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Seguito della discussione congiunta del conto consuntivo della Camera dei deputati per il 2006 e del progetto di bilancio della Camera dei deputati per il 2007 (doc. VIII, nn. 3 e 4).
PRESIDENTE. Ricorda che nella seduta del 16 luglio 2007 si è svolta la relazione del questore Albonetti e che, a nome del Collegio, il questore Colucci ha integrato la predetta relazione dando conto del seguito fornito agli ordini del giorno presentati in occasione dell'esame del precedente bilancio interno.
GIANFRANCO CONTE (FI). Pur esprimendo apprezzamento per alcune parti della relazione predisposta dal Collegio dei questori, giudica insufficienti le misure adottate per contenere l'incremento delle spese della Camera; ritiene infatti che la classe politica abbia l'obbligo di ridurre i costi delle istituzioni parlamentari, evitando scelte contraddittorie come quelle che hanno consentito l'aumento del numero di gruppi parlamentari e attuando interventi significativi che riguardino, tra l'altro, una migliore e più razionale organizzazione della struttura amministrativa.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Sottolineata l'importanza dell'odierno dibattito sui documenti di bilancio in discussione, ritiene che la richiesta proveniente dall'opinione pubblica di una maggiore trasparenza e di una più convinta lotta ai privilegi non debba essere interpretata come volontà di marginalizzare il ruolo della politica. Osservato che la crisi di quest'ultima deriva dal prevalere di logiche liberistiche e di mercato, rileva che la decisione relativa alla costituzione di ulteriori gruppi parlamentari è funzionale ad esigenze di rappresentatività; auspica infine l'abbattimento dei costi degli apparati pubblici, anche attraverso una seria riforma istituzionale, pur sottolineando la necessità di potenziare l'attività conoscitiva e di documentazione necessaria per un corretto esercizio della funzione parlamentare.
MARIO PEPE (FI). Nel rilevare che un sistema politico efficiente comporta un costo, ritiene incongrua una politica di rigore che colpisca i soli vitalizi dei parlamentari; invita pertanto l'Ufficio di Presidenza ad intervenire sugli sprechi reali, che individua principalmente nelle spese affrontate dalla Camera per l'acquisizione di alcuni beni immobili nonché per le consulenze esterne.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Osservato preliminarmente che l'odierno dibattito sui documenti di bilancio in discussione rappresenta un'occasione irripetibile per analizzare la crisi del sistema politico, sottolinea l'importanza della funzione di rappresentanza delle diverse istanze della società svolta dal Parlamento, il quale dovrebbe essere oggetto di una riforma istituzionale che affronti i temi del bicameralismo perfetto e della riduzione del numero dei parlamentari.
Pag. IVLUCIANO PETTINARI (SDpSE). Espresso, a nome del suo gruppo, un complessivo apprezzamento per la relazione del Collegio dei questori, la quale opportunamente distingue tra privilegi della classe politica e costi della democrazia, proponendo conseguentemente di ridurre i primi e di razionalizzare i secondi, ritiene necessario, al fine di conseguire in tempi congrui l'obiettivo di una diminuzione dei costi delle istituzioni parlamentari, ridimensionare il ricorso alle consulenze esterne, prevedere l'unificazione di alcuni apparati amministrativi di Camera e Senato e destinare maggiori risorse al finanziamento dei servizi a supporto dei deputati anziché all'erogazione delle previste indennità. In tale quadro complessivo, riterrebbe altresì opportuno provvedere alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro degli assistenti dei deputati, estendendo loro il trattamento previsto per i collaboratori dei membri dell'Ufficio di Presidenza: auspica, nel merito, l'accoglimento di un apposito ordine del giorno presentato dalla sua parte politica.
MARCO BOATO (Verdi). Esprime apprezzamento, anche a nome del suo gruppo, per la relazione predisposta dal Collegio dei questori, ai quali rivolge un particolare ringraziamento per il proficuo lavoro svolto, segnatamente con riferimento all'individuazione di strumenti volti a garantire, contestualmente, maggiore efficienza e riduzione dei costi della politica.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
MARCO BOATO (Verdi). Sottolinea, inoltre, la necessità di una rivisitazione del ruolo del Parlamento, anche alla luce di auspicabili riforme costituzionali ed istituzionali, quali il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari e la radicale modifica della vigente legge elettorale.
