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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Applicabilità delle norme del «decreto Bersani» alle restrizioni di ipoteche, con particolare riguardo agli oneri a carico degli utenti - n. 3-01275)
PRESIDENTE. Il deputato Carta ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01275, concernente l'applicabilità delle norme del «decreto Bersani» alle restrizioni di ipoteche, con particolare riguardo agli oneri a carico degli utenti (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
GIORGIO CARTA. Signor Presidente, a partire dal 2 giugno 2007 sono divenute operative le disposizioni contenute nell'articolo 13, commi 8-sexies e seguenti, del decreto legge n. 7 del 2007, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 40 del 2007, dirette, nell'ambito dell'eliminazione di ogni onere di estinzione di un mutuo, a semplificare il procedimento di cancellazione delle ipoteche a garanzia dei mutui concessi da banche. Il nuovo procedimento, nel presupposto dell'estinzione ope legis dell'ipoteca coincidente con l'estinzione del debito, prevede che l'ipoteca stessa venga cancellata d'ufficio, senza alcun onere.
Nel testo normativo in esame non viene operata alcuna distinzione, in ordine all'applicabilità del procedimento semplificato di cancellazione, tra le cancellazioni totali e le restrizioni di ipoteca. Sennonché, con circolare del 1o giugno 2007, l'Agenzia del territorio, nel fornire i «primi chiarimenti», ha dato un'interpretazione a mio parere erronea, laddove ha precisato che i commi citati...
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
GIORGIO CARTA. ...si applicano esclusivamente alle cancellazioni.
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PRESIDENTE. I tempi sono quelli televisivi, quindi vi prego di rispettarli.
Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, il quesito è importante perché, in effetti, l'Agenzia del territorio ha dato un'interpretazione alla norma in esame. La stessa Agenzia, rivolgendosi poi al Ministero della giustizia per trovare una sintesi alle problematiche che lei ha richiamato, ha convenuto che tale interpretazione restrittiva può comportare dei problemi, pur essendo formalmente corretta.
Il Ministero della giustizia, a sua volta, segnala che sta svolgendo, sulla base di questa sollecitazione, gli approfondimenti per individuare le soluzioni operative e per garantire semplificazione ed eliminazione dei costi per quanto riguarda il procedimento di riduzione delle ipoteche.
Il Ministero dello sviluppo economico, consapevole che mentre si monitora l'andamento delle misure di liberalizzazione ci sono alcune interpretazioni che restringono, anziché permettere il flusso attuativo più efficace, ha proposto un'iniziativa e ha sottolineato il sostegno, al Senato della Repubblica, ad una proposta di emendamento al disegno di legge sulle liberalizzazioni, che chiarisce che per quanto riguarda il contratto di mutuo si deve fare riferimento a contratti stipulati o accollati a seguito di frazionamento, anche ai sensi del decreto legislativo 20 giugno 2005, n. 122, anche nel caso di annotazione su titoli cambiari. Il relatore del disegno di legge Bersani recepisce, con il pieno sostegno del Governo, una modifica legislativa che va incontro alla sua segnalazione. Questa è peraltro l'occasione per ribadire l'attesa che il Parlamento approvi in maniera il più possibile spedita quel disegno di legge.
PRESIDENTE. Il deputato Carta ha facoltà di replicare, per due minuti.
GIORGIO CARTA. Signor Ministro, mi ritengo parzialmente soddisfatto, non perché non intraveda nella sua risposta una volontà politica di dare soluzione ad una questione che non dovrebbe porre problemi. Infatti, l'ipoteca posta a carico di un soggetto viene posta dalla banca al costruttore per il complesso. Quando viene estinto il mutuo, il contraente non ha nessun debito.
Di conseguenza ciò non può interferire sul fatto che l'ipoteca totale deve poi essere frazionata, perché la questione è a chi fanno carico le spese notarili per ridurla: non certo all'utente, perché significherebbe aggirare il decreto Bersani e la legge che ne consegue.
Non si comprende però, signor Ministro - ed è il motivo della mia insoddisfazione - come l'Agenzia del territorio abbia potuto fornire un'interpretazione senza alcun presupposto giuridico e senza una norma che abbia introdotto una distinzione, che andava precisata per legge e non attraverso un'interpretazione dell'amministrazione.
In ogni caso, prendo atto della sua risposta e della volontà del Governo di fare in modo che tale onere non ricada sugli utenti perché, signor Presidente, il malumore esiste e non credo che vi sia bisogno di ulteriori elementi: non si possono adottare norme che poi, se applicate erroneamente, suonerebbero come un'ulteriore presa in giro per gli utenti, aumentando il malumore della cittadinanza.