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Discussione del disegno di legge S. 1649, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 73 del 2007: Attuazione di disposizioni comunitarie in materia di liberalizzazione dei mercati dell'energia (approvato dal Senato) (A.C. 2910) (ore 17,05).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
RUGGERO RUGGERI (Ulivo), Relatore. Rilevato che il tema dell'energia, per le sue caratteristiche strutturali, supera le logiche di parte politica e che il processo di liberalizzazione del settore si è sviluppato nell'arco di più legislature, in una logica di sostanziale continuità, illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che consente all'Italia di scongiurare il rischio di procedure di infrazione comunitaria. Osserva, quindi, che le prospettate misure di liberalizzazione favoriranno l'apertura dei mercati e la concorrenza, tutelando al contempo le fasce deboli della popolazione e il sistema delle imprese. Rilevato, altresì, che il DPEF per il 2007 delinea una strategia di lungo respiro in materia, segnatamente nell'ambito dell'approvvigionamento e dell'efficienza energetica, ritiene che esso affronti opportunamente anche il tema delle asimmetrie normative esistenti nei Paesi comunitari. Preannunzia infine la presentazione di un ordine del giorno in materia di tariffe sociali.
ALFONSO GIANNI, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal relatore, assicura che il Governo è impegnato nell'individuazione di una soluzione idonea alla questione delle tariffe sociali. Si riserva, quindi, di intervenire ulteriormente nel prosieguo del dibattito.
GIOVANNI FAVA (LNP). Lamentata la sostanziale impossibilità di apportare modifiche al testo del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la mancanza di una politica energetica del Governo, il quale si limita a recepire le indicazioni provenienti dall'Unione europea. Nel ritenere inoltre inopportuno l'inserimento nel testo in esame di norme sul mercato del gas, preannunzia la presentazione di proposte emendative.
MAURO PILI (FI). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione, lungi dal rappresentare un intervento marginale e parziale volto ad introdurre misure di tutela in vista del completo recepimento della normativa comunitaria, sancisca l'indisponibilità, da parte del Parlamento, di un tema che è diventato ancora più vitale per il Paese in conseguenza dei ritardi accumulati dal Governo nel primo anno della legislatura, dell'assenza di una strategiaPag. XIIcomplessiva in campo energetico capace di prescindere dagli interessi dei soggetti monopolisti e dell'incapacità dell'Esecutivo di assumere una funzione propositiva in sede europea.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
MAURO PILI (FI). Pur condividendo talune misure sulle quali preannunzia il sostegno del suo gruppo, ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione, di stampo essenzialmente demagogico, eluda i nodi problematici, tecnici e strutturali, che andrebbero sciolti per attuare una politica energetica in grado di garantire la crescita del Paese.
FABIO BARATELLA (SDpSE). Stigmatizzata l'inefficacia dell'azione del precedente Governo in materia di liberalizzazioni, ritiene indispensabile l'emanazione del decreto-legge in esame per evitare il rischio di sanzioni a livello comunitario. Nell'esprimere un giudizio positivo sull'impianto del provvedimento d'urgenza in discussione, sul quale preannunzia l'orientamento favorevole del suo gruppo, osserva che esso è finalizzato a sviluppare la concorrenza e a tutelare i consumatori tramite una graduale liberalizzazione del settore dell'energia. Evidenzia quindi la particolare rilevanza delle misure volte a separare la gestione delle reti dalla vendita del prodotto, auspicando, al riguardo, maggior chiarezza, anche con l'accoglimento da parte del Governo di un apposito ordine del giorno.
MAURIZIO BERNARDO (FI). Rileva che il provvedimento d'urgenza in discussione delinea una politica energetica che si pone in linea di discontinuità rispetto a quanto era stato attuato dai precedenti Governi, a causa delle divergenze inevitabilmente emerse all'interno della maggioranza.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
MAURIZIO BERNARDO (FI). Pur giudicando positivamente taluni aspetti del testo in esame, esprime rammarico per la sostanziale impossibilità di aprire un confronto volto ad introdurre nel testo le modifiche ritenute necessarie.
STEFANO SAGLIA (AN). Giudicato paradossale che il Governo sia ricorso alla decretazione d'urgenza, a fronte di una liberalizzazione annunciata da anni, sottolinea l'inidoneità delle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione a disciplinare il mercato con regole certe per tutti gli operatori del comparto energetico. Osserva, altresì, che il Governo non affronta con misure efficaci il tema delle tariffe sociali, attivando una liberalizzazione meramente fittizia del mercato energetico.
SALVATORE TOMASELLI (Ulivo). Osservato che il provvedimento d'urgenza in discussione si inserisce nel processo di liberalizzazione del mercato dell'energia, settore nevralgico per la crescita del Paese e per la sua competitività, sottolinea i risultati positivi conseguiti dalla politica attuata dal Governo, capace di coniugare le esigenze della produzione di energia con la salvaguardia dell'ambiente; auspica inoltre la sollecita approvazione del disegno di legge sul riordino del settore energetico, attualmente all'esame del Senato.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Evidenziata la necessità di ricorrere alla decretazione d'urgenza per ottemperare agli obblighi comunitari, a fronte di un atteggiamento omissivo mostrato dal Governo di centrodestra in materia, osserva che le liberalizzazioni promosse in passato non hanno prodotto una reale diminuzione dei costi e dei prezzi per gli utenti finali. Nel sottolineare inoltre l'opportunità di adottare un piano energetico nazionale, preannunzia la presentazione di specifici ordini del giorno in tema di tariffazione sociale e di risparmio energetico.
Pag. XIIIPRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
RUGGERO RUGGERI (Ulivo), Relatore. Nel condividere le considerazioni svolte dalla deputata Provera, auspica che il Governo predisponga misure volte a tutelare gli utenti appartenenti a classi sociali particolarmente svantaggiate.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo rinunzia alla replica e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.