GREGORIO FONTANA (FI). Nel ringraziare il Collegio dei questori per l'attività svolta, giudica in gran parte condivisibile il contenuto della relazione; nel ritenere, inoltre, congrue le proposte formulate con riferimento ai vitalizi dei deputati, le quali appaiono in sintonia con le misure concrete già adottate dal precedente Governo, auspica una complessiva razionalizzazione della spesa, da attuare anche mediante più proficue forme di collaborazione con l'altro ramo del Parlamento.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
GREGORIO FONTANA (FI). Osservato altresì che l'Esecutivo non appare in grado di dare risposte convincenti sotto il profilo del contenimento dei costi della politica, preannunzia la presentazione di un ordine del giorno volto a porre rimedio ad alcune decisioni dell'Ufficio di Presidenza che hanno comportato un notevole aggravio di spesa, segnatamente con riferimento all'autorizzazione alla costituzione di nuovi gruppi parlamentari, il cui mancato accoglimento indurrebbe il suo gruppo a votare contro i documenti di bilancio.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Sottolineata l'esigenza di attuare una rigorosa politica di bilancio, ritiene essenziale garantire più efficaci forme di trasparenza e pubblicità dell'attività parlamentare; nel preannunziare, a nome del suo gruppo, la presentazione di ordini del giorno volti, in particolare, a rendere più agevole la fruizione dei serivizi on-line, prospetta l'opportunità di adottare misure finalizzate, tra l'altro, a contenere le ingenti spese telefoniche ed energetiche, nonché di favorire l'acquisto degli immobili per la locazione dei quali la Camera sostiene spese ingenti.
SILVANA MURA (IdV). Pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dal Collegio dei questori, ritiene che un grave limite della relazione sia quello di prevedere un contenimento dell'incremento della spesa e non una sua riduzione,Pag. Vda attuare, a suo avviso, intervenendo su voci di costo non riferibili direttamente all'attività parlamentare, applicando adeguate tariffe ad alcuni servizi personali resi ai deputati, perseguendo un raffreddamento progressivo della crescita delle retribuzioni corrisposte al personale dipendente e rivisitando, allo scopo di razionalizzarli e renderli più trasparenti, i meccanismi dei rimborsi elettorali ai gruppi parlamentari, il cui importo è più che raddoppiato negli ultimi anni.
Nell'esprimere, quindi, insoddisfazione per la mancata attuazione dell'ordine del giorno che impegnava l'Ufficio di Presidenza a ridurre le spese della Camera in conformità agli analoghi impegni assunti dal Governo, ne preannunzia la ripresentazione, sottolineando che il voto favorevole del suo gruppo sui documenti di bilancio sarà condizionato al suo accoglimento.
CESARE CAMPA (FI). Sottolineato l'evidente distacco tra il Paese reale e le istituzioni, auspica una autocritica riflessione da parte dei protagonisti dell'attività politica che consenta di soddisfare l'inderogabile esigenza di valorizzare il ruolo del Parlamento, al fine di ricostruire un rapporto diretto con la società civile e di difendere il prestigio delle istituzioni, allontanando pericolose tentazioni qualunquistiche.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno). Sottolineato che la forte delegittimazione dell'attività politica non può essere imputata ad una generalizzata responsabilità di tutte le forze politiche, evidenzia la non veridicità delle affermazioni circa i presunti maggiori costi delle istituzioni parlamentari italiane rispetto a quelle europee. Nel sottolineare che la classe politica non è peggiore della società civile, ritiene tuttavia indispensabile che dalle istituzioni giunga un esempio di gestione improntata a rigore e senso di responsabilità. Nel preannunziare quindi la presentazione da parte del suo gruppo di alcuni ordini del giorno, auspica la chiusura di Palazzo Marini, che rappresentata un inutile costo, e l'assoggettamento dell'intero trattamento economico dei deputati ad imposizione fiscale. Ritiene altresì particolarmente opportuna l'esternalizzazione di tutti i servizi non direttamente collegati all'attività parlamentare, la rivisitazione dell'impostazione relativa alla fornitura di beni e servizi, la modernizzazione tecnologica e la riorganizzazione dell'apparato interno, nonché la revisione della dinamica retributiva del personale della Camera dei deputati.
