Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Individuazione di percorsi alternativi adeguati in relazione ai lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto Bagnara Calabra-Scilla - n. 3-01258)
PRESIDENTE. L'onorevole La Loggia ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-01258, concernente l'individuazione di percorsi alternativi adeguati in relazione ai lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel tratto Bagnara Calabra-Scilla (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14), di cui è cofirmatario.
ENRICO LA LOGGIA. Signor Presidente, signor Ministro, dopo il blocco della realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, apprendiamo che anche sui lavori dell'autostrada Reggio Calabria-Salerno (mi piace chiamarla così e lei ne comprenderà il motivo), nel tratto di Bagnara Calabra-Scilla vi sarà un'interruzione nel collegamento sud-nord per 4 o 7 anni.
È un tratto dove si verificano circa 20 mila passaggi giornalieri, tra i quali oltre 3000 TIR: significa praticamente distruggere l'economia del Mezzogiorno e in particolare della Sicilia.
Il suo collega Bianchi ha chiesto un rinvio e l'Anas ha affermato che non ne può concedere alcuno.
Le «autostrade del mare», avviate dal Governo Berlusconi, giacciono in qualche cassetto polveroso. Credo che voi volete soltanto accrescere il dissenso, che è già così corposo, nel nostro Paese. Stavolta ci sarà addirittura una rivolta popolare.
Signor Ministro Di Pietro, che tante volte ha minacciato le dimissioni, trovi questa buona e nobile ragione! Da buon meridionale, come me, si dimetta su un argomento di questo genere!
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, credo che sia responsabilità di un cittadino di questo Stato, se è al Governo, non quella di dimettersi ma di impegnarsi al massimo per far funzionare le cose in questo Stato. Le dimissioni sono un atto di resa e io non sono abituato alla resa (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
Per quanto riguarda, invece, la Salerno-Reggio Calabria vorrei fare una premessa: sono cinquant'anni che ci stiamo lamentando perché non si fa. Nella legge finanziaria dell'anno scorso abbiamo previsto due miliardi e mezzo; in pochi mesi abbiamo avviato e già chiuso due cantieri; ne stiamo avviando uno enorme. Qual è la colpa? State realizzando la Salerno-Reggio Calabria: non si può fare! Mi sembra un ragionamento da «fafazzi».
Credo che sia necessario realizzare la Salerno-Reggio Calabria perché il sud ne ha bisogno! Io voglio impegnarmi a fare i lavori e non a bloccarli. Se è vero, come è vero, che per costruire un pezzo diPag. 66autostrada su un'autostrada già esistente, bisogna passare da quattro a due corsie, ciò non vuol dire bloccare l'autostrada, ma incanalarla su una sola corsia.
Se è vero, com'è vero, che ciò procurerà disagio, bisogna cercare delle soluzioni alternative, come quelle che stanno trovando le prefetture interessate, il Ministro dell'interno e il Ministro dei trasporti con tutte le autorità interessate, comprese le regioni.
Sono d'accordo con lei che bisogna affidare ad un commissario unico la vigilanza e le responsabilità affinché quel traffico non ne risenta molto, ma è importante realizzare l'opera perché, altrimenti, non risolveremo mai i problemi.
Da una parte, dunque, posso assicurarle, onorevole deputato, che non darò il via libera ai lavori sic et simpliciter il 1o ottobre, per così dire, «come va va»: bisogna che, insieme alla costruzione di quel tratto di autostrada, siano previsti degli strumenti che, da una parte, agevolino e mettano in sicurezza la carreggiata (che comunque rimarrà sempre in funzione e non si chiuderà) e, dall'altra parte, che aiutino soprattutto i TIR a defluire su altri corsi, in particolare, attraverso i porti che, come è emerso nelle ultime riunioni, sono stati individuati e devono essere riallocati in senso logistico.
Noi da sempre, dal primo giorno che mi sono insediato al Ministero delle infrastrutture, abbiamo indicato il 1o ottobre come data di inizio dei lavori. Se si tratta di rimandare per qualche altra settimana per dare spazio a migliori organizzazioni logistiche, ben venga. Ma non mettiamoci in testa - ripeto: non mettiamoci in testa - che la soluzione per venire incontro alle esigenze del sud sia quella di non realizzare l'opera quando finalmente siamo riusciti a partire. Davvero sarebbe un colpo finale e definitivo all'economia e alla credibilità del sud e del nostro Paese (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
PRESIDENTE. L'onorevole Angelino Alfano, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
ANGELINO ALFANO. Signor Ministro, abbiamo ascoltato in silenzio il suo comizio (non ho altre espressioni per definirlo). Lo abbiamo ascoltato in silenzio perché francamente ci aspettavamo che, dopo questa enfasi, lei arrivasse alla conclusione, cioè che ci dicesse realmente quali sono le soluzioni alternative per evitare che derrate alimentari si perdano, che milioni di cittadini negli anni restino intrappolati in quel luogo e che i danni per il meridione siano superiori al vantaggio di una breve accelerazione.
Non vorremmo che lei, procedendo per una serie di salti logici, volesse dimostrare che noi deputati della Sicilia e del sud, non vogliamo più realizzare la Salerno-Reggio Calabria, proprio noi che con il Governo Berlusconi l'abbiamo accelerata dopo trent'anni! Non lo possiamo accettare!
Rimettiamo le cose in ordine. Gli interroganti le hanno chiesto esattamente quello che le ha detto il suo collega di Governo, tale onorevole Ministro Bianchi, che afferma esattamente le stesse cose che noi stiamo proponendo con l'interrogazione in esame.
Gli italiani sono abituati al fatto che, a fronte di una questione al centro del dibattito del Governo, ci siano almeno tre opinioni in campo, tutte contrapposte. Quello a cui gli italiani non sono abituati, invece, è che, se si realizza un'opera, si paralizza il Paese. Questo no!
Vogliamo sapere molto semplicemente dal Governo, poiché il 1o ottobre è tra sette giorni, se queste soluzioni alternative per attraversare una parte della Calabria sono pronte o no. Noi abbiamo la sensazione che voi stiate sottovalutando il rischio di caos, anche in termini di ordine pubblico e i danni che il sud d'Italia e soprattutto la Sicilia e la Calabria patiranno senza un minimo di previsione organizzativa in riferimento a quello che causerà quest'opera.
Noi vogliamo fortemente quest'opera, ma non possiamo accettare che essa si trasformi nel caos e nel disordine pubblico. Potenziate le autostrade del mare; riunite immediatamente una vostra taskPag. 67force con una del governo della regione Sicilia e della regione Calabria; fate qualcosa, ma non date l'avvio il 1o ottobre: il 2 ottobre non potrete dire che nessuno vi aveva avvisato che sarebbe successo il caos (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Misto-Movimento per l'Autonomia).
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle 16,45.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI