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Si riprende la discussione.
(Esame dell'articolo 20 - A.C. 2480-A/R)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2480-A/R sezione 12).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro degli emendamenti Tassone 20.3 e Baldelli 20.50.
PRESIDENTE. Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Il parere è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro dell'emendamento Tassone 20.3 formulato dal relatore.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, anche se c'è questa concertazione faticosa tra relatore e Governo sul parere relativo a questo mio emendamento, non posso ovviamente accogliere questo invito, che è venuto dopo un lungo colloquio e un lungo confronto. Con l'emendamento in esame tento di introdurre una razionalizzazione per quanto riguarda l'intensificazione dei controlli e il miglioramento della segnaletica.
In quest'articolo è prevista una serie di adempimenti affidati agli enti locali, agli enti proprietari e ai concessionari di strade e autostrade, e non c'è dubbio che vi è il tema della segnaletica e della sua razionalizzazione. Sarò stucchevole, ma vorrei ripetere anche al Ministro che non ho ben capito perché quel documento e quella soluzione a suo tempo...
PRESIDENTE. Deputato Tassone, la prego di concludere.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, mi ero dimenticato di avere a disposizione un minuto, lei è sempre attento ed è di una grande coerenza, di cui devo darle atto! Inviterei dunque il Governo a rivedere il suo parere, anche perché si tratta di segnaletica stradale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Campa. Ne ha facoltà.
CESARE CAMPA. Signor Presidente, continuiamo con la filosofia di questo Governo, che adesso è contro non solo i controlli, ma anche il miglioramento della segnaletica stradale. L'articolo 20 prevede gli obblighi per gli enti proprietari, i concessionari delle strade ed autostrade e gli enti locali, e con l'emendamento Tassone 20.3, al quale aggiungo la mia firma, proponiamo di introdurre oltre agli obblighi già previsti anche l'intensificazione dei controlli e il miglioramento della segnaletica. Torno a ripetere: la settimana scorsa si è svolto un incontro con le associazioni delle vittime della strada e dei pedoni, ed è stato sottolineato che la segnaletica è insufficiente e deve essere migliorata.
Autorevoli personaggi di questa maggioranza, uno dei quali è di sesso femminile e fa parte della Commissione, hanno sostenuto che bisogna migliorare la segnaletica: voglio vedere come voterà in merito a questo emendamento e se seguirà il parere del Governo. Siamo veramentePag. 37nella contraddizione più assoluta: diciamo bene e facciamo male, facciamo male e diciamo bene. Vogliamo essere coerenti?
Dobbiamo assolutamente obbligare il gestore delle autostrade ad avere quanto meno un miglioramento della segnaletica stradale. Ciò è richiesto da tutti, è richiesto anche da lei, presidente...
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
CESARE CAMPA. Come, per favore? Per favore cosa?
PRESIDENTE. Deve concludere... non può omettere la premessa!
CESARE CAMPA. Concludo, signor Presidente. Miglioriamo la segnaletica! Dobbiamo migliorare la segnaletica!
MICHELE POMPEO META, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, colgo l'occasione per informare i colleghi che con il signor Ministro abbiamo convenuto di concordare su un ordine del giorno a firma di tutti i presidenti dei gruppi della Commissione perché siano messi nella disponibilità della legge in esame 5 milioni di euro, finalizzati a maggiori controlli, all'informazione e alla formazione.
Credo - mi rivolgo all'onorevole Tassone - che potremmo prevedere non solo i controlli, ma, recuperando questa parte del suo emendamento, anche qualche risorsa per la segnaletica. Solleciterei il Ministro a confermare gli orientamenti della Commissione e quelli che mi ha espresso in un incontro a margine delle riunioni del Comitato dei nove.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per confermare quanto ha appena detto il presidente Meta, che fa riferimento a una considerazione che ho svolto anche nella seduta precedente, ovvero che, essendo in questo momento il nostro Ministero impegnato a programmare una distribuzione delle risorse previste dal comma 1036 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007) in materia di sicurezza stradale, era possibile convenire che una parte di queste risorse venissero destinate a provvedimenti di prevenzione e di sostegno anche ai controlli. Tra questi non vi è difficoltà ad inserire interventi per il miglioramento della segnaletica. L'ordine di grandezza è esattamente quello che ha riferito il presidente Meta; il Governo conviene dunque sull'ordine del giorno che è stato preannunciato.
