Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 17,05).
ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, le chiedo la parola al termine della seduta, come il Regolamento prevede, perché vorrei rappresentare, attraverso la Presidenza della Camera, un accadimento; e non nascondo che, da una parte, mi fa piacere che in questo momento sia lei a presiedere l'Assemblea perché è sicuramente una persona che alla militanza politica ha dedicato con passione tanto tempo della sua attività.
Le vorrei segnalare quanto accaduto domenica scorsa nella città di Treviso a un cittadino che casualmente nella fattispecie è anche un deputato. Da parecchi giorni, circa due mesi, mi sto recando nelle piazze e nei mercati di tante città d'Italia per distribuire del materiale informativo, idee per il Partito Democratico, per ascoltare la gente, per parlarci.
È successo che domenica scorsa, mentre mi trovavo al mercato di Treviso ePag. 64stavo compiendo la stessa attività svolta in tutti i mercati delle altre città, sono stato dapprima pacatamente e poi via via anche fisicamente aggredito da agenti della polizia municipale del comune di Treviso (Commenti dei deputati del gruppo della Lega Nord Padania).
Signor Presidente, ho aspettato la fine della seduta proprio per evitare...
PRESIDENTE. Colleghi, cortesemente, consentiamo all'onorevole Giachetti di terminare il suo intervento.
ROBERTO GIACHETTI. Dopo avere rivolto apprezzamenti anche sulla mia provenienza (ovviamente, essendo romana, non era particolarmente gradita all'amministrazione di Treviso), hanno preteso di sequestrare i «volantoni» che avevo in mano e che stavo distribuendo e mi hanno costantemente minacciato - tutto ciò sotto gli occhi di alcune persone che, nell'ambito di un'azione giudiziaria che verrà promossa nei confronti dell'amministrazione e degli agenti di polizia municipale, saranno chiamate a testimoniare - fino a tirare fuori le manette in loro dotazione. Quindi, hanno minacciato di mettermele, perché mi rifiutavo di recarmi alla sede della polizia municipale per accertamenti (Commenti dei deputati del gruppo della Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Colleghi, cortesemente...
ROBERTO GIACHETTI. Li lasci fare, tanto sono assolutamente in linea con quanto accaduto. L'oggetto di questa vicenda, che si è protratta fino ad arrivare alla minaccia di arresto, consisterebbe...
GIANPAOLO DOZZO. Non consisterebbe, consiste!
ROBERTO GIACHETTI. ...in un articolo del regolamento dell'amministrazione di Treviso, l'articolo 42, in funzione del quale sarebbe vietato distribuire volantini nel mercato.
Ho letto tale articolo e in realtà esso fa riferimento alla pubblicità, che è cosa diversa dall'attività politica e dalla pratica della stessa.
Ovviamente, tutto ciò avrà un risvolto giudiziario e si tradurrà anche in un atto di sindacato ispettivo che mi sto accingendo a presentare al Governo.
Però, signor Presidente, poiché ci troviamo nel Parlamento della Repubblica italiana e quanto avvenuto ha a che vedere con la nostra Costituzione (anche se qualcuno fa fatica a riconoscerlo), vorrei ricordare a lei, e attraverso di lei al Presidente della Camera, che a mio avviso - non ovviamente per il deputato Giachetti, ma a difesa di qualunque cittadino - non è pensabile che in questo Paese possa sussistere una qualunque norma che metta in discussione i diritti fondamentali della Costituzione (Commenti del deputato Alessandri)...
Mi rivolgo a coloro che evidentemente fanno fatica ad ammettere ciò, perché storicamente faticano ad inserirsi nel quadro della Costituzione italiana (Commenti)...
PRESIDENTE. Colleghi cortesemente...
ROBERTO GIACHETTI. In conclusione, vorrei ricordare ai colleghi che evidentemente non conoscono la Costituzione e a quelli che, declinati nelle realtà locali, la conoscono ancora meno, che l'articolo 21 stabilisce che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, con lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, e non sussistono limiti per nessuno.
Ritengo che quanto accaduto sia grave, e non perché è avvenuto nei confronti di un deputato. Probabilmente, il deputato ha saputo reagire, mentre altri cittadini magari sarebbero stati repressi nel loro diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.
