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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Fenomeno dell'escalation di reati che vedono coinvolti immigrati - n. 3-01167)
PRESIDENTE. L'onorevole Bodega ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni n. 3-01167, concernente il fenomeno dell'escalation di reati che vedono coinvolti immigrati (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 10), di cui è cofirmatario.
LORENZO BODEGA. Signor Presidente, signor Ministro, in questi ultimi giorni e nelle ultime ore stiamo assistendo ad un'escalation di azioni criminose, che vedono protagonisti immigrati nel nostro Paese. Cito, ad esempio, la fuga degli egiziani dal centro di permanenza temporanea di Bari, per non dire dei cinque marocchini arrestati per aver distribuito sul mercato dosi di droghe letali e per non parlare delle rapine a mano armata o dei furti in appartamento da parte di albanesi; tali reati tempo fa avvenivano quando l'appartamento era vuoto, attualmente, invece, si aspetta che le persone siano presenti per poter far loro del male.
Pertanto, vorrei chiederle se il Governo non ritenga di dover tenere in maggior considerazione tale allarme sociale, questa preoccupazione dei cittadini e cosa intenda fare per assicurare che gli autori di tali reati scontino realmente la pena loro inflitta.
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Signor Presidente, non ritengo sia necessario ripercorrere i recenti episodi di cronaca segnalati dagli onorevoli interroganti per ribadire anche in questa occasione che l'attenzione del Governo e del Ministro della giustizia nei confronti dei crimini commessi nel nostro Paese, ovviamente, è continua e incessante.
Ciò nonostante, non credo di poter condividere i toni allarmistici - me lo consentirà l'onorevole interrogante - perché per tutte le vicende segnalate la risposta delle forze dell'ordine e delle istituzioni è stata tempestiva e, a mio parere, adeguata.
Le notizie che sono state comunicate sia da parte delle questure che delle autorità giudiziarie di Bari, Bergamo a Palermo sono, infatti, decisamente rassicuranti. Gli interventi dei Carabinieri e della Polizia di Stato sono stati immediati - vorrei sottolinearlo - le indagini sono state prontamente avviate - e lo sottolineo - mentre la competente magistratura inquirente ha già aperto i relativi procedimenti penali, chiedendo la convalida degli arresti e presentando gli arrestati di Bari per il giudizio direttissimo.
Peraltro, mi sembra opportuno segnalare che il GIP di Bergamo ha applicato a tutti i cittadini marocchini arrestati la misura cautelare della custodia in carcere e che, per quanto riguarda la cittadina rumena - inizialmente sospettata di aver tentato il sequestro di un minore - le dichiarazioni indiziarie rese dalla teste oculare sono state modificate e sostanzialmente ritrattate.
Quindi, il bilancio mi sembra sostanzialmente positivo - ad oggettivo riscontroPag. 70aritmetico, oserei dire - visto che allo stato, in base alla vigente normativa, tutti i fatti criminosi o presunti tali che si sono verificati in questi ultimi giorni, sono stati fronteggiati ed arginati.
Tutto ciò evidentemente non significa che il Governo sottovaluti i problemi connessi alla capacità di prevenzione generale dell'azione giudiziaria e all'effettività della pena, soprattutto in correlazione con il fenomeno dell'immigrazione clandestina e dei reati commessi da stranieri non identificati.
Con una direttiva interministeriale del 25 luglio scorso i Ministri della giustizia e dell'interno hanno disposto l'identificazione in carcere dei detenuti extracomunitari da espellere e la comunicazione tempestiva alla questura della data di scarcerazione, in modo da poter predisporre il rimpatrio, evitando la permanenza dello straniero nei centri di permanenza temporanea. La direttiva costituisce l'esempio più evidente della volontà del Governo di dare concretezza ed effettività ai sistemi di difesa sociale specificamente previsti dalla legge nei confronti degli stranieri che delinquono.
PRESIDENTE. L'onorevole Bodega ha facoltà di replicare.
LORENZO BODEGA. Signor Presidente, naturalmente la risposta del Ministro non ci soddisfa, anche se alcune considerazioni sono condivisibili. Certamente, signor Ministro, nessuno vuole diffondere allarmismi inutili. Tuttavia, chi vive nella realtà quotidiana e sta in mezzo alla gente avverte tale preoccupazione sociale.
La cronaca inquietante di questi giorni e di queste ore, documentata senza se e senza ma, non solo dagli organi di informazione ufficiali ma anche dalle forze dell'ordine, dimostra come una certa criminalità sia strettamente collegata al fenomeno dell'immigrazione.
La sequenza e l'escalation di tali azioni criminose ora reclamano interventi drastici e coraggiosi anche in previsione del fatto che statisticamente nel periodo di agosto questi episodi odiosi, soprattutto perché violano l'innocenza di soggetti indifesi, esplodono ovunque generando paura e fondata psicosi.
Si chiede se questo stillicidio, che non risparmia nessuna località italiana (non sono colpite zone geografiche specifiche), possa continuare senza che il Governo attui da oggi quel giro di vite che solo può concorrere a garantire vacanze tranquille agli italiani e ai turisti. Ciò, signor Ministro, nella convinzione che solo una mano ferma, una pena severissima, una vigilanza diffusa e capillare siano l'unico antidoto per arginare, se non per sconfiggere alla radice, questa piaga indegna della nostra società civile.
È ovvio che accanto a questi interventi urgenti...
PRESIDENTE. Onorevole Bodega, concluda.
LORENZO BODEGA... si debba intensificare la politica di espulsione degli immigrati irregolari e dei clandestini che ammorbano la convivenza nel nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).