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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Costi e modalità di utilizzo del servizio dei voli di Stato da parte di membri del Governo nelle ultime tre legislature - Ripresa dello svolgimento dell'interrogazione n. 3-01282)
PRESIDENTE. Vorrei ricordare ancora, oltre alle cose già dette per l'esibizione di simboli, che non sono consentiti interventi ulteriori durante lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata. A coloro che intendono intervenire sull'ordine dei lavori o per un richiamo al Regolamento o per qualsiasi altro motivo, come sempre verrà data la parola soltanto al termine della seduta.
Ringraziando il deputato Fabris per aver accolto l'invito della Presidenza, gli do senz'altro la parola, passando all'interrogazione Fabris n. 3-01282, concernente costi e modalità di utilizzo del servizio dei voli di Stato da parte di membri del Governo nelle ultime tre legislature.
Il deputato Fabris ha dunque facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01282.
MAURO FABRIS. Signor Presidente, non ho accolto l'invito, mi sono piegato al suo ricatto; d'altra parte è l'unico modo per poter accedere alla televisione pubblica.
Da settimane il Ministro Mastella e l'UDEUR vengono attaccati da certa stampa e da certi giornalisti strapagati, appunto, dal servizio radiotelevisivo pubblico. Una delle accuse riguarda l'utilizzo di un volo di Stato, che è stato richiesto peraltro da lei, onorevole Rutelli, e che ha portato anche il Ministro Mastella a Monza dove eravate invitati per premiare i vincitori del Gran premio d'Italia. Il Ministro Mastella è obbligato, come Ministro della giustizia (vi è da ultimo una decisione del 15 agosto del Comitato nazionale per la sicurezza), a muoversi in questo modo per evidenti motivi legati alle proprie responsabilità. Quella domenica, peraltro, il senatore Mastella non tornò nemmeno con lei a Roma, rimase in Lombardia perché il lunedì c'era una riunione presso il tribunale di Brescia.
Su tale vicenda, taluni esponenti dell'opposizione, ma anche della maggioranza - come il Ministro Di Pietro, il quale, «distribuendo appalti» non corre i rischi del Ministro Mastella, che è chiamato ad esempio a decisioni sul carcere duro per i mafiosi - hanno gridato allo scandalo, dichiarando la loro presunta purezza e presunta diversità. Chiediamo dunque oggi al Governo di sapere - così che gli italiani ne siano informati - quanto siano costati in passato i voli di Stato, chi li abbia utilizzati e da chi gli utilizzatori siano stati accompagnati.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, è utile fornire taluni dati sulla tendenza nell'utilizzo del trasporto aereo, che fa riferimento al 31o stormo dell'Aronautica, situato a Ciampino. Tali dati mostrano che, nel periodo di responsabilità dell'attuale Governo, vi è stata una drastica riduzione nei costi e nell'utilizzo dei voli di Stato.
Leggo le cifre. La spesa effettiva sostenuta - ma si badi che quando si parla di spesa ci si riferisce all'utilizzo complessivo, che include non solo i voli istituzionali, ma anche quelli umanitari e sanitari che incidono per poco più del 20 per cento - è salita dai 19 milioni di euro del 2000 ai 23 milioni 871 mila del 2001, ai 29 milioni 992 mila del 2002, ai 41 milioni 232 mila del 2003, ai 52 milioni 326 mila del 2004, ai 50 milioni 949 mila del 2005. Durante il Governo Berlusconi, inoltre, erano attivi anche altri enti che fornivano voli di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (la compagnia ENI, che nel 2005 ha volato per 277 ore, l'Eurofly, che ha volato per ilPag. 60Ministero della difesa per 300 ore): la disponibilità, dunque, prescindendo da altre modalità riservate, è stata ancora superiore.
Tale spesa ha iniziato a scendere con l'arrivo del nuovo Governo, raggiungendo i 43 milioni 435 mila euro nel 2006. Nel 2007, poi, come dicevo, vi è stato un drastico ridimensionamento: ad oggi risultano infatti spesi 13 milioni 418 mila euro e la proiezione indica una spesa di circa 28 milioni per fine anno, con un taglio del 50 per cento rispetto all'anno passato.
Qualcuno ha detto qualcosa di ridicolo ed offensivo - lo dico davanti al Parlamento - a proposito della responsabilità, che è stata assolta nella passata legislatura da Ministri e Vicepresidenti del Consiglio, in occasione di un appuntamento del Paese come il più grande evento motoristico nazionale, che riguarda le industrie di punta del nostro Paese, migliaia di imprese italiane, con centinaia di milioni di telespettatori, ed al quale, in tutti i Paesi del mondo, presenziano Capi di Stato e di Governo.
Devo dire che prendo spesso aerei di linea; ho incontrato colleghi deputati l'altro ieri e poi ancora tre giorni fa negli aeroporti d'Italia.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Quando però non vi sono voli di linea, il Vicepresidente del Consiglio è abilitato a prendere, commisurato agli orari per i suoi adempimenti, un volo di Stato, per adempiere al proprio dovere di recarsi in certi luoghi in certe circostanze.
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Concludo. Il Ministro Mastella non ha gravato per un centesimo sui conti pubblici, poiché quel volo è stato realizzato permettendogli di recarsi in Lombardia dove aveva altri impegni istituzionali.
PRESIDENTE. La prego: deve davvero concludere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Vorrei dire qualcosa di più su quella che alcuni hanno definito «una gita» ma che gita non è stata.
