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Discussione del disegno di legge: Concessione di un contributo finanziario alla Delegazione generale palestinese per il funzionamento della sede in Italia (A.C. 2549) (ore 16,20).
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 2549)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la relatrice, vicepresidente della Commissione affari esteri, onorevole De Zulueta.
TANA DE ZULUETA, Relatore. Signor Presidente, credo che questa sia stata una discussione utile e spero che potremo speditamente giungere alla votazione di questo provvedimento, poiché siamo un po' indietro nell'erogazione di un finanziamento già annunziato.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
PATRIZIA SENTINELLI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, intervengo molto brevemente per svolgere talune considerazioni che derivano dal dibattito.
Gli onorevoli deputati intervenuti, nell'esprimere le loro considerazioni, hanno voluto manifestare l'assenso dei propri gruppi al provvedimento in discussione: mi pare che ciò costituisca un fatto di rilievo positivo.
Ciononostante, gli interventi svolti hanno voluto anche allargare il campo, a partire dalla relazione che è stata presentata dall'onorevole De Zulueta, per compiere valutazioni più generali sulla situazione dell'intera area mediorientale, ad indicare - a me pare ed è questo che rilevo con grande interesse - una particolare sensibilità politica delle nostre istituzioni, del Governo, del Parlamento e, in particolare, di quest'Assemblea. Si tratta di un fatto molto significativo proprio perché i diversi interventi, pur con accenti naturalmente diversi, hanno delineato una situazione assai delicata e di grande instabilità, che determina in tutti noi - nel Governo, nel Parlamento, ma mi sento di dire anche nel popolo italiano - un'inquietudine, ma anche, nello stesso tempo, una grande serietà nell'assunzione delle nostre responsabilità.
Infatti, il nostro Paese - è stato anche ricordato da alcuni di voi in particolare, ma è una circostanza reale e riconosciuta da tutti - è impegnato in prima linea a costruire la pace e a definire politiche di sicurezza di Israele così come di riconoscimento dello Stato di Palestina; esso è impegnato in senso generale, politicamente rilevante, ma anche in modo puntuale, nella definizione appunto di una nostra presenza con la missione UNIFIL così delicata.
Vi è, nel contempo, anche un impegno di carattere umanitario volto a sollevare, benché parzialmente, tutta la popolazione coinvolta dalla miseria e dalle terribili situazioni che vive, con interventi a favore delle donne e i bambini, nel settore della sanità e per favorire il dialogo: si tratta di interventi di emergenza umanitaria, ma anche di vera cooperazione.
Io stessa andrò, a metà mese, a Beirut e a Gerusalemme per verificare, anche assieme alle organizzazioni non governative operanti sul campo, la qualità, l'efficacia o meno degli interventi che abbiamo sinora sostenuto, al fine di suggerire e sollecitarne altri; ciò indica come il nostro Paese sia impegnato a tutto campo.
Certamente, la discussione relativa al nostro impegno e all'efficacia generalePag. 29nella definizione del nostro impegno progettuale va ripresa, in questa Assemblea così come da parte del Governo.
Oggi, dunque, è stato svolto un argomentare importante, ma è alla nostra attenzione un provvedimento specifico che, peraltro, richiede di essere approvato velocemente (come ricordava, da ultimo, anche l'onorevole De Zulueta).
Si tratta di un provvedimento rispetto al quale - tutti lo abbiamo detto e lo abbiamo sentito dire da voi - c'è un interesse e un convincimento, che non risolve tutti i problemi ma assume una parte di quei problemi.
Esso prevede un finanziamento che aderisce all'impostazione generale della politica italiana di sostegno - non di oggi, ma che conferma l'impegno precedente - alle istituzioni delle autorità palestinesi che condividono i principi di pace, giustizia e legalità sostenuti, peraltro, dalla comunità internazionale per la soluzione del conflitto nell'intera regione.
Il sostegno alla Delegazione palestinese di cui parla il provvedimento in esame è particolarmente importante proprio perché a noi pare che vi sia bisogno di un interlocutore in grado di veicolare tempestivamente ed efficacemente le comunicazioni alla Presidenza palestinese e di condividere le informazioni dei fatti che si evolvono.
Peraltro - credo di interpretare anche molti dei suggerimenti e delle considerazioni svolte dall'Assemblea -, la concessione di tale contributo (che, come è stato sottolineato, non è di grandissima entità, bensì è pari a quelli precedenti), dà un significato maggiore e del tutto particolare in questa difficile situazione per capirne anche l'evoluzione.
Le delegazioni palestinesi, come tutti voi sapete, dipendono direttamente dal Presidente Abu Mazen, che ha espressamente chiesto, quando recentemente ha svolto la sua ultima visita in Italia, che il nostro Paese sostenga il funzionamento delle Delegazione generale a Roma: quindi, il provvedimento al nostro esame si inserisce - e non è l'unico - dentro un quadro di diverse iniziative in corso, sia in ambito europeo che bilaterale, a sostegno del rafforzamento di quelle strutture dell'apparato statale palestinese che a noi sembra importante.
Dicevo - e lo ripeto - che il contributo viene mantenuto inalterato rispetto a quello precedente: esso è necessario al mantenimento del decoro di una sede di rappresentanza dell'Autorità nazionale palestinese (ANP) anche come segno tangibile di amicizia - qualcuno di voi lo ricordava -, perché non vi sarebbero altrimenti i mezzi sufficienti affinché tale rappresentanza possa funzionare, non potendo appunto l'ANP provvedere con le sue sole finanze al funzionamento degli uffici all'estero.
A noi sembra un elemento importante che sta all'interno della strategia più generale, di cui abbiamo discusso già altre volte, che il Parlamento ha affrontato con grande cura e che il Governo sta mettendo in atto, come alcuni di voi hanno segnalato, con grande determinazione e grande responsabilità.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.