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Si riprende la discussione.
(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 3169)
PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Elpidio. Ne ha facoltà.
DANTE D'ELPIDIO. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole D'Elpidio, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Di Gioia. Ne ha facoltà.
LELLO DI GIOIA. Signor Presidente, mi riservo eventualmente di consegnare il testo scritto della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Sta bene.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Napoletano. Ne ha facoltà.
FRANCESCO NAPOLETANO. Signor Presidente, anche io chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Napoletano, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Aurisicchio. Ne ha facoltà.
RAFFAELE AURISICCHIO. Signor Presidente, nell'annunciare il voto favorevole del gruppo Sinistra Democratica Per il Socialismo europeo, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Aurisicchio, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Evangelisti. Ne ha facoltà.
FABIO EVANGELISTI. Signor Presidente, accolgo il pressante invito che viene dall'Assemblea; tuttavia, non avendo preparato un intervento scritto, sono costretto a richiamarmi all'intervento svolto ieri dal collega Borghesi, con il quale aveva anticipato il voto favorevole del gruppo dell'Italia dei Valori.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Crosetto. Ne ha facoltà.
GUIDO CROSETTO. Signor Presidente, stavo discutendo con il mio gruppo sui termini della consegna del mio intervento. Intendo intervenire per due minuti (Commenti). Onorevoli colleghi, non sono cattivo, mi disegnano così, in questa fase.
Intervengo soltanto per dire che il provvedimento che ci accingiamo a votare oggi potrebbe sembrare un adempimento burocratico, ma è qualcosa di più. Oggi approviamo la certificazione scritta degli effetti di un anno di Governo Prodi sui conti pubblici del nostro Paese, ma soprattutto certifichiamo e consegniamo al Paese l'analisi, fatta dallo stesso Governo, di quello che sarà il nostro futuro prossimo.
Inviterei gli onorevoli colleghi a leggere, nei prossimi giorni di vacanza, cosa dicono realmente queste cifre e quali prospettive indicano per il 2008. In questo modo giustifico - e il mio intervento è stato brevissimo - il voto contrario del mio gruppo che non è soltanto un voto tecnico: è un voto politico su un provvedimento tecnico.
Voi quest'anno avete creato i presupposti perché il 2008 sia l'anno peggiore tra gli ultimi dieci, dal punto di vista economico. Avete inserito - e concluderete il lavoro con la legge finanziaria - un virus nel nostro sistema economico i cui effetti dureranno, purtroppo per il Paese, per anni.
Non possiamo non segnalare ciò anche quando approviamo documenti tecnici come il rendiconto o l'assestamento del bilancio dello Stato. Non vogliamo condividere neppure per un secondo con voi tale responsabilità, neanche con il silenzio (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Andrea Ricci. Ne ha facoltà.
ANDREA RICCI. Signor Presidente, chiedo che la Presidenza autorizzi la pubblicazione in calce al resoconto della seduta odierna del testo della mia dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Onorevole Andrea Ricci, la Presidenza lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Garavaglia. Ne ha facoltà.
MASSIMO GARAVAGLIA. Signor Presidente, interveniamo ora e non interverremo poi sul disegno di legge di assestamento del bilancio perché gli argomenti in discussione sono i medesimi.
Come ha giustamente sottolineato il collega Crosetto, il rendiconto con l'annesso documento relativo all'assestamento del bilancio sottoposto al nostro esame contiene in sé una grossa falla e una grossa balla: quella delle entrate fiscali aumentate di 23 miliardi di euro grazie al recupero dell'evasione fiscale. Queste è la più grande «fregatura» che il Governo Prodi ha propinato al Paese, costringendo molte famiglie e aziende a fare fatica ad arrivare alla fine del mese e alla fine dell'esercizio! È stato certificato, infatti, dal Ministro Padoa Schioppa che, di questi 23 miliardi di euro, all'incirca il 25 per cento (quindi 4 miliardi e mezzo) è il frutto del recupero dell'evasione, il resto sono tasse in più. Questo ha affermato il vostro Ministro dell'economia. In realtà, la Banca d'Italia ha reso noto che all'incirca il 15 per cento di tale somma è dato dal recupero dell'evasione fiscale, quindi circa 2 miliardi e mezzo.
