Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (ore 15,06).
(Iniziative per incrementare le risorse destinate al settore giustizia - n. 3-01349)
PRESIDENTE. Il deputato Leone ha facoltà di illustrare, per un minuto, la sua interrogazione n. 3-01349 concernente iniziative per incrementare le risorse destinate al settore giustizia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12).
ANTONIO LEONE. Grazie deputato Presidente, sono sotto gli occhi di tutti gliPag. 21sfoghi di alcuni magistrati - numerosi, per la verità -, che si lamentano sia della impossibilità di utilizzare mezzi di sicurezza (specialmente per coloro che si trovano impegnati nella lotta alla criminalità organizzata), sia della mancanza, nei vari uffici giudiziari, degli stessi beni essenziali.
Lei prima, rispondendo ad una interrogazione di un collega, ha detto che ha intenzione di riaprire, addirittura, tutte le carceri (non solo quelle che sono state chiuse, ma anche quelle che non sono mai state aperte dopo essere state costruite).
Vorremmo sapere se lei sia soddisfatto di quanto il Governo ha previsto per il settore della giustizia nel disegno di legge finanziaria, o se non ritiene, eventualmente, di dar man forte al Parlamento per far sì che le risorse che non sono state previste, e che potrebbero esserlo, sulla base del convincimento che si tratti di un settore da supportare, possano essere destinate al settore in parola.
PRESIDENTE. Il Ministro della giustizia, Clemente Mastella, ha facoltà di rispondere
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Onorevole Leone, non credo che siano le notizie giornalistiche o gli sfoghi dei magistrati - di alcuni magistrati - a rendere attuale, e anche imperioso, il problema delle risorse destinate alla giustizia. Non lo sono certamente per me da quando - più o meno, forse, incautamente, a vedere le circostanze attuali - ho chiare le difficoltà economiche che attraversa il mio Ministero e con le quali sono costretto a confrontarmi in modo quotidiano.
Si parla sempre, però, di una coperta troppo corta e ciò avviene nella logica dei Governi e delle coalizioni perché, allorché si fronteggiano le situazioni, ognuno le guarda dal proprio angolo visuale e dal mio, evidentemente, non mi pare che si possano «decantare» fiumi di risorse o fondi che possano anche incrementare. Si tratta di una logica non viziosa, non burocratica che invece vorrei più celere nella mia amministrazione.
Però è necessario anche il senso e le proporzioni delle istituzioni come tali e quindi so che anche per gli altri miei colleghi vi sono uguali difficoltà e debbo anche dirle che nel 2008, nel disegno di legge finanziaria, i debiti ereditati dal passato vengono parzialmente sanati. Sono stati previsti 25 milioni di euro per coprire quanto era dovuto per gli stipendi degli ufficiali giudiziari; sono stati stanziati più di 100 milioni di euro per il fondo di investimento di edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile e rispetto al passato si è avuto un incremento di 100 milioni di euro. Inoltre, sono stati anche previsti accantonamenti per la copertura di nuove iniziative legislative e grazie a tali fondi spero si dia inizio al recupero arretrato.
Tuttavia, accolgo il suo invito. Se il Parlamento, nella sua sovranità, dapprima al Senato dove è in discussione il disegno di legge finanziaria e successivamente alla Camera, vorrà discutere, dare apporti, integrazioni e determinare entità economiche rilevanti per eliminare la diffidenza, la collera presente tra i cittadini rispetto alle istituzioni, per evitare ulteriori sfoghi di magistrati rispetto a ristrettezze o difficoltà di bilancio che creano problemi e impedimenti nelle loro opzioni investigative o in luoghi di frontiera, laddove sono esposti in maniera difficile nel contrasto alla criminalità, ben vengano. Poiché sono un vecchio parlamentare, ritengo che da qualsiasi luogo possano arrivare risorse, tempestivamente con le proposte al disegno di legge finanziaria, sono ben accetti emendamenti e contributi in tal senso.
Io sono una persona che ragiona così: non guardo se il gatto è bigio o nero. È importante che prenda i topi. Speriamo in questo caso di prendere, perlomeno, qualche topolino.
PRESIDENTE. Il deputato Vitali, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.
LUIGI VITALI. Signor Presidente, signor Ministro, voglio subito dire che noiPag. 22siamo dalla sua parte. Siamo dalla sua parte come cittadini, come operatori del diritto e anche come parlamentari dell'opposizione, perché riteniamo che il Dicastero che ella dirige sia di valore cruciale, sensibile, importante e non può essere qualificato né di destra, né di sinistra, perché va incontro alle aspettative e ai bisogni dei cittadini.
Noi svolgeremo la battaglia in Parlamento, onorevole Ministro, a condizione che anche la sua maggioranza sia disposta ad aiutarci in questo senso. Però, dobbiamo registrare che, a fronte di questa nostra disponibilità, registriamo un taglio sempre maggiore di risorse per la giustizia. Abbiamo cominciato subito con il cosiddetto famigerato decreto Bersani, e dico «famigerato» per le conseguenze che ha provocato nel settore della giustizia. Poi, abbiamo continuato con la legge finanziaria dell'anno scorso e, ora, lei ci annuncia iniziative nell'attuale disegno di legge finanziaria che non sappiamo se saranno adeguate o sufficienti a far fronte alle problematiche.
Credo che oggi nel nostro Paese vi sia un bisogno e un'esigenza di sicurezza. Essa significa giustizia e la giustizia significa risorse.
Vi è un problema di certezza della pena e si tratta di un problema di giustizia e di risorse. Vi è un problema di contenzioso ed è un problema di giustizia e di risorse.
Lei ha detto, e noi siamo d'accordo, che riaprirà queste carceri e le utilizzerà, ma è necessaria la polizia penitenziaria e, pertanto, dobbiamo assumere agenti di polizia penitenziaria ed occorrono risorse.
Pertanto le chiediamo, signor Ministro, di essere più coraggioso e se ci consente anche più ultimativo nei confronti del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'economia e delle finanze, perché non si possono celebrare nozze con i fichi secchi e non si possono dare risposte ai cittadini con promesse e parole. Noi faremo la nostra parte e ci auguriamo che lei e la sua maggioranza facciano la loro (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).