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Si riprende la discussione.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Stigmatizzato il gravissimo ritardo nella presentazione della nota di aggiornamento al DPEF, esprime un giudizio fortemente negativo sulle misure in esso contenute, ritenendole inidonee a favorire lo sviluppo del Paese. Nel sottolineare che il documento in discussione conferma la tendenza al ribasso delle stime di crescita del prodotto interno lordo, ritiene inevitabile un inasprimento della pressione fiscale, che peraltro denota l'incapacità dell'Esecutivo di definire una efficace politica economica.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Nell'esprimere un giudizio particolarmente critico sulla nota di aggiornamento in discussione, lamenta l'assenza di un progetto di politica economica dell'Esecutivo, che risponda al senso di responsabilità dimostrato dai contribuenti, ai quali va rivendicato il merito di avere determinato un consistente aumento delle entrate tributarie. Lamenta, quindi, le deleterie conseguenze che deriveranno dall'adozione di misure caotiche che bloccano la modernizzazione del Paese.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Sottolineate le responsabilità del precedente Esecutivo nel peggioramento dei conti pubblici, tenuto conto, altresì, delle forti tendenze dei mercati finanziari indotte dalla crisi dei mutui statunitensi, evidenzia il responsabile impegno dell'attuale Governo nel determinare una positiva azione di risanamento degli stessi, mediante un efficace piano di contenimento dei costi, privilegiando, peraltro, settori che avevano subito forti penalizzazioni, quali le infrastrutture e le agevolazioni fiscali per le famiglie.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Preannunzia, quindi, l'orientamento favorevole del suo gruppo sulla nota di aggiornamento al DPEF in discussione.
LUANA ZANELLA (Verdi). Nell'esprimere un giudizio positivo sulla nota di aggiornamento in discussione, ritiene improprio anticipare valutazioni attinenti ad una manovra finanziaria il cui iter parlamentare è appena cominciato. Sottolinea quindi la coerenza del Governo nel perseguire l'obiettivo di conciliare il risanamento dei conti pubblici con le esigenze di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli della popolazione e di garantire uno sviluppo sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale. Preannunzia, infine, il voto favorevole sulla risoluzione che sarà presentata dai gruppi della maggioranza.
LELLO DI GIOIA (RosanelPugno). Sottolinea che la nota di aggiornamento in esame, coerentemente con gli impegni assunti in sede europea per la prosecuzione del processo di risanamento dei conti pubblici, dimostra la giusta direzione delle scelte di politica economica e finanziaria dell'attuale Esecutivo. Richiamati, inoltre, i significativi provvedimenti già posti in essere dal Governo al fine di rilanciare la competitività del sistema produttivo italiano, auspica che la maggioranza cessi di dividersi e consenta all'Esecutivo di proseguire la sua esperienza, rafforzando la sua azione in favore dell'equità fiscale e dello sviluppo economico del Paese. Preannunzia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione di approvazione della nota di aggiornamento al DPEF.
RAFFAELE AURISICCHIO (SDpSE). Manifestato l'orientamento favorevole del suo gruppo alla nota di aggiornamento al documento di programmazione economico-finanziaria, giudica condivisibili le variazioni in essa contenute, resesi necessarie a causa delle incertezze evidenziate dai mercati finanziari internazionali. Nel rilevare che la politica economica del Governo si è dimostrata efficace, riuscendo a coniugare opportunamente risanamento, sviluppo ed equità fiscale, ritiene che sarebbe necessario un maggiore impegno a favore dell'equità sociale, segnatamente mediante un aumento delle pensioni minime e un'efficacePag. VIIlotta al precariato. Preannuncia infine il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione di approvazione della nota di aggiornamento al DPEF.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Sottolinea che la nota di aggiornamento al DPEF dimostra il carattere «demenziale» della politica economica del Governo, essendo tutte le maggiori entrate - frutto di un incremento della pressione fiscale che ha ridotto il reddito disponibile per le famiglie e le imprese - assorbite dalle maggiori spese previste nella manovra finanziaria.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Rilevato, inoltre, che la lotta all'evasione fiscale non viene condotta in modo omogeneo sul territorio e si traduce in un'ulteriore vessazione per le imprese del Nord, sottolinea l'assoluta incapacità del Governo di tagliare la spesa pubblica, che risulta invece aumentata nei suoi principali comparti, rilevando in particolare come sia insostenibile la spesa sanitaria in alcune regioni, inopinatamente premiate dalla possibilità di accendere mutui per il ripianamento dei loro disavanzi.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata la risoluzione Ventura n. 6-00025.
