Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Seguito della discussione delle mozioni Elio Vito n. 1-00003 ed Evangelisti n. 1-00004: Misure per ridurre i costi della politica, con particolare riferimento all'aumento del numero dei ministeri.
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 27 giugno scorso si è svolta la discussione sulle linee generali.
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e l'innovazione nella pubblica amministrazione. Ribadisce il parere contrario del Governo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003 ed invita al ritiro della mozione Evangelisti n. 1-00004.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che le Commissioni siano immediatamente sconvocate.
PRESIDENTE. Assicura che la Presidenza effettuerà le opportune verifiche sulla questione sollevata.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Preso atto delle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo, ritira la mozione Evangelisti n. 1-00004.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
FRANCESCO ADENTI (Pop-Udeur). Giudicato inaccettabile e scarsamente corretto imputare all'attuale maggioranza la responsabilità del deprecabile incremento della spesa pubblica, richiama, in particolare, l'irragionevole ricorso a consulenze esterne da parte dell'Esecutivo di centrodestra e giudica condivisibili le misure preannunziate dal Governo al fine di contenere i costi della politica; dichiara quindi il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, che si configura come un'iniziativa populistica e strumentale.
PRESIDENTE. Rileva che sono in corso soltanto i lavori della X Commissione, che peraltro dovrebbero concludersi a breve.
Pag. VIPEPPE DE CRISTOFARO (RC-SE). Nel rilevare il carattere demagogico e strumentale della mozione Elio Vito n. 1-00003, considerate le gravi responsabilità della precedente maggioranza per l'incremento della spesa pubblica, sottolinea che la questione della riduzione dei costi della politica deve essere collegata all'ineludibile tema della redistribuzione della ricchezza.
ELIAS VACCA (Com.It). Giudica inaccettabile ed antistorica la parte motiva della mozione Elio Vito n. 1-00003, sulla quale dichiara il voto contrario del suo gruppo.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Sottolineata la necessità che i costi della politica siano connotati da trasparenza, ritiene che l'elevato numero di Dicasteri sia dovuto alle divergenze esistenti tra le forze politiche dell'Unione; dichiara, quindi, voto favorevole sulla mozione Elio Vito n. 1-00003.
EMANUELE FIANO (Ulivo). Osserva che i rilievi contenuti nella mozione Elio Vito n. 1-00003 in tema di risanamento della finanza pubblica e di riduzione dei costi della politica sono riferibili alla situazione dei conti pubblici consegnata dal precedente Governo. Evidenziato quindi il carattere demagogico e strumentale della mozione in esame, dichiara il voto contrario del suo gruppo.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Prende atto dell'orientamento contrario espresso dalla maggioranza sulla mozione Elio Vito n. 1-00003, volta a favorire la riduzione dei costi della politica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Sottolineate le responsabilità del precedente Esecutivo relativamente all'aumento dei costi della politica, dichiara il voto contrario del suo gruppo sulla mozione Elio Vito n. 1-00003.
ANTONIO LEONE (FI). Giudicate paradossali le considerazioni svolte dai parlamentari della maggioranza, segnatamente dal deputato Borghesi, chiede la votazione per parti separate della mozione Elio Vito n. 1-00003, proprio al fine di far emergere il carattere contraddittorio dell'atteggiamento assunto da forze politiche dell'Unione.