Credo che tutti in questo Paese, compresa l'amministrazione di Treviso, debbano sapere che i diritti di libertà tutelati dalla Costituzione non si toccano (Applausi dei deputati dei gruppi L'Ulivo, RifondazionePag. 65Comunista-Sinistra Europea, Italia dei Valori, La Rosa nel Pugno, Comunisti Italiani, Verdi, Popolari-Udeur).
PRESIDENTE. Onorevole Giachetti, prendo atto di quanto da lei comunicato e riferirò al Presidente.
RAFFAELE FITTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RAFFAELE FITTO. Signor Presidente, intervengo per chiedere un'informativa urgente del Governo in riferimento a quanto accaduto questa mattina, e che sta ancora accadendo purtroppo in molte parti d'Italia, ma in modo particolare in Puglia e sul Gargano.
Come è noto gli incendi che si sono sviluppati oggi in quella parte del territorio hanno prodotto dei danni incredibili: vi sono già due vittime e diverse migliaia di cittadini sfollati, e, a quanto pare, i soccorsi, richiesti alle ore 9 di questa mattina ancora dovevano intervenire materialmente alle ore 14 per assolvere alle esigenze di quel territorio.
È evidente che si richiede di comprendere con la massima rapidità - in riferimento alla gravità degli eventi che si sono sviluppati in quel territorio - per quale ragione i soccorsi della Protezione civile siano intervenuti con tale ritardo.
Pertanto, chiediamo che si svolga con la massima rapidità un'informativa del Governo su tale argomento.
PAOLA BALDUCCI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAOLA BALDUCCI. Signor Presidente, intendo richiamare quanto affermato dall'onorevole Fitto e, tuttavia, vorrei allargare il tema relativo a tale situazione.
Ritengo che si tratti di un'esigenza sentita sia dal centrosinistra che dal centrodestra quella di invitare il Governo a svolgere un'informativa per quanto riguarda il problema concernente il sud d'Italia, da ultimo anche in merito alle morti verificatesi - ahimè - negli ultimi giorni. Pertanto, condivido la richiesta dell'onorevole Fitto.
ANTONIO PEPE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO PEPE. Signor Presidente, anch'io intervengo per associarmi alla richiesta del collega Fitto. La città di Peschici è in fiamme e così anche due villaggi turistici nelle vicinanze, mentre i cittadini di Peschici sono stati evacuati via mare. Quindi, si tratta di una situazione di grave allarme.
Pertanto, non solo sollecito un'informativa urgente da parte del Governo, ma, tramite lei, sollecito il Governo a produrre ogni sforzo e ad attivarsi al massimo per inviare i soccorsi sul Gargano, in particolare vicino Peschici, per cercare di spegnere l'incendio che ha assunto proporzioni enormi.
LELLO DI GIOIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, anch'io ritengo sia necessario intervenire rapidamente per fronteggiare quanto sta accadendo, in modo particolare nella regione Puglia, e ancor più in particolare nella provincia di Foggia.
Sappiamo benissimo che ormai le temperature in quella provincia e nella città di Foggia hanno raggiunto limiti insostenibili: oggi si parla di 46 gradi ed oltre.
Quindi, ritengo estremamente necessario, doveroso e dovuto il fatto che la Protezione civile intervenga urgentemente affinché si possano eliminare alcune situazioni di emergenza.
Per quanto mi riguarda, anche io ritengo necessario che il Governo intervenga per fornire delucidazioni su tutto quello che è accaduto nella realtà del Gargano, e che lo stesso si attivi tempestivamente affinché vi possano essere dei soccorsi rapidi.Pag. 66
Vorremmo, altresì, sapere - e al riguardo gradiremmo un'informativa che contenga anche dati provenienti dal Commissario della Protezione civile - come mai, ad oggi, vi siano dei ritardi notevoli da parte della stessa, per quanto riguarda sia gli incendi che si sono verificati, sia il grande caldo, che rende necessari interventi rapidi da parte della Protezione civile.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, qualche minuto fa abbiamo appreso che anche nei dintorni di Messina si stanno sviluppando incendi impressionanti, come in Calabria nei giorni scorsi. Sarebbe utile un'informativa del Governo - tengo a precisarlo non a lei, ma al Governo stesso, che è qui rappresentato - non per chiedere cosa ci piacerebbe che facessero gli aerei, ma per sapere cosa stanno facendo oggi, al fine di evitare il ripetersi di tali situazioni.
