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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative a tutela dei minori migranti e richiedenti asilo trattenuti alla frontiera marittima italiana - n. 3-01050)
PRESIDENTE. La deputata De Zulueta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01050, concernente iniziative a tutela dei minori migranti e richiedenti asilo trattenuti alla frontiera marittima italiana (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
TANA DE ZULUETA. Signor Presidente, la questione dei minori non accompagnatiPag. 30è grave e preoccupante e ne sono stata anche testimone nell'isola di Lampedusa, dove ho visto venticinque minori detenuti in condizioni di promiscuità insieme agli adulti. Tale regime è cambiato, però il problema rimane in gran parte ancora irrisolto e questa interrogazione sta a dimostrare, per i contenuti che presenta, che il sistema attuale è inadeguato.
Chiederei pertanto al Governo se può fornire, in qualche misura, indicazioni sul percorso che intende seguire per il superamento del sistema attuale.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, ha ragione l'onorevole De Zulueta, quello dei minori è un problema serio, che a volte ci aggredisce all'improvviso e davanti al quale non siamo mai preparati, come dovremmo, ad evitare che possa generare disfunzioni che nei confronti dei minori presentano sempre una particolare gravità. Naturalmente, dobbiamo distinguere tra minori non accompagnati e quelli che arrivano insieme al nucleo familiare. Quando si è in presenza di minori non accompagnati, l'attenzione a toglierli dal contesto in cui sono tutti gli altri ed affidarli all'autorità giudiziaria, che poi provvede a destinarli ai servizi sociali degli enti locali, si esplica in una procedura sufficientemente consolidata.
È diverso il caso in cui i minori arrivano con i nuclei familiari, i quali possono essere veri o solo presunti, perché non dobbiamo dimenticare che in alcuni casi troviamo dei bambini che sono con degli adulti ma non sono i loro figli, o perché tali adulti li hanno presi con sé, e magari generosamente li tengono con sé, o perché, all'opposto, quegli adulti ne stanno facendo, e intendono farne, uno strumento di attività molteplici non tutte lecite, a partire dall'accattonaggio.
Quindi, la situazione più difficile per noi è quella dei minori che sembrano far parte di un nucleo familiare: quando arrivano a Lampedusa in braccio a qualcuno, rimangono in braccio a quel qualcuno, in qualunque luogo si trovi - e trovo ciò più che naturale - e poi, spesso, ritornano insieme a coloro che li hanno portati e se vengono espulsi i genitori - se tali sono - i minori li seguono.
Il problema più delicato è l'altro: giustamente il Vicepresidente Rutelli, giorni fa, ha sollevato la questione dei minori che noi troviamo dediti, non per loro colpa, all'accattonaggio. A chi dobbiamo restituire tali minori? Abbiamo la certezza che li stiamo restituendo ai genitori? Se non abbiamo questa certezza quali procedure, diverse, dobbiamo seguire?
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Si tratta di una domanda seria. C'è, inoltre, il tema dell'incertezza sull'età dei minori, quando abbiamo a che fare con giovani che hanno magari circa diciassette anni; tre giorni fa, ho firmato una direttiva indirizzata ai questori perché, in caso di dubbio, si proceda presumendo che si tratti di minori.
PRESIDENTE. La deputata De Zulueta ha facoltà di replicare.
TANA DE ZULUETA. Signor Presidente, ringrazio il Governo per l'attenzione al tema in esame, che è oggetto anche di altre iniziative legislative, tra cui la nuova legge delega sull'immigrazione e le linee guida sui minori non accompagnati richiedenti asilo. Rammento, però, che l'Esecutivo non ha risposto esaustivamente su due punti.
Il primo riguarda il monitoraggio estremamente lacunoso, e ne fa fede il fatto che tra i duemila giovani egiziani non accompagnati, segnalati alla frontiera l'anno scorso, a fine anno solo ottantatre risultavano conosciuti dall'amministrazione, infatti Amnesty International chiama queste persone «invisibili»: tale inefficace monitoraggio apre la possibilità di un grave pericolo di sfruttamento illegale.Pag. 31
L'altro punto riguarda la detenzione di famiglie con bambini e con minori, ed il fatto che anche quando sono richiedenti asilo, o semplicemente oggetto di una procedura d'identificazione, vengono collocati in una situazione di detenzione effettiva, cioè private della libertà, in strutture inidonee per i minori secondo gli standard stabiliti dalle convenzioni internazionali.
Spero pertanto che, anche sui due aspetti richiamati, il Governo possa dare un seguito alla segnalazione fatta con l'interrogazione in esame.