficili da riconoscere).
Ritengo, quindi, che tale clausola sia troppo repressiva in quanto mina le libertà anche dei lavoratori che operano negli spacci che devono chiedere la carta di identità e il certificato medico, come se avessero nozioni di medicina, di psicologia e di psichiatria. Non si può «arrestare la scimmia per il disastro aereo»!
Pertanto, non voteremo a favore di tale proposta emendativa.
PRESIDENTE. Avverto che i gruppi Forza Italia e La Rosa nel Pugno hanno esaurito anche i tempi aggiuntivi concessi dalla Presidenza. Anche ai deputati appartenenti a tali gruppi consentirò un intervento su ciascun emendamento per non più di un minuto, attingendo dal tempo riservato agli interventi a titolo personale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato D'Elpidio. Ne ha facoltà.
DANTE D'ELPIDIO. Signor Presidente, vorrei chiarire che lo stato di alterazione psicofisica, derivante dall'influenza dell'alcol, rappresenta un elevato fattore di rischio. Pertanto, non si tratta assolutamente di una proposta emendativa punitiva. I tempi di reazione e le difficoltà di coordinare i movimenti sono elevati in alcune situazioni. L'articolo aggiuntivo in discussione intende dare un contributo alla soluzione di tale problema e interviene, analogamente a quanto avviene in tanti altri paesi europei, per impedire che la vendita, anche per asporto, di bevande alcoliche a minori e a soggetti in simili condizioni, possa arrecare un pregiudizio alla propria incolumità e a quella altrui.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Lucchese. Ne ha facoltà.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. Signor Presidente, la proposta emendativa in discussione, a prima vista, sembra accettabile in quanto si riferisce a minori di età. Tuttavia, non sono d'accordo sulla previsione in base alla quale non si dovrebbero vendere alcolici «a persona che appaia affetta da malattia mentale». Infatti, come è possibile verificare se una persona appaia affetta da malattia mentale? Deve essere un medico ad effettuare una tale diagnosi.
Inoltre, quanto all'ipotesi successiva, che fa riferimento ad una persona che «si trovi in manifeste condizioni di deficienza psichica a causa di un'altra infermità», diventa ancora più abominevole e difficile verificare se una persona si trovi in tali condizioni. Pertanto, a mio avviso, vengono emesse diagnosi di malattia da parte di persone che non sono idonee a farlo. Ciò comporta una discriminazione e la possibilità di punire persone non affette da alcuna malattia, in quanto il gestore di un bar decide se un soggetto sia affetto o meno da una malattia. Tale aspetto, a mio avviso, non è accettabile.
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
FRANCESCO PAOLO LUCCHESE. A parte la sanzione per l'ipotesi di vendita a minori di sedici anni, ritengo che una norma del genere non sia accettabile.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.06, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 406
Votanti 403
Astenuti 3
Maggioranza 202
Hanno votato sì 10
Hanno votato no 393).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.02, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 397
Votanti 390
Astenuti 7
Maggioranza 196
Hanno votato sì 7
Hanno votato no 383).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Fabris 15.03, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 399
Votanti 393
Astenuti 6
Maggioranza 197
Hanno votato sì 6
Hanno votato no 387).
Prendo atto che il deputato Vichi ha segnalato che non è riuscito a votare.