Aggiungo un breve commento. Apprendo dai giornali che un alto funzionario dell'amministrazione pubblica immagina di moltiplicare ulteriormente (forse fino a diecimila) il numero delle guardie forestali dedicate a spegnere gli incendi, per esempio, in una ragione che ha un tasso di abitanti e guardie forestali in un rapporto pari a uno a uno e che ha già il più alto numero di incendi. Cerchiamo, quindi, di portare nell'informativa del Governo dei ragionamenti che stiano in piedi.
PRESIDENTE. Chiedo se vi siano altri interventi sulla specifica questione di cui stiamo trattando, cioè relativamente all'incendio della zona 167 a Peschici...
MICHELE BORDO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MICHELE BORDO. Signor Presidente, avevo già chiesto di intervenire in precedenza, per sollecitare anch'io che il Governo venisse in aula a riferire su quanto sta accadendo sul Gargano, dove è stato evacuato un villaggio turistico: sono più di mille i turisti che sono usciti dal villaggio e le strade che collegano i centri di Vieste e di Peschici sono assolutamente impercorribili.
L'ANSA, pochi minuti fa, ha battuto la notizia circa il fatto che sarebbero stati ritrovati due cadaveri carbonizzati.
È necessario che il Governo venga quanto prima a riferire in Parlamento, rispetto a quanto sta accadendo e anche rispetto a quali iniziative si intenderà assumere nei prossimi giorni, per fronteggiare l'emergenza che il Gargano e l'intera Puglia stanno vivendo in queste ore.
PRESIDENTE. Si tratta, ovviamente, di una situazione molto grave, in relazione alla quale la Presidenza solleciterà l'intervento del Governo.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Signor Presidente, vorrei rassicurare gli onorevoli deputati che il Ministro competente verrà a riferire in aula in tempi ragionevolmente brevi, dopo aver acquisito tutti gli elementi per dare risposte puntuali.
Esprimiamo la nostra solidarietà per le vittime, perché, purtroppo, le ultime notizie ci informano che sarebbero stati ritrovati due cadaveri.
Vi è la necessità di mobilitare - e lo si sta facendo già in questo momento - tutte le forze disponibili, dalla Protezione civile, alle forze di polizia e anche al volontariato, perché la situazione è davvero preoccupante ed è diffusa, riguardando, in gran parte, le ragioni del sud, non solo la Puglia, ma anche l'Abruzzo, la Basilicata, la Calabria.
Il Ministro competente verrà a riferire in aula e, sulla base degli elementi di cui disporrà, darà conto di quanto si staPag. 67facendo, non certo - voglio tranquillizzare l'onorevole Volontè - andando nella direzione di assumere guardie forestali, alle quali, comunque, rivolgiamo il nostro saluto, perché sono impegnate come i vigili del fuoco e le altre forze di polizia.
RICCARDO PEDRIZZI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RICCARDO PEDRIZZI. Signor Presidente, intervengo solamente per sollecitare la risposta ad alcune interrogazioni, peraltro già sollecitate alcuni mesi fa e per le quali non si è avuta alcuna risposta.
Si tratta delle interrogazioni annunciate nelle sedute nn. 54 e 32 del 2006; quest'ultima, in particolare, riguarda il piano per i siti nazionali nucleari, sembra infatti che il Governo abbia individuato il sito nazionale per le scorie nucleari, ma non ci viene data risposta. Faccio inoltre riferimento alle interrogazioni a risposta scritta annunciate nelle sedute nn. 78, 72, 38 del 2006 (tutte interrogazioni di oltre un anno fa), e nelle sedute nn. 34 e 64 del 2006.
PRESIDENTE. Onorevole Pedrizzi, sarà cura della Presidenza sollecitare ulteriormente il Governo.
FABIO EVANGELISTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, intervengo per richiamare la Presidenza - non so se la ritualità è quella più appropriata - su un atto della Camera elaborato dalla Giunta per le autorizzazioni, che riguarda l'onorevole Borghesi; si tratta di un atto che riguarda l'insindacabilità di una sua espressione. Poiché tale atto è stato, appunto, licenziato dalla Giunta, come gruppo Italia dei Valori vorremmo che fosse tempestivamente calendarizzato per l'esame in Assemblea.
