Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Discussione delle mozioni Leone n. 1-00233 e Germontani n. 1-00227: Disciplina fiscale applicabile alle società cooperative, anche in relazione agli effetti prodotti nei mercati di riferimento.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Volontè n. 1-00249, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, sarà discussa congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
FABIO GARAGNANI (FI). Illustra la mozione Leone n. 1-00233, sottolineando la necessità di procedere ad opportuni controlli in ordine alle reali finalità perseguite da alcune società cooperative, che sembrano avere perso l'originale scopo mutualistico per trasformarsi in vere e proprie holding, con ciò comportando inevitabili distorsioni ed alterazioni del mercato.
Reputa inoltre opportuno procedere all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema cooperativo, nonché assicurare un più compiuto utilizzo della Guardia di finanza per verificare se vi siano state violazioni della normativa vigente.
MARIA IDA GERMONTANI (AN). Illustra la sua mozione n. 1-00227, sottolineando la necessità di avviare un'ampia riflessione sul sistema cooperativo nazionale e, in particolare, sull'ambito dei vantaggi amministrativi e fiscali. Richiamate le finalità sottese alla nascita e allo sviluppo delle cooperative, che hanno senz'altro contribuito alla crescita delPag. IVPaese, osserva che tali strutture operanosul mercato in un'ottica pienamente imprenditoriale, per nulla rispettosa dei diritti dei soci aderenti. Ritiene quindi necessario distinguere in modo chiaro la cooperazione caratterizzata da reali finalità mutualistiche, così come riconosciute dall'articolo 45 della Costituzione, da quella avente caratteristiche orientate maggiormente alle logiche del mercato e, di conseguenza, ridefinire la disciplina fiscale di vantaggio.
DONATELLA MUNGO (RC-SE). Sottolineata l'assoluta rilevanza del tema oggetto dell'odierna discussione, ritiene, tuttavia, che le problematiche relative al sistema cooperativo debbano essere affrontate senza strumentalizzazioni e pregiudizi ideologici, verificando la sussistenza di eventuali elementi distorsivi. Auspica, altresì, una compiuta attuazione delle disposizioni inerenti le società cooperative contenute nel Protocollo sul Welfare, nonché una ridefinizione della disciplina vigente in materia, con specifico riferimento al socio cooperatore.
PRESIDENTE. Avverte che è stata presentata l'ulteriore mozione Donadi n. 1-00250, che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni presentate, sarà discussa congiuntamente.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Illustra la mozione Donadi n. 1-00250, sottolineando la rilevanza del movimento cooperativo, dimostratosi capace di dare risposte concrete ed immediate ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione, in un contesto economico caratterizzato da un approccio neocapitalistico che ha accresciuto la povertà e prodotto notevoli guasti sociali.
Invita quindi il Governo a respingere decisamente le mozioni presentate dall'opposizione, che giudica provocatorie, a dare attuazione agli atti di indirizzo in materia approvati dal Parlamento, nonché ad assumere idonee iniziative volte a garantire lo sviluppo del sistema cooperativo, atteso il notevole contributo da esso apportato alla crescita economica e sociale del Paese.
RUGGERO RUGGERI (PD-U). Nel richiamare l'importanza del ruolo svolto dalle società cooperative, nella loro evoluzione storica, quale strumento di riscatto sociale della popolazione che risponde ad un equo modello di distribuzione della ricchezza, giudica doverosa la denunzia alla magistratura dell'esistenza di società cooperative che non dispongano dei requisiti di cui alle disposizioni del codice civile, così come modificate nel 2003, denunziando il fenomeno delle cooperative false, presenti soprattutto nel settore agroindustriale. Ritiene, quindi, sia priorità assoluta del Governo incrementare l'attività di vigilanza sulle stesse ed indire altresì una conferenza nazionale per promuovere un grande progetto di cooperazione.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.