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Si riprende la discussione.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nell'illustrare la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità La Russa n. 2, rileva che il disegno di legge in esame lede il principio della certezza del diritto, sostituendo integralmente il decreto legislativo n. 160 del 2006. Rileva, quindi, che esso presenta profili di dubbia costituzionalità in merito alle previsioni che indicano i requisiti per l'ammissione al concorso per magistrato ordinario; infine, prevedendo l'unicità delle funzioni dei magistrati, appare in contrasto con il principio del giusto processo, di cui all'articolo 111 della Costituzione.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra la sua questione pregiudiziale per motivi di merito n. 1, osservando che la Camera dei deputati viene sostanzialmente ridotta al ruolo di organo di ratifica di decisioni assunte in altre sedi. Nel lamentare che il Ministro non ha favorito il confronto nelle aule parlamentari, ma si è piegato ai diktat dell'Associazione nazionale magistrati, riterrebbe opportuno che il Governo adottasse un provvedimento d'urgenza per prorogare l'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli, al fine di consentire al Parlamento di esaminare in maniera seria ed approfondita un progetto di riforma in grado di restituire efficienza al sistema della giustizia.
ANTONIO LEONE (FI). Illustra la questione pregiudiziale per motivi di merito Elio Vito n. 2, sottolineando che la riforma prospettata denota la sudditanza del Governo e della maggioranza al potere giudiziario. Lamentato altresì il carattere generico e discrezionale dei criteri individuati dal disegno di legge in esame per la progressione in carriera dei magistrati, auspica un ulteriore approfondimento da parte dell'Assemblea su una materia particolarmente complessa e delicata.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Nel dichiarare il voto contrario dei gruppi dell'Unione sulle questioni pregiudiziali in esame, giudica infondate le motivazioni addotte al loro sostegno. Nel sottolineare la necessità e l'urgenza di approvare il disegno di legge in esame, al fine di scongiurare l'entrata in vigore della cosiddetta riforma Castelli, fa presente che le misure da esso recate sono state sufficientemente esaminate nel corso dell'iter parlamentare, evitando peraltro di ricorrere alla posizione della questione di fiducia da parte del Governo.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Si associa alle considerazioni svolte dal deputato Tenaglia.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulle questioni pregiudiziali presentate, constatando che il disegno di legge in esame non solo non risolve i problemi del sistema giudiziario, ma acuisce la contrapposizione tra gli operatori della giustizia.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sullePag. XIIquestioni pregiudiziali presentate, lamentando le forti pressioni esercitate dalla magistratura in relazione alla disciplina prevista dal provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge le questioni pregiudiziali per motivi di costituzionalità Elio Vito n. 1 e La Russa n. 2, nonché le questioni pregiudiziali per motivi di merito Lussana n. 1 ed Elio Vito n. 2.
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del disegno di legge e delle relative proposte emendative, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
Comunica altresì che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: i gruppi Forza Italia e Lega Nord Padania sono stati invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
GASPARE GIUDICE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta che il Governo non ha fornito alla V Commissione i chiarimenti richiesti. Giudica inoltre irrituale che alle condizioni poste nel parere espresso dalla medesima Commissione non sia stato attribuito carattere vincolante.
PRESIDENTE. Rileva che, nel caso di specie, non ricorrono i presupposti per l'applicazione del regime di cui all'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento, il quale prevede che siano poste in votazione come emendamenti le proposte di soppressione e di modificazione del testo formulate dalla V Commissione e motivate con esclusivo riferimento all'osservanza dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Pur riconoscendo, quindi, la valenza politica delle considerazioni del deputato Giudice, osserva che, in riferimento al provvedimento in esame, il fatto che la Commissione di merito non ha recepito nel testo le condizioni contenute nel parere della V Commissione non determina alcuna conseguenza sul piano regolamentare.
Passa all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso riferite.
Intervengono sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati ERMINIA MAZZONI (UDC), MARCO BELTRANDI (RosanelPugno) ed ENRICO COSTA (FI).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
Intervengono altresì sul complesso delle proposte emendative presentate i deputati LORENZO BODEGA (LNP) e PAOLA FRASSINETTI (AN).
