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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania - n. 3-01445)
PRESIDENTE. Il deputato Buontempo ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01445 concernente iniziative per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, signor Ministro, alcuni giorni fa mi sono recato a Taverna del Re, nel comune di Giugliano, e voglio esprimere a nome della Destra la solidarietà ai cittadini di quella zona, i quali vivono una vita d'inferno: acqua inquinata, aria irrespirabile, prodotti agricoli invenduti, turismo espulso per la pessima situazione ambientale, aumento di malattie che colpiscono in particolare i minori.
I cittadini manifestano giorno e notte, e le autorità che cosa fanno? Disattendono una legge dello Stato, con la quale il Parlamento ha deciso che i rifiuti devono essere recuperati e smaltiti senza pericoli per la salute dei cittadini, e ignorano il decreto-legge n. 61 del 2007, convertito dalla legge n. 87 del 2007, che imponeva di non aprire più discariche in quella zona, se non dopo un risanamento e una bonifica. Inoltre, le autorità locali non danno alcun seguito all'ordine del giorno approvato dal Senato il 20 giugno 2007,Pag. 48che impegna il Governo a chiudere Taverna del Re entro il 31 ottobre 2007. Come lei sa, signor Ministro, anche dopo il 31 ottobre sono stati scaricati dei rifiuti.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio, ha facoltà di rispondere.
ALFONSO PECORARO SCANIO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, onorevole interrogante, innanzitutto non posso che associarmi alla solidarietà rispetto alle difficoltà che da anni - non da poco tempo - vivono la popolazione di Giugliano e molte popolazioni della Campania, a seguito del fallimento del grande appalto dato a una grande società del nord (che poi si è trasformata nella società Fibe), la quale invece di riuscire a risolvere il problema dei rifiuti campani, con un esborso notevole di denaro e con gravi sofferenze per i cittadini campani, ha trasformato questi rifiuti nelle cosiddette ecoballe. Si tratta di rifiuti trasformati attraverso gli impianti CDR, ma che non si sono trasformati in vero combustibile da rifiuti, come hanno dimostrato inchieste della magistratura, e sono stati accumulati in alcune zone che avrebbero dovuto costituire siti provvisori.
In base alla risposta trasmessa al Ministero da parte del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Campania, posso affermare che, entro la fine del mese di novembre, è previsto il completamento della progettazione esecutiva degli interventi e verranno realizzate tutte le procedure per consentire che rapidamente - si dice entro la fine di dicembre - si possa provvedere ad individuare una diversa area di siti di stoccaggio per le ecoballe, o soluzioni, che spero possano essere trovate, per evitare di continuare a produrre ancora tale tipo di materiale. Non posso che rappresentare il massimo sostegno che il Ministero dell'ambiente fornirà al Commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Campania, perché è questo il compito - ma anche il limite - della competenza del Ministero stesso.
Faccio altresì presente di aver dato mandato alla direzione del Ministero competente per le bonifiche e il risanamento di accelerare tutte le procedure perché, per la parte di competenza del Ministro dell'ambiente, si proceda comunque al risanamento e alla bonifica delle zone che si possono già risanare e bonificare. Inoltre, stiamo lavorando perché, al più presto, non solo non si mettano più ecoballe in quella zona, ma si inizi lo svuotamento della zona stessa - sia di Taverna del Re, sia della vicina area di Villa Literno, che è ugualmente piena di ecoballe - e si trovi una soluzione per il loro smaltimento.
Aggiungo che abbiamo istituito, su proposta del Ministero dell'ambiente, attraverso l'articolo 80 del disegno di legge finanziaria, approvato dal Senato ed ora all'esame della Camera, che spero a sua volta lo approvi, un apposito fondo, presso il Ministero stesso, per lo sviluppo delle nuove tecnologie di raccolta differenziata e riciclaggio, con 20 milioni di euro all'anno, anche attraverso - spero - fondi di rotazione. Abbiamo infatti bisogno di fornire anche gli strumenti tecnici per smantellare questa vergogna, di cui la Campania è stata vittima: un grandissimo appalto fallimentare.
PRESIDENTE. Il deputato Buontempo ha facoltà di replicare.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Ministro, lei dice «spero, auspico»: l'interrogazione in esame chiedeva al Ministro di impedire - visto che esiste una legge dello Stato - che si continuino a scaricare rifiuti in quella zona. Infatti, tra lo sperare e l'auspicare, lì continuano a scaricare rifiuti, molti dei quali scoperti, non imballati, che inquinano le falde acquifere e che stanno distruggendo l'agricoltura.
Onorevole Ministro, c'è una legge dello Stato alla quale bisogna fare in modo che le autorità locali ottemperino. Nel frattempo si può fare tutto quello che lei ha detto, ma perché devono pagare quei cittadini che, notte e giorno, per difendere l'aria che respirano, sono costretti a stare lì? Si tratta di quattro chilometri quadratiPag. 49di rifiuti! È indecente! Sono quindici anni che si corre dietro a questa emergenza! Cosa devono fare quei cittadini per sentirsi rispettati, nel momento in cui si accerta che le malattie tumorali sono aumentate, che l'acqua è inquinata, che l'agricoltura non è più spendibile sui mercati?
Il Governo non mi può dire che «auspica», deve dire che intanto, a Taverna del Re, non deve entrare più neppure un chilo di rifiuti, perché lì è esaurita ogni possibilità di scaricarli e, nel frattempo, deve promuovere condizioni che non continuino a colpire quelle popolazioni. Anche lei, con il suo accento campano, credo che un po' di vergogna la provi! La conosco, so qual è il suo impegno, ma deve passare ai fatti, altrimenti si rende complice di tutta l'ecomafia, che lì si sta muovendo per uccidere la vita dei cittadini (Applausi dei deputati del gruppo Misto-La Destra).