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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il potenziamento dell'organico del tribunale di Ortona (Chieti) - n. 3-01405)
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01405, concernente misure per il potenziamento dell'organico del tribunale di Ortona (Chieti) (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, signor Ministro, il tribunale di Ortona, dal 2001, ha una nuova struttura, attesa da decenni e costata diversi milioni di euro. Ultimamente, il consiglio dell'ordine degli avvocati di Chieti ha lanciato l'allarme di una sua paventata chiusura, al quale ha fatto eco il consiglio comunale di Ortona, che ha fermamente respinto tale ipotesi. In organico, attualmente, vi è un solo giudice per i processi civili, ed alcuni intervengono occasionalmente per quelli penali. Il vero problema, comunque, è il personale di cancelleria, composto da due soli impiegati, uno prossimo alla pensione e l'altro inabile per malattia. Per tale carenza è probabile che, sin dal prossimo dicembre, tutte le udienze siano sospese.
Signor Ministro, alla luce di quanto esposto, le chiedo se non ritenga opportuno prevedere un potenziamento dell'organico del tribunale di Ortona, in modo da garantirne funzionalità ed efficienza.
PRESIDENTE. Il Ministro per l'attuazione del programma di Governo, Giulio Santagata, ha facoltà di rispondere, in sostituzione del Ministro della giustizia, Clemente Mastella, che si è dovuto recare in Senato.
GIULIO SANTAGATA, Ministro per l'attuazione del programma di Governo. Signor Presidente, prima di entrare nel merito delle specifiche questioni sollevate dall'onorevole interrogante, ritengo opportuno rassicurarlo in merito alla paventata chiusura della sezione distaccata di Ortona. Il dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi non ha avviato alcuna iniziativa tesa alla sua chiusura, né mi risulta sia stata prospettata un'azione diretta a ridimensionare l'organico del personale amministrativo del tribunale di Chieti, di cui Ortona costituisce sezione distaccata.
Rappresento, comunque, che, secondo i dati trasmessi dal dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, la pianta organica del personale amministrativo del tribunale di Chieti è stata rideterminata con il decreto ministeriale 8 marzo 2007 e che attualmente, a fronte di otto unità previste in organico, nell'ufficio di Ortona sono presenti sette dipendenti: il solo posto vacante è quello di cancelliere C2. Sono coperti, infatti, gli organici di cancelliere C1 (due unità), di cancelliere B3 (un'unità), di operatore giudiziario B2 (due unità) e di ausiliario A1 (due unità). Peraltro, fino allo scorso mese di ottobre, era in servizio un'unità con contratto a tempo determinato (un ex lavoratore socialmente utile), oltre a un operatore giudiziario B2, in posizione soprannumeraria rispetto alla dotazione organica, cessato dal servizio per motivi di salute.
Per quanto riguarda, poi, la situazione relativa al personale amministrativo, si rappresenta che, nell'ufficio UNEP di Ortona, a fronte di un organico di nove unità, sono presenti otto dipendenti. Il solo posto vacante è quello di ufficiale giudiziario C2, relativo a una posizione economica introdotta in funzione delle procedure di riqualificazione e per la quale, allo stato, non esiste personale in servizio. Nell'ufficio del giudice di pace, Pag. 51infine, a fronte di cinque unità previste in organico, sono presenti sei dipendenti, due dei quali nelle posizioni economiche C1 e B3, comandati ai sensi dell'articolo 26, comma 4, della legge n. 468 del 1999.
L'unico posto vacante di operatore giudiziario B1 è stato pubblicato con interpello per la mobilità interna del 10 maggio 2007. In considerazione dei dati che ho sinteticamente esposto, ritengo che la situazione dell'ufficio giudiziario di Ortona non sia dissimile da quella di molte altre sedi giudiziarie e che molti dei problemi evidenziati dall'onorevole Catone possano essere arginati dal presidente della Corte d'appello dell'Aquila. Questi, infatti, può intervenire sulle situazioni di maggior disagio, mediante l'applicazione di personale proveniente da altri uffici del distretto, secondo quanto sancito dall'articolo 14 dell'accordo sulla mobilità interna, sottoscritto dall'amministrazione con le organizzazioni sindacali il 27 maggio 2007.
In ogni caso, in considerazione del carico di lavoro gestito dall'ufficio giudiziario di Ortona e proprio per sopperire alle necessità evidenziate dall'onorevole interrogante, manifesto sin d'ora la disponibilità dell'amministrazione ad attivare il comando di dipendenti di altre amministrazioni del comparto ministeri.
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di replicare.
GIAMPIERO CATONE. Mi dispiace sinceramente che non ci sia il Ministro Mastella a rispondere, perché citare nomi, date e organici non rispondenti alla realtà, solo per il gusto di citarli, è molto facile. Di fatto, il tribunale di Ortona rischia di chiudere dal prossimo mese di dicembre, perché privo di organico. Quanto al personale di canecelleria, un conto sono i distacchi immediati per garantire lo svolgimento di alcune udienze, mentre altro conto è il personale facente parte dell'organico del tribunale di Ortona, che è vero che è una sezione distaccata del tribunale di Chieti, ma è l'ufficio giudiziario di Ortona, e quindi dovrebbe avere organici effettivi propri.
Soffermandomi su un altro punto, tengo a precisare che non ho mai parlato di ridimensionamento, ma di organici effettivi. Mi sembra che il tribunale di Ortona non li abbia, e che non abbia nemmeno molti giudici. Non basta dire che il presidente della Corte d'appello dell'Aquila può sopperire; stiamo chiedendo al Ministro della giustizia di intervenire: non si può sempre attingere da altre situazioni.
Per quanto riguarda le assicurazioni, ne abbiamo ricevute tante da questo Governo e dal Ministro Mastella. Colgo l'occasione per elencarne alcune ancora in sospeso, che stanno molto a cuore alla Democrazia Cristiana per le Autonomie: la soppressione della direzione generale regionale della giustizia a L'Aquila; un'interpretazione autentica della legge sulla professione di giornalista, inerente al precariato, di competenza del Ministero della giustizia, la cui mancanza pone a rischio centinaia di posti di lavoro; il caso degli agenti di polizia penitenziaria di Marassi e di altre case circondariali. Potrei continuare, ma preferisco fermarmi qui.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
GIAMPIERO CATONE. Nonostante tutto, resto fiducioso su un serio, vero e proficuo intervento da parte di questo Ministero.