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Per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo e sull'ordine dei lavori (ore 19,35).
SERGIO OLIVIERI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SERGIO OLIVIERI. Signor Presidente, intervengo per sollecitare il Governo a fornire una risposta all'interrogazione n. 5-03337, che ho presentato con altri deputati il 18 aprile 2007. Tale interrogazione chiede al Governo quali interventi intenda porre in atto nei confronti di Fincantieri, affinché nello stabilimento di Sestri Ponente, in provincia di Genova, cessino le sistematiche violazioni allo statuto dei lavoratori, contro le quali hanno scioperato ieri ed oggi gli operai del cantiere.
PRESIDENTE. Deputato Olivieri, la Presidenza si farà carico di sollecitare la risposta del Governo all'interrogazione da lei richiamata.
CARLO GIOVANARDI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CARLO GIOVANARDI. Signor Presidente, in data odierna la Camera si è impegnata in un dibattito importante concernente le guarentigie dei parlamentari, ma stavamo parlando di intercettazioni telefoniche e della possibilità di utilizzare tali intercettazioni nei confronti di terzi. Succede, invece, nel nostro Paese che il colonnello comandante dei Carabinieri di Campobasso, Maurizio Coppola, il cui fratello è generale dei Carabinieri e comanda in Bosnia i nostri soldati, il cui padre, zio e nonno sono stati carabinieri (una delle grandi famiglie dell'Arma), sia stato trattenuto in carcere e agli arresti domiciliari per tre mesi, signor Presidente, con accuse che definire surreali è poco.
Tali accuse sono state poi annullate dalla Corte di cassazione, che ha disintegrato le risibili motivazioni che hanno portato il procuratore della Repubblica di Larino, che oltretutto è un nostro ex collega, l'onorevole (oggi dottor) Magrone, a disporre la misura cautelare. Malgrado la Cassazione, all'inizio di agosto, abbia annullato tali misure con motivazioni durissime, il colonnello è stato lasciato in carcere e, quando sono finiti i tre mesi di custodia cautelare, è stato colpito dalla misura del divieto di residenza a Campobasso, che questa mattina il tribunale del riesame ha rimosso, annullando totalmente tutti i provvedimenti disposti.
Pertanto, non esito a parlare di un sequestro di persona. Infatti, in uno Stato di diritto ci sono le prerogative dei parlamentari, ma anche dei cittadini. Noi abbiamo già dall'inizio sollevato il caso, abbiamo investito il Ministro della giustizia, abbiamo presentato interpellanze, abbiamo chiesto fin dall'inizio, cioè da quando era stato incarcerato, di intervenire su quella procura, di mettere in atto i meccanismi in un rapporto Governo-Parlamento-CSM...
PRESIDENTE. Lei sta intervenendo sull'ordine dei lavori...
CARLO GIOVANARDI. Esattamente, e l'ordine dei lavori è che dopo tre mesi e dopo questa infamia non c'è stata data nessuna risposta! Le istituzioni devono avere una credibilità, perché privare per mesi un cittadino della libertà, soprattutto un colonnello comandante dei Carabinieri, senza nessuna giustificazione è un fatto gravissimo, sul quale chiediamo al Ministro di venire a riferire al Parlamento [Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)]!
PRESIDENTE. Deputato Giovanardi, rappresenterò senz'altro la questione da lei sollevata al Governo, chiedendogli di riferire.
Pag. 68RICCARDO PEDRIZZI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RICCARDO PEDRIZZI. Signor Presidente, intendo sollecitare per l'ennesima volta la risposta ad un'interrogazione, n. 3-00166, presentata niente meno che il 26 luglio 2006. Gli uffici hanno provveduto già a due solleciti, il 28 novembre 2006 e il 24 luglio 2007.
Il Ministro dell'ambiente, competente per materia, non si decide a venire a rispondere. Gradirei un ulteriore sollecito da parte degli uffici, perché l'argomento sta a cuore a molte popolazioni e riguarda il recupero delle scorie nucleari.
PRESIDENTE. Deputato Pedrizzi, la Presidenza si farà carico di sollecitare la risposta del Governo all'interrogazione da lei richiamata
FILIPPO ASCIERTO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FILIPPO ASCIERTO. Signor Presidente, mi associo alla richiesta dell'onorevole Giovanardi, perché ritengo assolutamente giusto che il Ministro della giustizia venga a riferire in Assemblea su un fatto veramente incredibile e surreale.
In questo Paese, dove i criminali vengono rimessi in libertà grazie all'indulto, dove nessuno sconta la pena per i reati che commette, c'è un colonnello dei Carabinieri...
PRESIDENTE. Deputato Ascierto, non ne facciamo un dibattito... D'accordo, abbiamo sentito, lei si associa...
FILIPPO ASCIERTO. ...che non ha commesso assolutamente nulla e che ha ingiustamente scontato tre mesi di detenzione.
PRESIDENTE. Vale quanto ho già detto al deputato Giovanardi. Naturalmente, anche lei potrà presentare atti di sindacato ispettivo nelle forme previste dal Regolamento...
FILIPPO ASCIERTO. Lo abbiamo già fatto!
PRESIDENTE. In ogni caso, solleciteremo il Governo.
GIUSEPPE COSSIGA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIUSEPPE COSSIGA. Signor Presidente, intervengo per associarmi a quanto detto dai colleghi Giovanardi e Ascierto e per chiedere al Ministro di rispondere alle interrogazioni e alle interpellanze che sono state presentate sulla vicenda.
PRESIDENTE. Deputato Cossiga, vale anche per lei la risposta che ho fornito ai colleghi che l'hanno preceduta.