Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Sull'ordine dei lavori (ore 16,15).
CARLO LEONI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO LEONI. Signor Presidente, come primo firmatario della mozione sul Sahara occidentale, successivo punto all'ordine del giorno, e d'accordo con gli altri colleghi firmatari, chiedo che la mozione stessa possa essere esaminata la settimana prossima. Vi è un'interlocuzione sul merito con il Governo e riteniamo utile avere ancora qualche giorno di tempo per un approfondimento. Chiediamo pertanto che venga esaminata la prossima settimana.
MAURIZIO FUGATTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURIZIO FUGATTI. Signor Presidente, il prossimo 9 luglio è prevista la scadenza per il pagamento delle imposte per coloro che sono sottoposti agli studi di settore. Ad oggi non esiste una normativa chiara che dica a tali contribuenti cosa, come e sulla base di quali regole devono pagare.
Nelle ultime settimane il Viceministro Visco ha emanato una serie di comunicati stampa - non provvedimenti normativi, ma comunicati stampa - per dire come devono essere pagate le imposte.
Chiediamo, in primo luogo, che il Viceministro Visco venga in Assemblea a riferire - se ha il coraggio di farlo (Applausi dei deputati dei gruppi Lega Nord Padania e Alleanza Nazionale) - su come devono pagare le imposte coloro che devono adempiere all'obbligo entro la prossima settimana. Già avete chiesto troppe tasse e non avete detto nemmeno come le devono versare!
In secondo luogo, chiediamo che il termine del 9 luglio, senza la maggiorazione degli interessi, venga spostato al 9 agosto, perché non si può pretendere diPag. 32far pagare le tasse a coloro che non sono evasori senza dire loro in che modo lo possono e lo devono fare (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. È presente il rappresentante del Governo a cui trasmetto la sua sollecitazione.
MAURO FABRIS. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO FABRIS. Signor Presidente, intervengo per associarmi, almeno in parte - soprattutto per quanto riguarda la parte finale - alla richiesta formulata dal collega Fugatti.
Va ricordato, però, che la confusione si è creata anche a seguito dell'atteggiamento registrato ieri al Senato. Lo sforzo del Governo di trovare un'intesa con le categorie, anche su richiesta della maggioranza e anche alla luce delle decisioni assunte dalla Commissione finanze della Camera, è stato vanificato, di fatto, dal voto che si è registrato ieri al Senato. Pertanto, il provvedimento che doveva contenere le modifiche concordate tra Governo e categorie economiche non si è potuto concretizzare ieri, né abbiamo potuto prevedere la conversione in legge con il voto finale alla Camera, proprio perché, come ho detto, l'opposizione ieri ha bloccato di fatto al Senato l'iter che era stato concordato.
Ciò detto e ricordato - non è che la Lega Nord e i colleghi dell'opposizione possono tenere atteggiamenti contraddittori - ritengo anch'io che sia corretto, alla luce dell'indeterminatezza esistente, rivolgere una richiesta al Governo per valutare l'opportunità di spostare ulteriormente il termine per la presentazione delle dichiarazioni con riferimento agli studi di settori da parte delle categorie interessate.
PRESIDENTE. Come per il precedente intervento, rivolgo la sua sollecitazione al Governo.
ROBERTO SALERNO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO SALERNO. Signor Presidente, ritengo che il problema che ha sollevato il collega Fugatti sia estremamente grave. Quando in un Paese non si conosce la scadenza dei termini per pagare le imposte e le modalità per versarle siamo al fallimento di ogni tipo di amministrazione e di Governo.
Chiedo, e mi unisco all'invito del collega Fugatti, che intervengano il ministro Padoa Schioppa ed il viceministro Visco per chiarire come si pagano le tasse e quando scadono i termini.
PRESIDENTE. Pensavo che gli interventi fossero riferiti all'ordine del giorno, sul quale era stata operata una sollecitazione da parte del deputato Leoni. Gli interventi che si sono susseguiti, compreso quello del deputato Salerno (hanno poi chiesto di parlare il deputato Leo ed altri), insistono invece su un altro argomento. Vi chiedo pertanto di tornare alla sollecitazione del deputato Leoni, quindi proseguiremo con i successivi interventi.
Nel caso non vi fossero obiezioni alla proposta avanzata dal deputato Leoni, il seguito dell'esame della mozione Leoni ed altri n. 1-00159 sulle iniziative in favore del popolo saharawi si intende rinviato ad altra seduta.
Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito.
(Così rimane stabilito).
Proseguiamo con gli interventi sull'ordine dei lavori.
Ha chiesto di parlare il deputato Leo. Ne ha facoltà.
MAURIZIO LEO. Signor Presidente, i colleghi che mi hanno preceduto sono intervenuti su una questione importantissima. La politica fiscale in Italia è allo sbando, in quanto esistono disegni di legge, ieri esaminati dal Senato, non approvati.Pag. 33All'interno di quel disegno di legge era contenuta la norma con la quale si era assecondata la proposta delle associazioni di categoria in materia di studi di settore. Ebbene, i contribuenti soggetti agli studi di settore il 9 luglio non hanno alcuna garanzia circa il fatto che il pagamento avvenga nella direzione che loro auspicavano.