So che i giorni che mancano alla pausa estiva sono quanto mai pieni di provvedimenti e ricchi di impegni per ciascuno di noi, ma se potesse rappresentare alla Presidenza l'opportunità di una tempestiva calendarizzazione - anche alla ripresa - ci farebbe cosa gradita.
Approfitto, inoltre, della parola che mi è stata data, per esprimere la mia personale solidarietà, e quella del gruppo Italia dei Valori, al collega Giachetti per l'atto di «intimidazione» - non trovo un'altra espressione - a cui è stato sottoposto.
PRESIDENTE. Onorevole Evangelisti, circa la sua richiesta relativa alla calendarizzazione di cui parlava, potrà ovviamente avanzare la sua proposta in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo che, peraltro, mi sembra convocata per il prossimo venerdì.
CARLA CASTELLANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLA CASTELLANI. Signor Presidente, vorrei riprendere il discorso sugli incendi che stanno distruggendo ampi territori del nostro centro-sud, per sollecitare il Parlamento a dare solidarietà ai due piloti del Canadair che stava spegnendo un incendio sui boschi della provincia di L'Aquila. Un pilota è morto, un altro è gravemente ferito e mi auguro che tutto il Parlamento solidarizzi con le famiglie di questi operatori che tentavano di spegnere gli incendi.
Ho sentito dire che vi sarebbe una previsione, qualcuno propone di incrementare il numero delle guardie forestali per tutelare aree importanti del nostro territorio. Mi permetto di ricordare in quest'Assemblea che il governatore dell'Abruzzo, l'onorevole Giovanni Pace, che ha governato la regione dal 2000 al 2005, aveva individuato un percorso che si è rivelato efficace, assumendo in via temporanea 400 giovani che, da maggio a ottobre, presidiavano le zone montane più a rischio. Onestamente, in quei cinque anniPag. 68di governo dell'onorevole Pace, tale scelta si è rivelata utile perché, nonostante le estati fossero state torride, nel territorio abruzzese non si è verificato alcun incendio.
Mi auguro che quando il Governo verrà a riferire in Parlamento circa l'impegno che vorrà mettere in campo per prevenire questi incendi, possa tenere conto anche che vi sono soluzioni non impattanti e sicuramente interessanti per far sì che almeno le parti dolose degli incendi che si verificano sui nostri territori possano essere efficacemente combattute.
PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Castellani. Riferirò al Presidente le sue osservazioni.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per chiedere alla Presidenza di attivarsi in ordine alla seguente questione. L'Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni - e non, come spesso credono alcune ragazze passando da via del Corso, di fronte alla sede di quest'ultima, l'agenzia di provini del grande fratello - a norma del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, è obbligata ad inviare alle Camere rapporti trimestrali ufficiali sull'andamento delle retribuzioni dei pubblici dipendenti.
Pertanto, vorrei chiedere alla Presidenza - pregandola, signor Presidente, di farsi carico di tale richiesta - di verificare se, negli ultimi trimestri, siano stati ufficialmente consegnati e inviati alla Presidenza della Camera tali rapporti. A noi non risulta che ciò sia avvenuto. Pertanto, vorrei si appurasse la situazione per procedere, eventualmente, di conseguenza.
PRESIDENTE. Provvederemo ad acquisire gli elementi necessari e la Presidenza provvederà a riferirle quanto prima.
DOMENICO DI VIRGILIO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DOMENICO DI VIRGILIO. Signor Presidente, dopo aver ascoltato il collega Pedrizzi che si è lamentato per una mancata risposta ad una sua interrogazione presentata un anno fa, quasi mi vergogno di sollecitare la risposta ad una mia interrogazione presentata solo due mesi or sono. Tuttavia, ritengo di doverlo fare ugualmente.
Si tratta dell'interrogazione a risposta scritta n. 4-03815 rivolta al Ministro Pecoraro Scanio. Ne ho già sollecitato la risposta il 5 luglio ma, evidentemente, il Ministro Pecoraro Scanio, a causa delle sue scorribande, non ha tempo di rispondere secondo quanto rappresenta un dovere istituzionale nei confronti dei deputati.
Si tratta di un grave problema che colpisce gli abitanti dell'isola d'Elba dove cinghiali e mufloni distruggono non soltanto il sottobosco, ma anche le viti. Peraltro, questo è anche un momento particolare. Ho chiesto a Pecoraro Scanio quali provvedimenti intenda prendere per tutelare i pochi viticoltori e i cittadini dell'isola d'Elba. Di conseguenza, intendo sollecitarne nuovamente la risposta. Se si aspetta un anno, probabilmente i viticoltori non pianteranno più neanche le viti.
