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Si riprende la discussione.
(Esame di questioni pregiudiziali - A.C. 2900)
PRESIDENTE. Ricordo che sono state presentate le questioni pregiudiziali di costituzionalità Elio Vito ed altri n. 1 e La Russa ed altri n. 2, nonché le questioni pregiudiziali di merito Lussana ed altri n. 1 ed Elio Vito ed altri n. 2.
A norma dei commi 3 e 4 dell'articolo 40 del Regolamento, nel concorso di più questioni pregiudiziali ha luogo un'unica discussione. In tale discussione potrà intervenire, oltre ad uno dei proponenti, per illustrare ciascuno degli strumenti presentati per non più di dieci minuti, un deputato per ognuno degli altri gruppi, per non più di cinque minuti.
Al termine della discussione si procederà a due distinte votazioni, una sulle pregiudiziali di costituzionalità ed una sulle pregiudiziali di merito.
L'onorevole Pecorella ha facoltà di illustrare la questione pregiudiziale di costituzionalità Elio Vito n. 1, di cui è cofirmatario.
GAETANO PECORELLA. Signor Ministro, lei ha detto che in questo Paese non ci vuole coraggio, ma bisogna soltanto applicare la legge. Io le dico che con questo provvedimento ci vorrà il coraggio di applicare la legge perché, attraverso il sistema delle valutazioni di professionalità che lei ha introdotto, daremo la possibilità alla corrente dominante in quel momento in magistratura di scegliere tra chi deve essere emarginato e chi deve fare carriera. Ciò non può non essere in contrasto con l'articolo 101 della Costituzione, che impone che il magistrato sia sottoposto soltanto alla legge e non tema...
Signor Ministro, io penso di parlare anche per lei, o no? Lei crede che io stia parlando anche per lei, o no?
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Sì. Non vedo quale sia la ragione di questa sua alterazione (Commenti dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale).
Pag. 85PRESIDENTE. Colleghi, cortesemente! Onorevole Pecorella, per cortesia, vada avanti.
GAETANO PECORELLA. Con tutta la cortesia, ma io mi sono rivolto al signor Ministro ponendo una questione costituzionale, quindi avrei gradito che mi ascoltasse, visto che non ha risposto alle domande che avevo posto prima (Commenti dei deputati del gruppo L'Ulivo)...
LUCA VOLONTÈ. Allora, fatelo parlare!
GAETANO PECORELLA. Il secondo profilo di incostituzionalità riguarda l'articolo 111, ovvero il venir meno della parità delle parti, nel momento in cui il pubblico ministero è un giudice che indossa la toga dell'accusatore, mentre il giudice è un pubblico ministero che indossa la toga del giudice. Ciò non può non essere in contrasto con il principio dell'equidistanza voluto dall'articolo 111 che questo Parlamento ha introdotto.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI (ore 16,25)
GAETANO PECORELLA. Infine, la terza questione di costituzionalità attiene alla violazione dell'articolo 105. La Costituzione vuole che il Consiglio superiore della magistratura promuova, il che significa valuti nel merito, secondo criteri obiettivi, allorché debba conferire le funzioni. Nel momento in cui il Consiglio superiore della magistratura non svolge più tale attività, dovendosi basare esclusivamente sui documenti che gli vengono forniti dai consigli giudiziari e non avendo alcun contatto, nemmeno diretto, con il magistrato a cui deve attribuire le funzioni, si passerà dal giudice di tribunale a consigliere di Corte d'appello, quindi si sarà promossi, senza che il CSM applichi l'articolo 105 della Costituzione, cioè intervenga nel merito dell'affidamento delle funzioni. Pertanto, per i tre motivi che ho esposto sinteticamente, ma che mi paiono assai chiari, si chiede che il presente disegno di legge non sia esaminato, in quanto in contrasto con la Costituzione.