La delega fiscale non verrà esaminato da quest'Assemblea, perché il Dipartimento delle politiche fiscali non ha ancora inviato la relazione tecnica alla Ragioneria generale dello Stato. I termini per le presentazioni delle dichiarazioni non si conoscono: sono stati pubblicati ieri, con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla Gazzetta Ufficiale, ma già vi è un comunicato stampa che annuncia che, con un successivo decreto, i termini verranno ulteriormente prorogati.
Siamo completamente allo sbando!
È necessario che il viceministro Visco e il Ministro Padoa Schioppa vengano immediatamente a riferire all'Assemblea in materia di politica fiscale perché l'economia italiana non può andare avanti così (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale)!
PRESIDENTE. La Presidenza della Camera si farà carico di riferire al Governo il sollecito pervenuto.
GIAN LUCA GALLETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIAN LUCA GALLETTI. Signor Presidente, intervengo per associarmi a quanto detto dai colleghi che mi hanno preceduto. Esiste un principio di civiltà fiscale; nessuno è contento di dover pagare le imposte, ma se in più non ha la certezza di adempiere correttamente il suo dovere civico, pagare le imposte diventa un fatto drammatico! Abbiamo una legge che tutela il contribuente: è lo statuto del contribuente; spesso lo calpestiamo, ma in questa circostanza lo stiamo calpestando in maniera troppo forte. Non si può parlare di recupero dell'evasione fiscale e, nello stesso momento, non dare regole certe ai contribuenti.
Non mi accontento del suo invito al Governo di prenderne atto; vorrei che il Governo già da oggi, in quest'aula, ci rassicurasse sulla proroga, perché siamo al 4 luglio e ricordo che la scadenza è fissata per il 9 luglio. Dobbiamo, quindi, consentire ai contribuenti e agli operatori del settore di avere a disposizione almeno un altro mese, senza dover pagare la soprattassa dello 0,40 per cento perché, in questo caso, gli interessi dello 0,40 per cento non sono interessi, ma sono un ulteriore balzello che il contribuente è chiamato a pagare non per inefficienza sua, ma per inefficienza dello Stato [Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)].
LAURA FINCATO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LAURA FINCATO. Signor Presidente, credo che i colleghi intervenuti siano gli stessi che in Commissione, in varie occasioni, hanno preso parte ai ragionamenti svolti insieme a noi, al Governo e a tutti i rappresentanti delle categorie. Ricordo, in modo particolare, una serie numerosa di incontri con riferimento ai quali credo possa essere un vanto della VI Commissione - alla quale appartengono molti dei parlamentari che hanno preso la parola - e, in ogni caso, dell'intero Parlamento, dire che un risultato è stato raggiunto ed è quello di aver riaperto un ragionamento che punta alle cose concrete, a far capire dove si sono verificate le situazioni di difficoltà e, soprattutto, a superarle.
Ritengo quindi che, da una parte, vada riconosciuto che vi è stato un lavoro che ha portato a risolvere in parte il problema; dall'altra parte, credo sia necessario sollecitare l'adozione di una soluzione al più presto. Abbiamo chiesto in Commissione la riapertura del dialogo e della concertazione, attraverso risoluzioni sulle quali abbiamo discusso con tutti; continueremoPag. 34a discuterne e proseguiremo con i nostri incontri. A mio avviso è importante sottolineare ciò che è stato fatto per venire incontro alle esigenze di trasparenza alla base di ogni rapporto di fiducia tra il cittadino e il Governo (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
GIOACCHINO ALFANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOACCHINO ALFANO. Signor Presidente, intervengo per aggiungere un elemento che non è ancora stato introdotto nella discussione. Alcuni contribuenti hanno già pagato le imposte, quindi è necessario chiarire se vi sarà la proroga per mantenere il principio della certezza, non solo delle quote delle imposta da pagare, ma anche della scadenza. Faccio mie tutte le dichiarazioni che ho ascoltato finora, anche da parte della maggioranza, perché - come abbiamo già affermato in Commissione ieri - se è vero che questo Governo è contro i condoni, cos'è una proroga di una scadenza senza maggiorazione rispetto a chi ha già pagato?
La scadenza è fissata per la prossima settimana, quindi pregherei il Presidente della Camera di farsi carico di sollecitare il Governo in relazione alla richiesta, che più volte abbiamo presentato in Commissione insieme alle categorie ascoltate, di chiarire oggi stesso, o al massimo domani, se la scadenza del 9 luglio sarà prorogata, altrimenti si verrebbe a ledere quel principio di certezza che deve essere posto a difesa dei contribuenti onesti che hanno già pagato le imposte di cui stiamo parlando.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 16,25)
PRESIDENTE. Il Presidente della Camera poco fa ha già risposto ai colleghi intervenuti, facendosi carico di un sollecito nei confronti del Governo.