GIAN LUCA GALLETTI (UDC). Sottolineata la contraddittorietà tra la nota di aggiornamento in discussione e la legge finanziaria, evidenzia i dati relativi all'andamento delle entrate fiscali e al contemporaneo ribasso delle stime di crescita del prodotto interno lordo, ritenendo peraltro necessario un maggior impegno nell'abbattimento del debito pubblico. Stigmatizzato altresì il carattere meramente elettorale delle misure economiche definite dal Governo, al solo fine di superare le divergenze esistenti al proprio interno, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione di approvazione della nota di aggiornamento al DPEF.
ANDREA RICCI (RC-SE). Espressa condivisione, a nome del suo gruppo, per il carattere espansivo della manovra recentemente varata dal Governo, consentito dai favorevoli andamenti di finanza pubblica determinati dalla lotta all'evasione e all'elusione fiscale, ritiene che l'azione dell'Esecutivo debba essere decisamente orientata ad un riequilibrio del carico tributario, nonché all'adozione di misure redistributive a vantaggio delle categorie più deboli. Ritenuta altresì necessaria una riqualificazione della spesa pubblica piuttosto che una sua riduzione quantitativa, auspica uno sforzo ulteriore finalizzato al reperimento di risorse da impiegare in senso redistributivo e per il miglioramento del protocollo sul welfare.
MANLIO CONTENTO (AN). Lamentata la scarsa chiarezza della sessione di bilancio relativamente all'andamento dei conti pubblici, ritiene che l'incremento delle entrate non sia imputabile alla lotta all'evasione e all'elusione, ma unicamente all'inasprimento della pressione fiscale voluto dal Governo. Nel giudicare altresì marginale l'influenza negativa della situazione dei mercati internazionali sulla stima al ribasso della crescita del prodotto interno lordo, osserva che la politica espansiva del Governo non ha prodotto gli auspicati effetti sulla domanda interna ed ha portato invece all'aumento del debito pubblico.
GUIDO CROSETTO (FI). Lamentata l'assenza del Ministro dell'economia e delle finanze, la cui partecipazione al dibattito sarebbe stata opportuna in considerazione del carattere sostanziale della nota di aggiornamento in discussione, stigmatizza l'intendimento del Governo di destinare il maggior gettito tributario all'incremento della spesa pubblica - peraltro in contraddizione con il proclamato impegno a ridurla -, paventando altresì lePag. VIIIdeleterie conseguenze che tale irresponsabile atteggiamento produrrà sull'economia del Paese.
ANTONIO MISIANI (Ulivo). Richiamata la situazione dei mercati finanziari dovuta alla crisi del settore immobiliare statunitense e tenuto conto altresì degli effetti dell'apprezzamento dell'euro sul dollaro, sottolinea la serietà ed il coraggio delle scelte del Governo, ispirate, peraltro, a criteri prudenziali, operate nella nota di aggiornamento al DPEF e volte a correggere la manovra di finanza pubblica al fine di garantire il risanamento dei conti pubblici. Preannunzia, quindi, il convinto voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione Ventura n. 6-00025, richiamando i significativi provvedimenti già posti in essere dall'Esecutivo, volti a favorire lo sviluppo dell'economia nazionale.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
MARIO LETTIERI, Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze. Nell'accettare la risoluzione Ventura n. 6-00025, rivendica al Governo il merito di avere conseguito, in soli quattordici mesi, rilevanti obiettivi di finanza pubblica.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la risoluzione Ventura n. 6-00025.