PRESIDENTE. Non si può: il Regolamento si applica nei confronti di tutti. Signor Vicepresidente del Consiglio...
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. In ogni caso, quanto detto mi può bastare e spero che basti al collega Fabris.
PRESIDENTE. La ringrazio. Invito davvero a non mettere la Presidenza in imbarazzo, poiché i tempi non sono a mia discrezione.
Il deputato Fabris ha facoltà di replicare.
MAURO FABRIS. Signor Presidente, finita la seduta chiariremo l'incidente in cui lei ci ha fatto cadere prima.
PRESIDENTE. Naturalmente.
MAURO FABRIS. Assolutamente, signor Presidente, poiché il nostro era semplicemente un segno non offensivo di solidarietà con il popolo birmano per quanto sta capitando.
PRESIDENTE. Vi sono luoghi e modi per farlo, nel rispetto del Regolamento.
MAURO FABRIS. Vi è ben altro di offensivo in aula e fuori da quest'aula su cui intervenire, e lei non interviene (Applausi dei deputati dei gruppi Popolari-Udeur, Lega Nord Padania e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI, e del deputato Leone).
PRESIDENTE. Intervengo ogni volta che è violato il Regolamento.
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MAURO FABRIS. Non mi tolga questi secondi che ho a disposizione.
Mi dispiace, signor Vicepresidente del Consiglio, ma, nei tempi che aveva, lei non è riuscito - o non è voluto riuscire - a dare i nomi di quanti hanno utilizzato i voli di Stato negli ultimi anni.
Agli italiani, cui possiamo parlare adesso per tre minuti (se il Presidente Bertinotti me lo concede) attraverso la RAI - quella RAI che da settimane ci insulta e ricopre di bugie con ore ed ore che hanno lasciato ai «Santoro di turno» - possiamo finalmente dire, ripeto attraverso la RAI pubblica, che Mastella è stato usato quale capro espiatorio della «partitocrazia» e dei suoi costi.
Il Governo non ha detto che anche vari Ministri del Governo precedente, nonché Ministri del Governo attuale - ad esempio, Fini e Di Pietro che oggi fanno i «puri», dicono di non sapere nulla e firmano proposte per ridurre i costi della politica -, hanno girato come trottole con i voli di Stato.
Allora, se il Governo non lo dice, invito io questi colleghi, ex Ministri e Ministri attuali a dire quante volte e perché hanno preso i voli di Stato.
Nonostante ciò, la televisione pubblica dei «Santoro fuori controllo», perché vi è un Consiglio di amministrazione della RAI che pensa più a difendere le proprie poltrone che a controllarli, ha montato contro Mastella e contro il nostro partito una campagna di odio che continua. Ma l'odio arma la violenza: ciò spiega i blog contro Mastella con espressioni del tipo «Mastella ti odio» e le minacce di stupro contro chi collabora con noi, mentre anche l'indulto voluto dal Parlamento è diventato l'indulto di Mastella.
Si ricordano di noi e ci incolpano di tutte le colpe perché siamo quelli che si sono battuti contro tante cose che in questa sede non sono condivise da altri. Vogliamo semplicemente che venga ristabilita la verità: non ci sentiamo migliori, ma neanche peggiori di altri.
Non ci faremo, perciò, processare nelle piazze, come ebbe a dire in quest'aula e in ben altra situazione critica, ma con parole analoghe, Aldo Moro, per colpe che non abbiamo.
PRESIDENTE. Deputato Fabris, deve concludere.
MAURO FABRIS. Concludo, signor Presidente, i secondi me li ha tolti già in precedenza.
Siamo pronti a pagare perché difendiamo le nostre idee, non entriamo nel Partito democratico, vogliamo un centrosinistra più di centro e meno di sinistra e siamo contro il referendum liberticida che qualcuno porta avanti: ma non ci faremo più ricoprire di bugie, di insulti o di minacce.
PRESIDENTE. Deputato Fabris, ora deve proprio concludere!
MAURO FABRIS. Ho finito, signor Presidente, ma lasci qualche istante anche a me, come ha fatto prima per il presidente Casini.
Oggi abbiamo cominciato a reagire, signor Presidente, e continueremo a farlo: mercoledì prossimo ci rivedremo, finché non porterete in Assemblea i nomi di chi ha usato i voli di Stato, dando così agli italiani un po' di verità (Applausi dei deputati dei gruppi Popolari-Udeur e Lega Nord Padania).
PRESIDENTE. Il Presidente della Camera non ha alcuna possibilità di intervenire nel merito delle interrogazioni, dei loro contenuti, delle risposte del rappresentante del Governo e delle repliche, che sono assolutamente determinate dall'autogestione di coloro che si assumono le responsabilità della domanda, della risposta e della replica.
Il Presidente della Camera ha soltanto il compito di garantire il corretto svolgimento delle interrogazioni. I tempi fanno parte di questo corretto andamento.
Vorrei ricordare che lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata avviene, infatti, secondo uno schema regolamentare caratterizzato da una rigidaPag. 62scansione delle fasi e dei tempi, e da una successione degli interventi tale da instaurare un contraddittorio tra interroganti e Governo.
Eventuali interventi non previsti nel corso della seduta potrebbero determinare una modifica dei tempi programmati ed un'alterazione del rapporto tra interroganti e Governo, nonché della parità di trattamento tra i gruppi.
Di questa parità di trattamento tra i gruppi e di questo andamento corretto la Presidenza è garante: essa solo di questo è garante, ma questa garanzia intende farla rispettare nei confronti di tutti.