PRESIDENTE. Deputato Tassone, accede all'invito al ritiro dell'emendamento a sua firma 20.3?
MARIO TASSONE. Signor Presidente, stavo dicendo poc'anzi, rivolto al Ministro, che un documento era stato già predisposto nella precedente legislatura, per quanto riguarda la segnaletica stradale. C'è un invito al ritiro da parte del relatore. Ci troviamo sempre di fronte ad una scelta: o mantenere l'emendamento e vederlo bocciato, oppure trovare una soluzione con l'ordine del giorno. L'onorevole Lovelli (questo interessa anche lei, signor Presidente) sull'emendamento precedente parlava di una mozione, e diceva: s'è fatta la mozione, ma la mozione e l'ordine del giorno sono atti di indirizzo parlamentare. Il tema contenuto nella mozione trovava cittadinanza attraverso l'emendamento nella legge in esame. L'indirizzo parlamentare non è rivolto ai posteri, né entra nei sacri testi a cui nessuno rivolge attenzione.
Accedo all'invito al ritiro formulato dal relatore, argomentato anche da parte del Ministro. Presenteremo dunque un ordine del giorno, ovviamente da parte di tutta la Commissione, anche se non credo moltoPag. 38agli ordini del giorno. Credo invece all'impegno che lei ha assunto di fronte al Parlamento.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento Baldelli 20.50.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, l'emendamento in esame aveva il senso di favorire l'installazione di segnalatori luminosi che dessero contezza, a coloro i quali viaggiano a bordo di automezzi nelle strade urbane ed extraurbane e sulla rete autostradale, della velocità alla quale procedono, però senza necessariamente incappare nella contravvenzione.
Si tratta di un sistema che è utilizzato in altri Paesi europei, ad esempio in Spagna, e che serve a ricordare all'automobilista i limiti che non vanno superati e a dargli contezza della velocità con cui procede nel tratto autostradale interessato, al fine di fargli capire che avrebbe potuto incappare in una sanzione. In quel momento, dunque, grazie a tale segnalazione, l'automobilista, pur non venendo direttamente sanzionato, viene in qualche modo avvisato.
Crediamo pertanto che si tratti di un ottimo strumento, che può servire anche a scopi di prevenzione e di deterrenza. Non ci spieghiamo perciò, al di là di considerazioni relative all'aspetto più prettamente finanziario, quali siano le ragioni dell'invito al ritiro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Moffa. Ne ha facoltà.
SILVANO MOFFA. Signor Presidente, mi sembra di aver capito che l'onorevole Baldelli non ritira l'emendamento in esame.
PRESIDENTE. È così, non lo ritira.
SILVANO MOFFA. La ringrazio, signor Presidente.
Intendo intervenire a sostegno dell'emendamento in esame. Ci troviamo di fronte ad una norma che introduce obblighi ben precisi per gli enti proprietari e concessionari di strade ed autostrade e per gli enti locali, e che fa esplicito riferimento ai tratti di strada in cui si è registrato il maggior numero di incidenti. Desidero ricordare in proposito che uno dei crucci delle pubbliche amministrazioni è sempre stato quello di individuare i cosiddetti «punti neri», cioè i luoghi in cui il tasso di incidentalità è molto elevato.
La ratio dell'emendamento è dunque sostanzialmente quella di introdurre, dal punto di vista tecnologico, un elemento di controllo della velocità, che è peraltro già di per sé utilizzato anche in Italia in molti tratti stradali, soprattutto extraurbani. Ne deriverebbe, a mio avviso, un vero salto di qualità dal punto di vista dell'intervento complessivo che si richiede agli enti proprietari delle reti stradali, imponendo ad essi un obbligo ben preciso.
Nel preannunciare peraltro il voto favorevole del mio gruppo sull'articolo 20, per la natura che esso ha, voglio sottolineare che con l'emendamento Baldelli 20.50 non solo si rafforza, ma si migliora anche qualitativamente l'articolo stesso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Uggè. Ne ha facoltà.
