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Sull'ordine dei lavori.
SIMONE BALDELLI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per un breve richiamo. Lo scorso anno, proprio di questi tempi, Forza Italia sollevò in quest'aula una questione relativa alla mancata presentazione, entro i termini previsti dalla legge, del disegno di legge finanziaria alle Camere.
Quest'anno, tale disegno di legge ha seguito un percorso diverso, in quanto è stato presentato in prima lettura al Senato, ma registriamo lo stesso identico problema dell'anno scorso, cioè che il disegno di legge, pur approvato dal Consiglio dei Ministri solo tre giorni fa con grande clamore di stampa e con un susseguirsi di dichiarazioni più o meno contraddittorie anche all'internodella maggioranza e del Governo stesso, non è ancora giunto all'attenzione del Parlamento.
In tal senso, signor Presidente, non avanzo alcun richiamo di natura formale alla Presidenza, ma vorrei che rimanesse agli atti tale questione, anche alla luce di quanto auspicato dal Presidente della Repubblica Napolitano in queste ore, allorché egli ha dimostrato la sua preoccupazione per il ricorso alla questione di fiducia sulla legge finanziaria, perché una legge finanziaria, che dovrebbe essere discussa dal Parlamento, si è trasformata in passato - in particolare lo scorso anno - in un unico articolo composto da oltre 1.300 commi. Ciò evidentemente ha impedito al Parlamento di discutere in maniera chiara, serena e democratica un disegno di legge su cui è stata posta la questione di fiducia.
Voglio quindi lasciare agli atti della seduta in corso un auspicio da noi condiviso, cioè che si possa discutere il disegno di legge finanziaria e non ritrovarsi nella stessa antipatica situazione dello scorso anno, visto che le premesse e la situazione politica in seno al Governo e alla maggioranza non sono certamente migliori.
Qualcuno avrebbe potuto dire, in difesa della legge finanziaria del Governo Berlusconi (l'ultima delle cinque e l'unica della scorsa legislatura su cui fu posta la questione di fiducia), che si trattava di una legge finanziaria di fine legislatura. L'auspicio, in questo senso, è che si tratti dell'ultima legge finanziaria di questo Governo.
PRESIDENTE. Prendo atto del significato politico delle osservazioni da lei svolte. Si tratta, tuttavia, di una questione che, come lei ha ricordato, in questa fase riguarda più direttamente il Senato e che, pertanto, potrà più utilmente essere affrontata presso quel ramo del Parlamento.