PRESIDENTE. Provvederemo a sollecitare il Governo anche in relazione alla sua richiesta.
MARCO ZACCHERA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, in primo luogo vorrei esprimere a titolo personale - e ritengo anche dell'intera Assemblea - le condoglianze alla famiglia del pilota del Canadair, Golfera, che è deceduto ieri nell'adempimento del proprio dovere in Abruzzo.Pag. 69
Tra l'altro, avevo avuto il piacere di conoscerlo personalmente e per questo motivo tale avvenimento mi ha particolarmente colpito.
Inoltre - venendo ad una questione sicuramente meno importante - poiché ci troviamo alla litania di fine seduta del rinnovo delle sollecitazioni, signor Presidente, per la quarta volta nell'arco di quattro mesi, sollecito la risposta alla mia interrogazione n. 4-03259 relativa al patto territoriale del comune di Vogogna. Si tratta di una piccola interrogazione, mediante la quale, come deputato locale sottolineo come una giunta di centrosinistra, presumibilmente, abbia commesso fatti gravi in violazione delle norme vigenti.
Tuttavia, ogni volta che si tocca un'amministrazione di centrosinistra il Governo non risponde. Mi permetto di parlare di presunta complicità qualora non giunga una risposta. Analogamente, non vi è ancora stata risposta, sempre per la stessa zona, da parte del ministro Pecoraro Scanio in relazione alla sede del parco nazionale della Valgrande. Pertanto, vorrei fare un'ulteriore sollecitazione anche per la mia interrogazione n. 4-02930. Per la precisione si tratta della terza volta che sollecito la risposta a tale interrogazione.
Infine - e in tal caso non si tratta più di una sollecitazione, bensì di una preoccupazione - oltre un mese fa ho presentato l'interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-04041 sulla gestione della Sportass, cassa di previdenza per l'assicurazione degli sportivi, che conta centinaia di migliaia, se non milioni, di iscritti. Protestando perché la Sportass non risarcisce i sinistri, nel frattempo ho scoperto che tale ente, si trova, mi si passi l'espressione, «alla canna del gas», in quanto non ha più denaro per pagarli in assoluto e si limita, in base a quanto mi è stato detto, soltanto ad estinguere i debiti muniti di decreto ingiuntivo.
Da tale punto di vista, sono molto preoccupato per le conseguenze sociali di tale situazione. Pertanto, prego il Governo di intervenire non tanto per rispondere alla mia sollecitazione, quanto perché la Sportass, in qualche modo, venga rimessa in equilibrio, perché si tratta di un problema di impatto sociale veramente dirompente, tenendo anche conto che gli associati, iscritti e assicurati, solitamente sono persone di giovane età che svolgono attività sportive e, in caso di infortuni, ne portano le conseguenze per tutta la vita.
Quindi, tenuto conto della presenza del sottosegretario, chiederei un intervento sereno del Governo a tale riguardo.
PRESIDENTE. Grazie onorevole Zacchera; anche in questo caso provvederemo a sollecitare a nostra volta il Governo.
ANGELO ALESSANDRI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANGELO ALESSANDRI. Signor Presidente, non solleciterò in modo specifico la risposta ad atti di sindacato ispettivo da me presentati visto che sono diversi; inviterei eventualmente a dare, per così dire, un'occhiata sul sito della Camera: quelle ancora in attesa di risposta dopo un anno sarebbe ora di cominciare ad evaderle!
Mi associo al collega del gruppo de l'Italia dei Valori nello spendere qualche secondo sulla questione sollevata dall'onorevole Giachetti, ma, a differenza del collega, non per manifestargli solidarietà, sibbene per il motivo opposto.
Ho chiesto però la parola per un altro motivo, intendendo approfittare della presenza del rappresentante del Governo per porre la seguente questione. Oggi l'ufficio delle entrate ha comminato ancora una volta la sanzione della chiusura di esercizi commerciali per periodi anche significativi, per il rilevamento, ad esempio, della mancata emissione di uno scontrino.