MARILENA SAMPERI (Ulivo), Relatore per la maggioranza. Invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Concorda.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del testo alternativo da lui presentato, sul quale invita l'Assemblea ad esprimere un voto favorevole.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Sottolinea la ragionevolezza del testo alternativo presentato dal relatore di minoranza.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Dichiara che, per ragioni di disciplina, esprimerà un voto in linea con le indicazioni fornite dal suo gruppo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge il testo alternativo del relatore di minoranza e gli identici emendamenti Pecorella 1.1 e Mazzoni 1.311.
Pag. XIIIGIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.18.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Rileva che l'emendamento Pecorella 1.3 è volto a razionalizzare la spesa nel settore giudiziario.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 1.3 e Consolo 1.18, nonché l'emendamento Consolo 1.4.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.9.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Consolo 1.9 e 1.11.
GAETANO PECORELLA (FI). Richiama le finalità dell'emendamento Consolo 1.13.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Consolo 1.13 e gli identici Consolo 1.70 e Mazzoni 1.302.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.312, sottolineando la necessità della separazione delle funzioni.
NINO MORMINO (FI). Richiama il contenuto dell'emendamento Lussana 1.312.
ENRICO COSTA (FI). Rileva che il Governo ha assecondato le richieste dell'Associazione nazionale magistrati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.312.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Osserva che il suo emendamento 1.301 prevede l'inserimento di una verifica psico-attitudinale per i magistrati.
MANLIO CONTENTO (AN). Condivide le finalità dell'emendamento Buemi 1.301.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI) e MARIO PEPE (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Buemi 1.301.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Manifesta un orientamento contrario all'emendamento Buemi 1.301, del quale auspica il ritiro.
GAETANO PECORELLA (FI). Rileva che le verifiche psico-attitudinali vengono ordinariamente effettuate per l'accesso a professioni che presentano profili di pericolosità per i cittadini.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Rilevato che le verifiche psico-attitudinali sono previste per lo svolgimento di molteplici attività, riterrebbe inopportuno escluderle per l'accesso alla magistratura.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Condivide le finalità dell'emendamento Buemi 1.301.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rileva che l'emendamento Buemi 1.301 è opportunamente volto ad introdurre verifiche psico-attitudinali nel concorso per la nomina a magistrato.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Manifesta sconcerto per le considerazioni svolte dal deputato Palomba.
GIANCARLO LAURINI (FI). Giudica condivisibile e assolutamente ragionevole l'emendamento Buemi 1.301.
NINO MORMINO (FI). Sottolinea la rilevanza della valutazione della professionalità del magistrato attraverso l'utilizzo dei test psico-attitudinali.
JOLE SANTELLI (FI). Osservato che la verifica psico-attitudinale è già prevista per le forze dell'ordine, riterrebbe opportuno applicarla anche per l'accesso alla magistratura.
Pag. XIVPRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene di non poter accedere alla richiesta di voto segreto sull'emendamento Buemi 1.301.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Buemi 1.301 e Mazzoni 1.303.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.319, invitando il Governo a modificare il parere precedentemente espresso.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Giudica condivisibile l'emendamento Pecorella 1.319, volto ad introdurre una prova pratica di procedura per l'accesso alla magistratura.
GIANCARLO LAURINI (FI). Concorda sulla necessità di operare la selezione dei magistrati anche attraverso lo svolgimento di una prova pratica di procedura civile o penale.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Pecorella 1.319.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario del Governo sull'emendamento Pecorella 1.319, che giudica condivisibile.
ROBERTO COTA (LNP). Sottolinea il buonsenso dell'emendamento Pecorella 1.319 e ne auspica l'approvazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 1.319.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra il contenuto dell'emendamento Lussana 1.313, che favorisce l'obiettivo di rendere più moderno ed efficiente il sistema giudiziario.
MARIASTELLA GELMINI (FI). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Lussana 1.313.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ribadisce la rilevanza del contenuto dell'emendamento Lussana 1.313.
GIOVANNI FAVA (LNP). Giudica pienamente condivisibile l'emendamento Lussana 1.313.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Sottolinea la necessità di inserire il diritto industriale tra le prove d'esame, come prevede il suo emendamento 1.313.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Lussana 1.313 e gli identici Consolo 1.20 e Mazzoni 1.304.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.21.
MARIO PEPE (FI). Nel raccomandare all'Assemblea l'approvazione dell'emendamento Pecorella 1.21, ribadisce l'importanza di avere una magistratura più preparata.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Giudica pienamente condivisibile l'emendamento Pecorella 1.21.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pecorella 1.21.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.22 e ne raccomanda l'approvazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Barani 1.22 e gli identici Pecorella 1.23, Consolo 1.24, Buemi 1.300 e Mazzoni 1.305.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno) e ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Precisano di aver espresso erroneamente voto contrario nella precedente votazione.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.314.