PAOLO UGGÈ. Signor Presidente, al pari del collega che mi ha preceduto, intendo sostenere l'emendamento presentato dal collega Baldelli, poiché si tratta di una proposta di buonsenso e che va nella direzione cui tutti dovremmo tendere, quella di creare una situazione di prevenzione. Non v'è dubbio che, all'interno della prevenzione, ricade anche l'informazione di coloro che circolano sulle strade, così da incrementare i parametri di sicurezza; e i segnalatori luminosi, che indicano la velocità del mezzo ed invitano il conducente a ridurre la velocità che in quel momento sta tenendo, costituiscono certamente un intervento che risponde a tale logica.Pag. 39
Se dunque da un lato questo disegno di legge, che punta eccessivamente ad inasprire le sanzioni - ed occorre anzi dire che il lavoro della Commissione e del Parlamento ha modificato notevolmente il testo del provvedimento...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
PAOLO UGGÈ. Concludo, signor Presidente. Credo pertanto che questo emendamento aiuti tutti noi ad operare al meglio, rispettando i limiti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, il deputato Garagnani. Ne ha facoltà.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, intervengo anch'io per appoggiare l'emendamento presentato dal collega Baldelli, soprattutto per la parte in cui si fa riferimento alla necessità di informare dell'eccesso di velocità coloro che percorrono determinate strade. Dico ciò soprattutto in presenza di altre contromisure, poste in essere dai comuni, che a mio modo di vedere sono particolarmente pericolose: non vi è infatti ormai strada provinciale o comunale che non presenti postazioni fisse, introdotte non tanto per prevenire o per evidenziare eventuali infrazioni del codice della strada, quanto per incamerare i proventi delle sanzioni. A volte sono proprio una accanto all'altra, senza alcuna distinzione.
Credo che occorra anche riflettere su quanto è stato sostenuto da alcuni colleghi in relazione a tale punto. È necessario reprimere, ma prima di reprimere è opportuno prevenire, tanto più che molti enti locali utilizzano lo strumento della repressione non per sanzionare il guidatore distratto, ma per incamerare i proventi derivanti, appunto, dall'infrazione del codice stradale, tant'è che nelle poste del bilancio viene inserita proprio la compensazione.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
FABIO GARAGNANI. Da ciò deriva la ragione della mia posizione favorevole all'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Baldelli 20.50, non accettato dalla Commissione né dal Governo, e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 396
Votanti 392
Astenuti 4
Maggioranza 197
Hanno votato sì 171
Hanno votato no 221).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 411
Votanti 352
Astenuti 59
Maggioranza 177
Hanno votato sì 349
Hanno votato no 3).
Invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione sugli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 20.
MICHELE POMPEO META, Relatore. La Commissione formula un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Fabris 20.05 e Pedrini 20.031, sul quale vi è il parere contrario della V Commissione; formula, altresì, un invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo 20.0300 del Governo, sul quale la V Commissione ha espresso parere contrario.Pag. 40Mi rimetto, comunque, agli orientamenti del Governo. La Commissione formula, altresì, un invito al ritiro degli articoli aggiuntivi Pedrini 20.032 e 20.033 (sul quale vi è il parere contrario della V Commissione), Beltrandi 20.06 e Gianfranco Conte 20.035.
PRESIDENTE. Preciso, tuttavia, che il parere contrario della V Commissione è riferito all'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06 e non all'articolo aggiuntivo Pedrini 20.033.
Il Governo?
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Per quanto riguarda gli inviti al ritiro degli articoli aggiuntivi non presentati dal Governo, il parere è conforme a quello espresso dal relatore. Quanto, invece, all'articolo aggiuntivo 20.0300 del Governo, il Governo accede all'invito al ritiro, in presenza del parere contrario della V Commissione; rifletteremo su come riproporne il contenuto.
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo Fabris 20.05. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
DANTE D'ELPIDIO. Signor Presidente, pensiamo di poter accedere all'invito al ritiro, anche se l'articolo aggiuntivo in questione aveva una funzione specifica per quanto riguarda l'ulteriore potenziamento della sicurezza e della segnaletica stradale, mediante l'apposizione di idonei segnali nelle corsie di immissione. Tuttavia, considerate le intenzioni del Governo e della Commissione di arrivare ad una soluzione del problema della sicurezza stradale nel suo complesso, riproporremo questo specifico tema, magari con un ordine del giorno, nell'ambito del più generale contesto della sicurezza e segnaletica stradale.
