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Seguito della discussione del disegno di legge: Modernizzazione, efficienza delle Amministrazioni pubbliche e riduzione degli oneri burocratici per i cittadini e per le imprese (A.C. 2161-A); e delle abbinate proposte di legge Pedica ed altri; Nicola Rossi ed altri; La Loggia e Ferrigno (A.C. 1505-1588-1688) (ore 15,25).
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 2161-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 2161 sezione 9).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione raccomanda l'approvazione del suo emendamento 9.100 ed esprime parere contrario sull'emendamento Buontempo 9.70. La Commissione raccomanda, altresì, l'approvazione del suo emendamento 9.101 ed invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Marone 9.72. La Commissione raccomanda, infine, l'approvazione del suo emendamento 9.102 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Costantini 9.73.
PRESIDENTE. Il Governo?
GIAN PIERO SCANU, Sottosegretario di Stato per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 9.100 della Commissione.
Ha chiesto di parlare l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, capisco l'insofferenza, tuttavia stiamo discutendo di modificare sostanzialmente il regime di impugnazione degli atti amministrativi, prevedendo l'esclusione di alcuni atti tra quelli impugnabili con ricorso straordinario al Capo dello Stato (ricorso che, come è noto, può essere proposto dal soggetto interessato senza ministero d'avvocato). Ritengo, pertanto, che sarebbe necessaria un po' di attenzione su quello che stiamo votando. Dico ciò anche perché, poc'anzi, avete respinto una proposta emendativa presentata dai colleghi di Forza Italia, che prevedeva la responsabilità di quei dirigenti che avevano prodotto il dissesto finanziario degli enti. Avete consentito e continuate a consentire l'impunità per chi distrugge la pubblica amministrazione!
Detto ciò, vogliamo evitare, almeno, di escludere dal novero degli atti che non sono impugnabili con ricorso straordinario al Capo dello Stato - attribuendo una giurisdizione totalmente esclusiva alla magistratura del lavoro - quelli di gestione del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti? Non capisco la ragione contraria. Comprendo il motivo per cui la Commissione ritiene non impugnabili gli atti delle autorità indipendenti: vi è una motivazione di celerità del giudizio, vi sono interessi coinvolti di una particolare natura ed altro. Ma per quale motivo si vogliono escludere - tra gli atti che possono essere impugnati con ricorso straordinario al Capo dello Stato - quelli relativi alla gestione del personale? Ritengo che dovremmo riconsiderare tale questione e che, forse, sarebbe il caso di accantonare l'esame dell'articolo 9 e svolgere una riflessione in Commissione sull'argomento.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, intervengo soltanto per chiedere al relatore di darci contezza della ragione alla base di tale scelta. L'onorevole D'Alia ha posto una domanda che ritengo meritevole di risposta.
Stiamo parlando di autorità amministrative. Perché un provvedimento di questo genere non dovrebbe essere assoggettato alla ricorribilità? Vorrei che cortesemente venisse fornita risposta al quesito posto da me e dall'onorevole D'Alia, al fine di poter svolgere una riflessione nel merito, senza pregiudizi.
PRESIDENTE. Onorevole relatore, vi è una richiesta di accantonamento, qual è il suo parere?
Pag. 67ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Accetto la richiesta di accantonamento proposta.
PRESIDENTE. Avverto dunque che, non essendovi obiezioni, deve intendersi accantonato l'esame dell'emendamento 9.100 della Commissione.
Passiamo all'esame dell'emendamento Buontempo 9.70
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, a questo punto, propongo di accantonare l'esame dell'intero articolo 9 e di passare all'esame dell'articolo 13.
PRESIDENTE. Sta bene. L'esame degli articoli da 9 a 12 deve pertanto intendersi accantonato.
In attesa che gli onorevoli colleghi possano leggere il testo dell'articolo 13, concedo la parola all'onorevole Fiano, in via eccezionale. L'onorevole Fiano deve svolgere un intervento sull'ordine dei lavori che, normalmente, si svolge a fine seduta ma, in via eccezionale, avendomi anticipato l'argomento, gli concedo la parola in questo momento.