Pag. XVENRICO COSTA (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Consolo 1.26.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rileva che il suo emendamento 1.26 è ispirato ad equità e buonsenso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Consolo 1.26, nonché gli identici Consolo 1.27 e Gelmini 1.320.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.30, invitando il Governo a riconsiderare il parere precedentemente espresso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Consolo 1.30 e Vitali 1.69.
GAETANO PECORELLA (FI). Rileva che il suo emendamento 1.31 è volto ad espungere dal testo l'improprio e fuorviante riferimento ad una seconda laurea.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Condivide le finalità degli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Mazzoni 1.306.
NINO MORMINO (FI). Giudica paradossale il contenuto della lettera b) del comma 3 dell'articolo 1.
GIANCARLO LAURINI (FI). Auspica l'approvazione degli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Mazzoni 1.306.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Invita il relatore per la maggioranza e il rappresentante del Governo a pronunziarsi sugli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Mazzoni 1.306.
JOLE SANTELLI (FI). Ribadisce l'ambiguità della formulazione della disposizione che gli identici emendamenti in esame intendono sopprimere.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli identici emendamenti Pecorella 1.31 e Mazzoni 1.306, nonché gli emendamenti Pecorella 1.33, Mazzoni 1.307, Consolo 1.36 e 1.38, Mazzoni 1.308 e Pecorella 1.40, gli identici Consolo 1.44 e Mazzoni 1.309, nonché l'emendamento Lussana 1.315.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Osserva che il suo emendamento 1.48, del quale auspica l'approvazione, è volto a rendere più serie le procedure concorsuali per l'accesso alla magistratura.
GIANCARLO LAURINI (FI) e SIMONE BALDELLI (FI). Dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Consolo 1.48.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.48.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.50, che tende a rendere maggiormente equilibrata la composizione delle commissioni di esame per l'accesso alla magistratura.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 1.50 e Consolo 1.51.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Illustra le finalità del suo emendamento 1.316.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.316.
GAETANO PECORELLA (FI). Condivide le finalità dell'emendamento Consolo 1.54.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.54.
GIANCARLO LAURINI (FI). Sottolinea l'opportunità di approvare l'emendamento Consolo 1.54.
JOLE SANTELLI (FI). Evidenzia il carattere garantista dell'emendamento Consolo 1.54.
Pag. XVILa Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Consolo 1.54, Pecorella 1.55 e Consolo 1.57.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.317.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Nel giudicare condivisibile il contenuto dell'emendamento Pecorella 1.317, invita il rappresentante del Governo a fornire chiarimenti sulle modalità di espletamento del concorso per l'accesso alla magistratura.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa che la scelta di prevedere la formazione di sottocommissioni è dovuta alla necessità di accelerare i tempi di espletamento del concorso.
GAETANO PECORELLA (FI). Invita il rappresentante del Governo a rendere ulteriori precisazioni.
LUIGI SCOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Precisa che la valutazione cui al comma 6, lettera g), capoverso 6, dell'articolo 1, è da riferire alle prove scritte del concorso.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 1.317 e Consolo 1.60.
GAETANO PECORELLA (FI). Illustra le finalità del suo emendamento 1.62.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Pecorella 1.62 e 1.63.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.67.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Consolo 1.67.
GIANCARLO LAURINI (FI). Ritiene che gli identici emendamenti Pecorella 1.66, Consolo 1.67 e Mazzoni 1.310 siano ispirati a buonsenso.
GAETANO PECORELLA (FI). Ribadisce la necessità che il tirocinio sia funzionale all'esercizio della funzione prescelta.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Condivide le finalità dell'emendamento Consolo 1.l67, che valorizza il periodo di tirocinio previsto per lo svolgimento della funzione scelta dal magistrato.
JOLE SANTELLI (FI). Dichiara di condividere gli emendamenti in esame.
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Pecorella 1.66, Consolo 1.67 e Mazzoni 1.310.
ELIO VITO (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, sottolineato che la maggioranza non è in grado di garantire la sussistenza del numero legale, riterrebbe opportuno rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Ritiene si possa accedere alla richiesta formulata dal deputato Elio Vito.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.