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo Pedrini 20.031. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, non posso accedere all'invito al ritiro di questa proposta emendativa e chiedo di parlare per dichiarazioni di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, posso capire che vi sia il parere contrario della Commissione bilancio, relativamente alla prima parte, dove si stabilisce che «vige l'obbligo, per gli enti proprietari e concessionari di strade»; ma se fosse stato soppresso, come era proposto, «gli enti proprietari» e fosse stato conservato «i concessionari di strade», la Commissione bilancio forse non avrebbe potuto esprimere parere contrario su questo articolo aggiuntivo.
Vi è una nota ufficiale del Governo che afferma: «non si può nascondere il dato di fatto che lungo le strade italiane siano posizionate barriere non omologate oppure non installate correttamente.» Poiché facciamo riferimento ad una legge dello Stato italiano, la proposta emendativa in esame mira a stabilire che la legge deve essere rispettata, nulla di più! Poiché le barriere non sono installate correttamente o non sono omologate, molte volte, quando i motociclisti le urtano vengono addirittura decapitati, oppure si è in presenza di incidenti letali, che causano la morte di coloro che vanno ad infrangersi contro le stesse barriere. Pertanto, chiedo al Governo e al relatore Meta, di riflettere a proposito dell'invito al ritiro di questo articolo aggiuntivo, perché non è pensabile presentare un disegno di legge dove, a mio avviso, vi sono misure eccessivamente repressive rispetto alla necessità di porre l'accento sulla prevenzione. Si stabiliscono una serie di disposizioni, si chiedono obblighi ed impegni a tutti; però, lo Stato italiano non si impegna a rispettare le proprie norme.
Pertanto, a mio avviso, su questo articolo aggiuntivo non è accettabile il ritiro.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Chiedo di parlare.
Pag. 41PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, intervengo solo per dire all'onorevole Pedrini che la volontà del Governo è molto chiara, avendo lui stesso presentato questo articolo aggiuntivo. Il fatto che la Commissione bilancio abbia espresso parere contrario ci impone, in qualche modo, di sospendere la proposta e, come ho detto, proveremo a riformularla durante il percorso parlamentare.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore non ritira l'articolo aggiuntivo Pedrini 20.031.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EGIDIO ENRICO PEDRINI. Signor Presidente, sono disposto a ritirare il mio articolo aggiuntivo 20.031 nel caso in cui il Governo sia disponibile a riformularlo prima del voto finale di questo provvedimento. In attesa che il Ministro valuti la possibilità di una riformulazione, propongo di accantonare questa proposta emendativa. In seguito considereremo il merito della proposta dal Governo. Tuttavia, ripeto: chiedo al Governo, che scrive affermando che le barriere non sono omologate, di essere il primo a rispettare la legge dello Stato italiano.
PRESIDENTE. Se il Governo non chiede l'accantonamento di questo articolo aggiuntivo dobbiamo porlo in votazione. Prendo atto che il Governo non ne chiede l'accantonamento.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, chiedo al Governo di riflettere sulla richiesta testé avanzata dall'onorevole Pedrini. Si potrebbe accantonare questo articolo aggiuntivo e, nel frattempo, considerare la possibilità di riformularlo.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, sono d'accordo con questa proposta.
PRESIDENTE. Sta bene.
Avverto che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame, su proposta del relatore e con il parere favorevole del Governo, dell'articolo aggiuntivo Pedrini 20.031 e dei successivi articoli aggiuntivi Pedrini 20.032 e Pedrini 20.033.
Ricordo che l'articolo aggiuntivo 20.0300 del Governo è stato ritirato.
Passiamo alla votazione dell'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06. Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.
BRUNO MELLANO. No, signor Presidente, insisto per la votazione e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, chiedo al Ministro e al presidente della Commissione trasporti di rivedere il giudizio all'interno di un provvedimento molto ampio, che prevede molte disposizioni, alcune delle quali, a mio giudizio, anche discutibili.
