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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Attuazione dell'accordo di programma sulla chimica siracusana - n. 3-01058)
PRESIDENTE. Il deputato Rotondo ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01058, concernente l'attuazione dell'accordo di programma sulla chimica siracusana (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
ANTONIO ROTONDO. Signor Ministro, cerchiamo di parlare di cose serie che riguardano il meridione. Come lei ben sa, il 21 dicembre 2005 fu firmato, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, l'accordo di programma per lo sviluppo della chimica siracusana. Il polo petrolchimico di Siracusa è il complesso industriale più importante della Sicilia, ma è anche l'assePag. 43intorno a cui ruota l'economia dell'intera provincia e anche di parte della Sicilia sudorientale. L'accordo prevede una serie di interventi basati principalmente su finanziamenti con fondi pubblici - 160 milioni di euro dallo Stato e 60 milioni di euro dalla regione Sicilia - e in alcuni casi su finanziamenti privati.
Signor Ministro, dopo oltre un anno e mezzo dalla firma di quell'accordo nulla è stato fatto. L'accordo è rimasto lettera morta; anzi, qualcosa c'è stato, ovvero le dismissioni e i licenziamenti in quell'area della Sicilia.
PRESIDENTE. Il ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, l'accordo di programma per Priolo, cui faceva riferimento l'onorevole Rotondo, è finalizzato, come l'interrogante ricordava, ad un progetto di reindustrializzazione con il concorso di pubblico e privato.
Gli ultimi mesi hanno misurato la difficoltà da parte del privato a proseguire negli investimenti e a praticare quelli concordati. Voglio in questa sede ribadire che il Governo intende riconfermare l'impegno per l'attuazione dell'accordo di programma e riprendere le fila di questo discorso. Abbiamo stanziato con la legge finanziaria per il 2007 fondi e risorse per attività industriali, per la chimica, per attività di ricerca, e a tali fondi si potrà fare riferimento per attuare l'accordo di programma.
Desidero, inoltre, informare l'onorevole Rotondi che la Presidenza del Consiglio dei ministri ha convocato un incontro per giovedì 19 luglio a Palazzo Chigi, cui parteciperanno tutti i soggetti che hanno sottoscritto l'accordo di programma, e nel corso del quale si farà il punto sullo stato di attuazione dell'accordo stesso e si riformulerà il programma di lavoro con cui perseguire il raggiungimento degli obiettivi di politica industriale in esso contenuti.
Aggiungo, infine, che in occasione della prossima adozione del codice ambientale è nostra intenzione riesaminare il tema del recupero delle aree con problemi di carattere ambientale mediante specifici interventi su siti demaniali e falde idriche. Tali interventi potranno essere accompagnati anche da investimenti diretti all'occupazione sia da parte di imprenditori privati interessati, ma anche direttamente da parte dalla mano pubblica, ricorrendo a finanziamenti comunitari e nazionali.
Credo molto a tale innovazione, perché in queste operazioni ci manca probabilmente un braccio operativo relativo alle bonifiche, che possa veramente funzionare. Quindi, con la riunione che ci sarà a Palazzo Chigi il 19 luglio intendiamo riprendere con incisività le fila del discorso, che negli ultimi mesi si è effettivamente interrotto.
PRESIDENTE. Il deputato Rotondo ha facoltà di replicare.
ANTONIO ROTONDO. Signor Ministro, in primo luogo la ringrazio per le novità che sono emerse dalla sua risposta. Mi riferisco all'incontro che lei ha preannunciato, auspicando che sia molto più fattivo rispetto a quello precedente, di qualche mese fa.
Purtroppo, non posso che dichiararmi parzialmente soddisfatto. Occorre infatti che il ruolo del Governo in questa vicenda sia molto più incisivo rispetto a quanto è stato fatto, specialmente nei confronti di chi, signor Ministro, come l'ENI, ha ottenuto molto da quel territorio, conseguendo ricavi economici importanti, e lasciando peraltro il territorio stesso notevolmente compromesso dal punto di vista ambientale.
Ritengo che a questo punto l'ENI non possa smobilitare, e che il Governo può e deve fare qualcosa per intervenire su questa vicenda. C'è l'urgenza di risolvere il problema dell'accordo di programma: lei, onorevole Bersani, è una delle personalità politiche che più si è occupata della questione settentrionale, ed ha fatto bene. Esiste, però, anche un dramma meridionale. I cinque anni di governo del centrodestra hanno lasciato quella parte d'ItaliaPag. 44in una situazione ancora peggiore rispetto a prima. Il gap tra il nord e il sud si è accentuato in quel periodo: è aumentato il tasso di disoccupazione, il PIL nel meridione è cresciuto meno della media nazionale. Occorre dunque un intervento più serio ed incisivo.
Lei è il Ministro per lo sviluppo economico, ed è un buon Ministro, del Governo italiano e di tutto il Paese. Penso che debba compiere uno sforzo per interessarsi ancora di più delle questioni meridionali, che in questo momento sono all'attenzione dell'intero Paese.