Credo che siamo davvero alla «barzelletta»: abbiamo colossi cooperativi che fanno grandi affari, che fanno addirittura triangolazioni bancarie e che bisognerebbe chiudere; invece, se qualcuno vende un gelato senza scontrino, gli chiudiamo l'esercizio commerciale per cinque, dieci o quindici giorni. State davvero scherzando!Pag. 70
In Emilia Romagna siamo arrivati già a chiudere ventinove esercizi commerciali; dopo i messaggi che stanno arrivando con gli studi di settore in gioco, dopo che Visco ha annunciato che vuole istituire 17 mila «007» e l'anagrafe dei conti correnti, si va ad incidere pesantemente sulle partite IVA magari solo per tenere in piedi il sistema cooperativo quale unico servizio di questo Paese!
Chiedo se sia possibile quanto meno tornare ad un fisco che dialoghi con la gente. Con la nuova normativa non è più neanche possibile fare ricorso: prima si chiude l'esercizio e poi lo si tiene chiuso! Non si può più dialogare! La nuova normativa prevede addirittura la possibilità di prelevare i soldi con gli accertamenti senza prima verificare se siano dovuti o meno. Il denaro viene prelevato direttamente dal conto corrente senza che il creditore possa in qualche maniera, come accadeva prima, parlare con l'ufficiale giudiziario o presentare un ricorso o magari aspettare che il giudice delle esecuzioni intervenga.
State effettuando un servizio poliziesco di intervento sistematico nei confronti delle partite IVA che rappresentano circa il 10 per cento di quella famosa evasione fiscale che per l'85 per cento - tenetelo bene a mente - è data da malaffare, droga, prostituzione, riciclaggio, contraffazione, porto franco di Napoli, secondo lavoro in nero ed evasori totali. In tali casi, però, con la camorra e la mafia all'opera, non avete mai il coraggio di combattere, e pensate invece di combattere l'evasione solo colpendo chi già paga. Credo che queste persone reagiranno presto e vi prenderanno a «calci nel sedere».
PRESIDENTE. Onorevole Alessandri, prendo atto delle sue valutazioni. Le ricordo che può sempre presentare degli atti di sindacato ispettivo.
GINO CAPOTOSTI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GINO CAPOTOSTI. Signor Presidente, vorrei esprimere tutto il mio sconcerto per l'orario odierno di chiusura dei lavori dell'Assemblea.
Francamente, non riesco a capire come sia possibile che l'Assemblea parlamentare, alle 17,15 del pomeriggio di un giorno lavorativo, si fermi quando abbiamo davanti a noi un calendario così fitto e quando constatiamo due fenomeni.
Il primo è che l'Assemblea è sovrana, quindi non venite a raccontarmi di «questioncine» regolamentari perché è sempre possibile apportare modificazioni all'ordine del giorno.
Il secondo è che leggo spesso e volentieri di storie sull'antipolitica e sui presunti arricchimenti patrimoniali di noi parlamentari e francamente la ritengo una questione da «scompisciarsi» dalle risate considerando che un direttore generale di una qualsiasi «micragnosissima» ASL di questa nazione guadagna almeno il quintuplo. Tutto ciò mi pare assolutamente strumentale e ridicolo: permettiamo che sui giornali si montino tali storielle e poi chiudiamo i lavori dell'Assemblea di Montecitorio alle 17,15 del pomeriggio?
Non ho capito, poi, perché non sia mai possibile effettuare i lavori in seduta notturna anziché avere un calendario, in generale, così «stiracchiato» e strano. Chi viene qui lo fa per lavorare, è disponibile; pertanto, con le mie parole penso di rispecchiare la disponibilità di tutti i miei colleghi e, quindi le sarei grato, signor Presidente, se volesse rappresentare all'intero Ufficio di Presidenza, nonché al Presidente della Camera, esigenze a mio avviso diffuse e sentite. Speriamo che si possa invertire la rotta e cambiare la tendenza perché non credo che esista nulla in grado di ostacolare seriamente quanto sto dicendo.
PRESIDENTE. Onorevole Capotosti, provvederò a far presente al Presidente della Camera le sue osservazioni. Le ricordo, però, che l'andamento dei lavori di questa come delle altre sedute è stato definito in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo e che all'interno di quella sede i rappresentanti del suo gruppo possono tranquillamente fare le valutazioni e le sollecitazioni che anche lei riterrà necessarie.
Pag. 71