EMERENZIO BARBIERI (UDC). Sottolineata l'opportunità di un'anticipazione dei tempi di discussione del bilancio preventivo della Camera, manifesta l'esigenza di uniformare gli incrementi percentuali delle spese relative ai trattamenti economici dei deputati, degli ex deputati, del personale in servizio e di quello in quiescenza. Nel sottolineare la necessità di ricondurre sotto controllo le spese per il personale, rileva che l'autorizzazione alla costituzione di gruppi parlamentari minori, che giudica inopportuna, incide in misura significativa sul bilancio della Camera, determinando, peraltro, un peggioramento della funzionalità dell'istituzione parlamentare. Nel ritenere, infine, essenziale eliminare ogni forma di diversificazione di trattamento tra deputati e senatori, auspica che l'intera classe politica abbia un sussulto di dignità e difenda il proprio ruolo, indispensabile per la democrazia, oggetto di ingiustificati e demagogici attacchi.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nell'associarsi ai ringraziamenti rivolti al Collegio dei questori per l'ampio, preciso ed esaustivo lavoro svolto, ritiene che il trattamento economico dei deputati sia assolutamente equo ed adeguato alla centralità della funzione che il Parlamento è chiamato a svolgere. Sottolinea quindi la necessità di predisporre interventi volti a garantire una sempre maggiore efficienza delle istituzioni parlamentari e, conseguentemente, a contenerne i costi, anche ricorrendo all'esternalizzazione dei servizi non direttamente collegati all'attività parlamentare.Pag. VIPreannunzia a tal fine la presentazione di appositi ordini del giorno.
GIACOMO STUCCHI (LNP). Nell'associarsi ai ringraziamenti per il lavoro svolto dal Collegio dei questori, ispirato da tempo a finalità di contenimento della spesa e di eliminazione degli sprechi, ritiene che l'approvazione di una seria riforma istituzionale avrebbe avuto riflessi positivi sulla riduzione dei costi degli apparati pubblici. Nel ritenere, quindi, che la costituzione di ulteriori gruppi parlamentari e l'incremento del rimborso a loro favore in misura proporzionale al numero dei componenti abbia inciso negativamente sul bilancio interno, preannunzia la presentazione di ordini del giorno volti a prevedere interventi sulla spesa e sui reali privilegi ancora esistenti.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Manifestato apprezzamento per il contenuto dei documenti di bilancio in discussione e per le esaustive relazioni svolte dai deputati questori, sottolinea la necessità di procedere con maggior rigore al contenimento sia delle spese per i deputati, con specifico riferimento al sistema dei vitalizi, sia di quelle più propriamente riferibili alla macchina amministrativa, in particolare per quanto riguarda le spese per beni, servizi e trattamento economico del personale interno, assicurando tuttavia la salvaguardia del ruolo del Parlamento. Rilevato, inoltre, che la riduzione del numero dei parlamentari non inciderebbe in maniera significativa sulla riduzione dei costi della politica, ritiene non veritiere le affermazioni secondo le quali i costi delle istituzioni parlamentari italiane sarebbero maggiori rispetto a quelle di altri Paesi europei. Dichiara, infine, il pieno sostegno del suo gruppo ai documenti di bilancio in esame.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
MAURO DEL BUE (DCA-NPSI). Ritiene di stampo meramente propagandistico la presentazione di taluni ordini del giorno volti a porre rimedio alla decisione dell'Ufficio di Presidenza di autorizzare la costituzione di nuovi gruppi parlamentari.
BRUNO MELLANO (RosanelPugno). Auspica si riesca a modificare il sistema di votazione elettronica nel senso di garantire la correttezza e la trasparenza delle singole espressioni di voto, come proposto in un ordine del giorno presentato dai deputati del suo gruppo.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Si associa alla protesta dei deputati di Forza Italia relativa all'autorizzazione, con il voto determinante del Presidente della Camera, alla costituzione di cinque nuovi gruppi, sottolineando che la mancanza di segnali importanti di contrazione dei costi indurrebbe il suo gruppo a trasformare l'attuale giudizio, comunque non negativo sui documenti di bilancio, in un voto di diversa natura.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione congiunta e rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 14,05, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono settantanove.