Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Sull'ordine dei lavori (ore 20).
GIACOMO MANCINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIACOMO MANCINI. Signor Presidente, intervengo per denunziare alla Presidenza della Camera una grave situazione di illegalità all'interno dell'amministrazione comunale di Cosenza, dove opera un assessore che ha ripetutamente intimidito elettori e simpatizzanti socialisti, con modalità tipiche degli appartenenti alle organizzazioni criminali. Tale assessore ha risposto a imprenditori e semplici cittadini, rivoltisi al comune per proporre idee e progetti utili allo sviluppo di Cosenza, dicendo loro: «Finché rimarrete amici di Giacomo Mancini, non avrete il sostegno dell'amministrazione». Signor Presidente, la gravità di questi fatti si commenta da sola: chiedo che la Presidenza informi di tale situazione la Presidenza del Consiglio e il Ministero dell'interno.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
WLADIMIRO GUADAGNO detto VLADIMIR LUXURIA. Signor Presidente, intervengo per segnalare l'ennesimo caso di una vittima transessuale romana, trentacinque anni, oggi morta al policlinico Umberto I per profonde lesioni craniche. Nel suo appartamento è stata presa per i capelli e la sua testa è stata sbattuta ripetutamente su una piattaforma piatta e dura. La vittima si chiamava Stefania ed è con questo nome che la cito, non con il nome al maschile usato da alcuni cronisti, che, tra l'altro hanno avuto difficoltà a raccogliere testimonianze nel suo quartiere, i Parioli, dalla gente che la conosceva con il nome da lei scelto, nel quale si identifica, ossia Stefania.
Signor Presidente, le chiedo di farsi carico di sollecitare la Commissione giustizia della Camera a velocizzare la discussione sull'estensione della legge Mancino per i crimini d'odio per orientamento sessuale e identità di genere, omofobia e transfobia, che ha la firma di tre Ministri di questo Governo (i Ministri delle pari opportunità, della giustizia e dell'interno).
PRESIDENTE. Raccolgo senz'altro la sua sollecitazione e mi farò carico di interessare della questione la Commissione giustizia.
ANTONIO SATTA. Chiedo di parlare.
Pag. 116PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO SATTA. Signor Presidente, esprimo la mia profonda amarezza per il fatto che, nonostante domani si concludano i lavori delle Camere per la chiusura del periodo estivo, il Governo non faccia conoscere al Parlamento quali iniziative stia attuando affinché i due cineasti prigionieri in Kenya - sono, infatti, a piede libero, ma senza passaporto - possano far ritorno in Italia. Dovranno rimanere in Kenya fino al 17 settembre, data della prima udienza, rischiando una pena detentiva da sette a quindici anni per detenzione di armi vere, sebbene quelle usate per il cinema siano solo armi giocattolo, inutilizzabili.
Tra l'altro, queste armi giocattolo sono state introdotte in Kenya il 19 giugno, mentre i due cineasti, Francesco Papa e Silvano Scasseddu, sono entrati in Kenya il 23 giugno. Ritengo che non possano esserci cittadini di serie A e di serie B. Quando accadono fatti del genere è necessaria una grande mobilitazione: si tratta sempre di nostri concittadini, che, ripeto, si trovano prigionieri in maniera assurda in uno Stato pericolosissimo quanto al trattamento dei nostri connazionali! Soprattutto, è stato veramente offensivo il comportamento dell'ambasciata kenyota nei confronti della nostra. Credo che soltanto un intervento forte del Governo, sollecitato dal Parlamento, possa fornire uno spiraglio e consentire a Francesco Papa - che ho avuto il piacere di ascoltare personalmente al telefono ed ho trovato molto prostrato, in quanto abbandonato - di tornare a Roma e di abbracciare la sua figlia di dieci anni.
PRESIDENTE. Deputato Satta, come lei sa, tale richiesta era già stata sollecitata e inoltrata al Governo. Nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo tenutasi in data odierna, la questione non è stata nuovamente sollecitata. Siamo in una fase di chiusura dei lavori ma, in ogni caso, solleciteremo il Governo a compiere almeno l'intervento nei termini da lei qui proposti.