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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Costi della partecipazione italiana al recente vertice del G8 in Germania e orientamenti del Governo in ordine all'effettiva utilità di questi vertici internazionali - n. 3-01130)
PRESIDENTE. La deputata Mascia ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01130, concernente i costi della partecipazione italiana al recente vertice del G8 in Germania e orientamenti del Governo in ordine all'effettiva utilità di questi vertici internazionali (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
GRAZIELLA MASCIA. Signor Presidente, il G8 evoca in noi ricordi molto dolorosi per i tragici fatti di Genova. Tuttavia, qui vogliamo parlare di tutti i G8, cioè di quei vertici in cui i Governi degli otto Paesi più industrializzati del mondo spendono un sacco di soldi e non decidono quasi nulla.
L'ultimo si è svolto vicino a Rostock ed è costato milioni di euro. Il tema del vertice era costituito dal clima e il Governo degli Stati Uniti ha bloccato qualunque accordo vincolante. Il vertice di per sé ha prodotto, tra l'altro, 30 mila tonnellate di anidride carbonica.
Abbiamo letto che il prossimo vertice, nel 2009, dovrebbe svolgersi in Sardegna, a La Maddalena, che è un parco nazionale e un ecosistema che, a nostro avviso, rischierebbe di essere sconvolto da un simile evento.
Signor Ministro, le chiediamo quanto sia costata la partecipazione del Governo italiano a Rostock e se non ritenga che il Governo italiano possa farsi promotore della proposta di cancellazione di tali vertici, riportando le decisioni nelle corrette sedi istituzionali, cioè presso le Nazioni Unite.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
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VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, nei prossimi mesi il Governo definirà le modalità concrete dello svolgimento della Presidenza del G8, che nel 2009 spetterà all'Italia. Il processo inizia in questi giorni e le amministrazioni interessate hanno avviato una prima ricognizione tecnica dei costi e delle esigenze di carattere logistico. Tutti questi aspetti dovranno essere comunicati ai nostri partner nei primi mesi del prossimo anno.
Per queste ragioni, onorevole Mascia, tengo a precisare, come primo punto, che la scelta de La Maddalena, annunciata da fonti giornalistiche, non è ancora formalizzata, perché sono in corso le missioni per valutare i vari aspetti logistici.
La seconda considerazione è che i vertici del G8 hanno assunto con il passare del tempo dimensioni molto diverse rispetto a quelle originarie, dal punto di vista sia dei contenuti (oggi non si affrontano più soltanto temi economici) sia delle presenze organizzate.
Originariamente, gli stessi erano occasioni di incontro relativamente ristrette, che dovevano consentire ai Capi di Stato e di Governo dei Paesi maggiormente industrializzati di elaborare linee di azione congiunta. Con il tempo, sono diventati eventi articolati, ai quali partecipano non solo le delegazioni politiche e amministrative degli Stati membri del G8, ma anche delegazioni di diversi Stati terzi, organizzazioni internazionali, assieme a rappresentanti delle organizzazioni non governative e della società civile.
Da questo punto di vista, non mi pare che possano essere considerati inutili o negativi né che sia possibile cancellarli unilateralmente. Sono occasioni che si possono sostituire, ma al momento non ci sono proposte alternative. Vi è stata un'evoluzione, un allargamento e un coinvolgimento diverso. Terzo punto: i costi dell'organizzazione di questi importanti eventi incombono sulla Presidenza di turno, mentre i costi per le singole delegazioni sono più contenuti.
Tuttavia, l'Italia, come gli altri partner, si è posta - e si pone - il problema di contemperare le esigenze di partecipazione, che in alcuni casi portano a far lievitare la consistenza delle delegazioni, con l'esigenza funzionale e, soprattutto, con quella di contenere i costi.
Il Governo non mancherà di tenere presenti tali esigenze nella riflessione sullo svolgimento della sua Presidenza, assieme ad altre valutazioni che rivestono per noi un'importanza prioritaria. Penso, in particolare, al profilo della sicurezza, al quale lei faceva riferimento, al dovere di arrecare il minore disturbo possibile alle popolazioni residenti, all'esigenza di evitare ogni rischio d'impatto ambientale negativo.
Infine, vorrei fare riferimento alla mia esperienza al Social forum di Firenze. Penso che, di fronte all'importanza dei temi trattati, i possibili problemi di sicurezza possano essere affrontati se vi sarà il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, nonché attraverso un dialogo costruttivo con coloro che possono non condividere completamente l'organizzazione del vertice. Ciò è quanto ci proponiamo di fare.
PRESIDENTE. La deputata Mascia ha facoltà di replicare.
GRAZIELLA MASCIA. Signor Presidente, ringrazio il Ministro e accolgo favorevolmente la sua prima risposta, relativamente alla Sardegna, cioè alla possibilità che la scelta di tale sede possa essere valutata con i responsabili istituzionali, con i cittadini sardi e, in particolare, con quelli de La Maddalena.
Infatti, sappiamo che si parla di due anni di lavori che dovrebbero essere avviati. Peraltro, questo arcipelago è già stato sede di numerose servitù militari e di una base militare americana, e ancora non sappiamo chi pagherà i costi per la bonifica di tale zona.
Vengo ora all'altra questione, quella relativa al G8 in quanto tale: lei ha fatto riferimento alla sicurezza, alla necessità per qualunque evento o vertice di unPag. 67dialogo con la popolazione. Naturalmente ciò per noi va benissimo, ma il riferimento corretto forse non è Firenze - anche se ho compreso benissimo ciò che lei intende dire e la ringrazio - ma è proprio il vertice in quanto tale.
I cittadini tedeschi hanno assistito alla stessa campagna cui siamo stati sottoposti noi in occasione del G8 di Genova. Mi riferisco a tutta la precedente campagna di criminalizzazione rispetto al movimento no global che sarebbe sceso in piazza. In realtà, ciò non è avvenuto, ma l'insofferenza è stata di tutta la popolazione tedesca e in particolare di quell'area per quanto si è speso e per il disagio provocato.
Tuttavia, noi poniamo un problema ancora più grande. Lei afferma che il vertice si è allargato, che sono stati coinvolti altri soggetti. Intanto, anche solo l'argomento del clima sarebbe stato importante; ma i temi - come giustamente ha sottolineato - sono stati molti: il Kosovo, il nucleare iraniano, la questione dello scudo spaziale, tutti temi che non possono essere decisi solo dai Governi e solo da quei Governi.
Il punto è questo: anche se il vertice si allargasse a Cina, Brasile e India, anche se si estendesse alle ONG, questa non sarebbe la sede giusta.
La sede corretta penso siano le Nazioni Unite, e le chiediamo di tenere conto di questo dibattito, che non coinvolge solo l'Italia.