Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Seguito della discussione del disegno di legge S. 1819, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 159 del 2007: Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale (approvato dal Senato) (A.C. 3194-A).
Nella seduta del 15 novembre 2007 si è conclusa la discussione sulle linee generali.
La I Commissione ha espresso il prescritto parere.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Chiede una sospensione della seduta per consentire al Comitato dei nove una più approfondita valutazione delle proposte emendative presentate.
ANTONIO LEONE (FI). Nel confermare l'adesione del suo gruppo alla proposta avanzata dalla maggioranza nella riunionePag. IVdel Comitato dei nove, manifesta disponibilità ad approfondire la discussione sul provvedimento d'urgenza in esame senza intendimenti di tipo ostruzionistico, preannunziando a tal fine il ritiro di parte delle proposte emendative presentate.
ANDREA GIBELLI (LNP). Nel sottolineare l'incoerenza della maggioranza e del Governo, pur non manifestando contrarietà all'ipotesi di una sospensione della seduta, ritiene che l'Esecutivo debba abbandonare i tatticismi e consentire alla Camera di affrontare nel merito questioni di grande interesse per i cittadini.
ROBERTO GIACHETTI (PD-U). Nel condividere la proposta avanzata dal Comitato dei nove, sottolinea la necessità di convertire in legge prima della sua scadenza il provvedimento d'urgenza in discussione; ritiene pertanto che il comportamento del Governo dipenderà dalla volontà dell'opposizione di attuare o meno forme ostruzionistiche.
PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta formulata dal presidente della V Commissione.
La seduta, sospesa alle 15,35, è ripresa alle 18.
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FAUSTO BERTINOTTI
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Annunzia la presentazione, da parte del Governo, di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, preannunziando l'intendimento di porre la questione di fiducia sulla sua approvazione. Rileva, altresì, che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta un punto cardine della manovra finanziaria per il 2008 ed è pertanto necessario pervenire alla sua sollecita conversione in legge.
PRESIDENTE. Prende atto della presentazione, da parte del Governo, dell'emendamento Dis. 1.1, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione, nonché del preannunzio da parte del Ministro per i rapporti con il Parlamento dell'intenzione del Governo di porre la questione di fiducia sull'approvazione di tale emendamento.
ANTONIO LEONE (FI). Giudicate infondate le motivazioni addotte dal Ministro Chiti a sostegno della preannunziata decisione di porre la questione di fiducia, anche a fronte della disponibilità dell'opposizione a ritirare un consistente numero di proposte emendative, rileva che i ritardi e le incongruenze che hanno caratterizzato l'iter del provvedimento sono imputabili alle divergenze interne alla maggioranza.
ANDREA GIBELLI (LNP). Nell'associarsi al giudizio politico espresso dal deputato Leone e ricordata altresì la natura non ostruzionistica degli emendamenti presentati del suo gruppo, esprime sconcerto per il fatto che alla Camera non è stato consentito di procedere ad un approfondito confronto sul merito del provvedimento in esame.
ANTONELLO SORO (PD-U). Nel giudicare non condivisibili le argomentazioni svolte dai deputati Leone e Gibelli, ritiene che la preannunziata intenzione di porre la questione di fiducia derivi esclusivamente dalla necessità di consentire la conversione in legge del decreto-legge in esame entro i termini costituzionalmente previsti, peraltro in presenza di disposizioni regolamentari che precludono la possibilità di contingentare i tempi di discussione dei disegni di legge di conversione.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Nel giudicare anomala e lesiva delle prerogative parlamentari la procedura seguita dal Governo nella presentazione del maxiemendamento sul quale porrà la questione fiducia, il cui testo peraltro non èPag. Vstato distribuito ai parlamentari, invita l'opposizione a valutare l'opportunità di abbandonare l'aula.
ANNA TERESA FORMISANO (UDC). Sottolineata l'assoluta assenza di un confronto democratico, anche a seguito della più volte manifestata disponibilità dei gruppi di opposizione a ritirare parte delle proposte emendative presentate, ritiene che la Camera non possa essere chiamata ad un mera ratifica delle decisioni adottate presso l'altro ramo del Parlamento.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Nell'esprimere rammarico per il fatto che, con la posizione della questione di fiducia, il Governo ha di fatto reso impossibile il miglioramento del testo del provvedimento d'urgenza, ritiene che tale atteggiamento sia riconducibile alle divergenze interne alla maggioranza.
PRESIDENTE. Al fine di procedere al vaglio di ammissibilità dell'emendamento presentato dal Governo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 18,30, è ripresa alle 19,50.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento Dis. 1.1 del Governo.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento Dis. 1.1 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo unico del disegno di legge di conversione.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata.
La seduta, sospesa alle 19,55, è ripresa alle 20,20.