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Discussione di documenti in materia di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione (ore 12,47).
(Esame - Doc. IV-quater, nn. 19 e 20)
PRESIDENTE. Passiamo alla discussione del seguente documento:
Relazione della Giunta per le autorizzazioni su una richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di due procedimenti penali nei confronti di Carlo Taormina, deputato all'epoca dei fatti (Doc. IV-quater, nn. 19 e 20).
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali sono in corso i due procedimenti concernono opinioni espresse da Carlo Taormina nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, deputato Antonio Pepe.
ANTONIO PEPE, Relatore. Signor Presidente, anch'io mi richiamo, per economia di tempo, interamente alla relazione scritta, ricordando che la Giunta si è pronunziata per l'insindacabilità senza alcun voto contrario, ma soltanto con alcune astensioni.
PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Acerbo. Ne ha facoltà.
MAURIZIO ACERBO. Signor Presidente, ritengo scandaloso che, su una materia così delicata - e lo è proprio perché attiene alla garanzia delle prerogative dei parlamentari - ci si confronti, grazie alla proposta del collega Leone, in questo clima di disordine: un clima che conferma i giudizi purtroppo spesso negativi sull'andamento dei nostri lavori.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI (ore 12,50)
MAURIZIO ACERBO. Credo che dobbiamo difendere, specie quando si tratta dell'espressione di opinioni, i diritti e le prerogative costituzionali: e ciò non può essere fatto in una gazzarra di questo tipo.
Pregherei dunque che si evitasse nel futuro - lo dico al collega Leone, che tanto tiene a questi temi - che similiPag. 52discussioni si svolgano in questa maniera: tanto più che non vi è alcuna fretta e vi è anzi l'esigenza di svolgere discussioni serie, senza pregiudizi di schieramento. Non ho infatti nulla contro l'avvocato Taormina - che non mi è simpatico per le sue opinioni politiche, così come io non sarò simpatico a lui - ma, prima di esprimere un voto su qualsiasi tema, come parlamentare della Repubblica, gradirei riuscire a capire di cosa si discute.
Credo sia davvero scandaloso che, prima di andare in vacanza, si liquidi in questo disordine una questione di tal genere (Applausi dei deputati dei gruppi Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, L'Ulivo, Italia dei Valori e La Rosa nel Pugno).
PRESIDENTE. Invito i deputati a prendere posto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Buemi. Ne ha facoltà.
ENRICO BUEMI. Signor Presidente, credo che il collega di Rifondazione Comunista abbia posto correttamente la questione. Anzi, vorrei sottolineare, a lui e ai colleghi, che il gruppo della Rosa nel Pugno è interamente schierato nei banchi dell'aula, senza assumere atteggiamenti di rapido avvio verso la fase estiva: riteniamo, infatti, di dover svolgere fino alla fine il nostro compito.
È per queste ragioni che ricordo all'Assemblea ed al collega che è intervenuto le ragioni per le quali noi, in questi giorni, ci siamo opposti a valutazioni frettolose riguardanti altri casi di colleghi in sede di Giunta per le autorizzazioni. Credo infatti che, da questo punto di vista, il metro non debba essere flessibile (Applausi dei deputati dei gruppi La Rosa nel Pugno e L'Ulivo).
PRESIDENTE. Sottolineo che il disordine deve essere evitato anche nelle fasi conclusive: l'argomento, come avete visto, è stato inserito all'ordine del giorno secondo le procedure e con le maggioranze previste dal Regolamento. Naturalmente - insisto - vi è la necessità che alla questione sia prestata l'attenzione che essa merita: il che può essere determinato solo dalla presenza, dalla compostezza e dalla concentrazione dell'Assemblea.