Tutti abbiamo sott'occhio cosa è accaduto: avete alzato in una maniera impossibile le tasse e tutto il sistema Paese ne sta risentendo fortemente, tant'è che il Governo ha un tasso di credibilità pari allo zero; eppure, nelle carte, continuate a ripetere tali bugie! Per questo motivo la Lega Nord voterà contro il provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Alberto Giorgetti. Ne ha facoltà.
ALBERTO GIORGETTI. Signor Presidente, intervengo anch'io per rendere una dichiarazione di voto sia sul rendiconto sia sull'assestamento del bilancio.
La funzione che adempiamo in quest'Aula sarebbe burocratica se i conti fossero veritieri; invece, la realtà è che i conti al nostro esame, sia quelli contenuti nel rendiconto sia quelli relativi all'assestamento, sono in buona parte fasulli e non si ha piena consapevolezza degli aggregati che sono stati determinati dall'extragettito. Si tratta di risorse che in parte vengono coperte e che in buona parte vengono spese per iniziative normative di carattere permanente che, di fatto, hanno aperto il ciclo elettorale.
Quella del Paese è una situazione molto pesante; abbiamo già dimostrato che, al di là dell'iniziativa di propaganda fatta all'inizio della legislatura dal Governo, che ha dichiarato più volte che la situazione dei conti pubblici era in gravi condizioni, la realtà è che nel 2006 abbiamo avuto uno sforamento del rapporto deficit-PIL del 2,4 per cento, come testimoniato dai dati forniti dal Ministero dell'economia e delle finanze. Il dato fornisce, quindi, la dimostrazione del fatto che le iniziative intraprese dal Governo di centrodestra hanno determinato un percorso di crescita dell'economia ed entrate aggiuntive per il bilancio dello Stato.
Tuttavia, l'effetto complessivo è quello di una riduzione della crescita ed è dovuto alla legge finanziaria per il 2007, alla pressione fiscale che è cresciuta nel Paese, a una burocrazia che è sempre più forte e pesante e ad un percorso di spesa corrente che sta crescendo in misura significativa. Lo dimostrano la Nota di aggiornamento al DPEF, gli interventi - che sono stati adottati nei successivi decreti - di utilizzo in modo permanente di unPag. 11extragettito che era congiunturale, e il fatto che parte di queste spese non sono state ancora pienamente articolate all'interno del disegno di legge finanziaria.
Signor Presidente, ci rifacciamo alle considerazioni che abbiamo svolto all'inizio della seduta perché riteniamo che queste non siano certo le migliori condizioni per iniziare a discutere serenamente sul disegno di legge finanziaria. I numeri non sono a posto, e devono essere dimostrati concretamente nella loro attualità; al contempo, senza numeri chiari, non si può discutere della destinazione delle risorse e del controllo della spesa pubblica che, purtroppo, in questi ultimi mesi si è persa in misura significativa.
Quindi, la nostra è una preoccupazione forte, in quanto l'assestamento e il rendiconto non testimoniano la verità dei conti; non proseguono il percorso di risanamento della spesa pubblica ma, anzi, purtroppo la riprendono in modo significativo; non abbassano la pressione fiscale. Dunque, complessivamente, sono provvedimenti che danneggiano ulteriormente il Paese e che saranno presto rafforzati da una legge finanziaria che, purtroppo, deprimerà ulteriormente questo percorso di crescita.
Per tali motivi annuncio il voto contrario del gruppo di Alleanza Nazionale sul rendiconto e preannuncio quello sull'assestamento (Applausi dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, sull'assestamento successivamente interverrà il collega Trepiccione, mentre io annuncio soltanto il voto favorevole del gruppo dei Verdi sul rendiconto.
PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.