Si trattava di una proposta emendativa, senza costi aggiuntivi, volta a sanare una situazione molto grave rispetto alla sicurezza, anche stradale. La LIPU bird life Italia denuncia che ogni anno sono 25 milioni gli animali, in particolare uccelli selvatici, che vanno a sbattere contro le vetrate fonoassorbenti o le paratie trasparenti di strade, autostrade e ferrovie. Si trattava di un provvedimento senza costi che chiedeva di obbligare i proprietari o i gestori di strade a dotarsi di sagome - veramente a bassissimo costo - per impedire la strage di uccelli, ma anche i relativi danni e i disagi per i guidatori chePag. 42sicuramente non sono del tutto tranquilli quando si schiantano nelle paratie fonoassorbenti o nelle vetrate trasparenti 25 milioni di uccelli! Vedo che c'è un «movimento» fra il relatore e il Ministro; spero che si possa rivedere il parere espresso.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, avendo consultato i membri del Comitato dei nove, comunico che abbiamo cambiato il nostro parere. Pertanto la Commissione esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06.
PRESIDENTE. Vorrei ricordare al relatore che sull'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06 la V Commissione ha espresso parere contrario. Il relatore mi ascolta? Lei sa che vi è il parere contrario della V Commissione?
MICHELE POMPEO META, Relatore. No, Signor Presidente.
PRESIDENTE. E invece c'è.
MICHELE POMPEO META, Relatore. Signor Presidente, tale circostanza non risultava dai documenti di cui disponiamo.
PRESIDENTE. Dobbiamo pertanto considerare che vi sia una proposta di accantonare anche l'esame dell'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06?
MICHELE POMPEO META, Relatore. Sì, signor Presidente, ne chiediamo l'accantonamento.
PRESIDENTE. Sta bene, deputato Meta. L'esame dell'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06 deve quindi intendersi accantonato.
MARIO TASSONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, abbiamo una vecchia esperienza in Commissione bilancio, sia per quanto riguarda il tema precedente, sia per quanto riguarda quello in esame. Accantoniamo l'esame dell'articolo aggiuntivo Beltrandi 20.06; tuttavia, è necessario che il Governo e il relatore aprano un confronto con la stessa Commissione bilancio, perché essa deve fornire anche la motivazione del suo parere contrario. Infatti, molte volte, il suo parere è contrario senza grande motivazione e giustificazione.
PIETRO ARMANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
PIETRO ARMANI. Signor Presidente, anche come membro della V Commissione, vorrei aggiungere alle considerazioni del collega Tassone che il problema non è soltanto l'eventuale onere per la finanza pubblica, ma poiché è stato adottato l'articolo 12, che blocca le concessioni autostradali, evidentemente ciò trasferisce gli oneri sui concessionari autostradali, che già sono in contenzioso con il Ministero competente proprio in riferimento a tale articolo. Quindi finiremmo per varare un sistema particolarmente complesso, che potrebbe andare sino al vaglio della Corte costituzionale. Mi permetto di rilevare ciò solo come membro della Commissione bilancio.
PRESIDENTE. Passiamo all'articolo aggiuntivo Gianfranco Conte 20.035, sul quale vi è un invito al ritiro da parte della Commissione e sul quale la V Commissione ha espresso parere contrario.
Chiedo al presentatore se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, a nome dell'onorevole Gianfranco Conte, vorrei chiarire che l'articolo aggiuntivo al nostro esame prevede il pagamento pro quota delle sanzioni previste dal codice della strada relative alle violazioni nonPag. 43costituenti pericolo. Si tratta di un meccanismo che, a nostro avviso, agevola il pagamento di tali sanzioni e quindi, da un lato, comporta la possibilità di riuscire ad ottenere tale pagamento e, dall'altro, agevola in parte coloro che dovrebbero effettuarlo. Pertanto, sembrerebbe trattarsi di una norma di buonsenso.
Non capisco francamente se l'invito al ritiro è stato formulato in conseguenza del parere contrario espresso dalla Commissione bilancio o se vi sia - sul punto chiedo un chiarimento al relatore, presidente Meta - una contrarietà nel merito sul testo dell'articolo aggiuntivo sottoscritto dal collega Gianfranco Conte che di solito è apprezzato per l'avvedutezza, la competenza e anche la concretezza delle sue proposte emendative soprattutto per quanto riguarda la materia relativa a pagamenti di sanzioni.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo Gianfranco Conte 20.035.
Passiamo, dunque, ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Gianfranco Conte 20.035, non accettato dalla Commissione né dal Governo e sul quale la V Commissione (Bilancio) ha espresso parere contrario.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 402
Votanti 397
Astenuti 5
Maggioranza 199
Hanno votato sì 177).
Hanno votato no 220).