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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile e dell'impiego dei minori nell'attività di accattonaggio - n. 3-01444)
PRESIDENTE. La deputata Cioffi ha facoltà di illustrare per un minuto la sua interrogazione n. 3-01444, concernente misure di contrasto al fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile e dell'impiego dei minori nell'attività di accattonaggio (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, signor Ministro, nei giorni scorsi, in occasione della presentazione dell'ottavo rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, che è stato presentato da Telefono Azzurro e dall'Eurispes, è emerso un preoccupante aumento dello sfruttamento lavorativo minorile e dell'accattonaggio, fenomeno che colpisce, tra l'altro, soprattutto le nostre aree urbane favorendo anche fenomeni di microcriminalità.
Ciò è confermato dalle stime dell'Organizzazione internazionale del lavoro del 2006, secondo le quali ben 400 mila bambini sono colpiti da tale fenomeno.Pag. 53
Ciò premesso, si chiede di sapere quali misure si intendano porre in essere rispetto a questa forma di emergenza sociale che coinvolge in maniera così diffusa e drammatica i bambini, tra cui figurano anche tutti quei minori «invisibili», vittime di un'immigrazione che deve essere sempre più controllata, ma che deve essere anche più solidale nei confronti dei bambini.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, la direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione del Ministero della solidarietà sociale per il 2007 prevede importanti iniziative per contrastare il fenomeno dello sfruttamento dei minori. Con particolare riferimento al fenomeno dell'accattonaggio infantile - che lei giustamente richiamava -, la direttiva prevede la predisposizione di azioni positive di garanzia e tutela dei diritti di cittadinanza di bambini e bambine costretti alla pratica dell'accattonaggio, con la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e di progetti di formazione specifici rivolti agli operatori sociali.
Per quanto riguarda, in particolare, lo sfruttamento del lavoro minorile, la direttiva prevede la promozione e il monitoraggio delle attività al tavolo tra Governo e parti sociali per il contrasto dello sfruttamento del lavoro minorile e della dispersione scolastica.
Il tavolo, ricostituito nel mese di settembre 2006, è attualmente impegnato nell'aggiornamento degli obiettivi e delle azioni previste nella Carta degli impegni contro lo sfruttamento del lavoro minorile del 1998, percorso che sarà completato entro quest'anno con la sottoscrizione di una nuova Carta di impegni.
Fra le azioni previste voglio sottolineare, in particolare, l'impegno a considerare prioritaria, per la lotta allo sfruttamento del lavoro minorile, la dimensione familiare attraverso, soprattutto, efficaci politiche attive di sostegno alle famiglie volte a ridurre le situazioni di povertà.
Occorre individuare le categorie di minori particolarmente esposte al rischio di sfruttamento economico, ossia minori poveri, stranieri, vittime di tratta, abbandonati, rom e disabili e predisporre progetti mirati alla prevenzione, all'identificazione e protezione delle vittime, alla riduzione del danno, all'educazione e formazione, al reinserimento scolastico nonché all'inserimento lavorativo per quei minori sfruttati che, avendo raggiunto l'età minima stabilita per l'accesso al lavoro, esprimano la loro volontà di lavorare in condizioni degne e rispettose della normativa italiana.
Si deve dedicare una particolare attenzione, in special modo nei contesti urbani, al fenomeno dell'accattonaggio, anche monitorando i progetti di cui alla legge n. 285 del 1997.
Infine, è necessario adottare, entro sei mesi dalla sottoscrizione della carta di impegni, un piano d'azione contro lo sfruttamento del lavoro minorile che individui gli interventi di competenza di ogni soggetto coinvolto e ricondurla all'interno del piano nazionale d'azione e d'interventi per lo sviluppo e la tutela dei diritti dei minori in età evolutiva.
La ricostituzione del tavolo rappresenta, quindi, la base per un efficace coordinamento delle azioni da mettere in atto e in seguito per una seria verifica delle politiche di contrasto attivate, in particolare, contro lo sfruttamento del lavoro minorile e l'accattonaggio.
Il prossimo obiettivo, sul quale il Governo è già impegnato, è quello di aggiornare e sottoscrivere il protocollo di intesa per il coordinamento delle azioni contro la dispersione scolastica e lo sfruttamento del lavoro minorile tra le amministrazioni maggiormente interessate al contrasto di tali fenomeni.
PRESIDENTE. La deputata Cioffi ha facoltà di replicare.
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SANDRA CIOFFI. Signor Presidente, ringrazio il signor Ministro e mi dichiaro soddisfatta per la risposta.
Signor Ministro, proprio ieri si è svolta la giornata dell'infanzia e onorare tale ricorrenza significa dare concretezza ad un'azione del nostro Paese volta a considerare i minori come una priorità. Sono certamente contenta del fatto che anche lei, signor Ministro, abbia sottolineato che oggi il problema dello sfruttamento minorile non riguarda solo l'immigrazione (soprattutto quella clandestina) ma purtroppo concerne le tante famiglie e le nuove povertà presenti nel nostro Paese.
Certamente il tavolo, nel modo in cui sarà costituito e con la partecipazione di tutte le associazioni che si interessano di infanzia e di minori, sarà un momento estremamente importante per programmare le politiche dell'infanzia del Paese. Infatti, occorre tenere conto anche di un aspetto. Ricordo che risale proprio a questi ultimi giorni l'allarme lanciato dal Ministro Amato in ordine ai nuovi tipi di sfruttamento dell'infanzia e dell'adolescenza. Basti pensare alle cosiddette baby-squillo e ai problemi di gioco. Ma siamo dinanzi anche ad un problema relativo ad un uso distorto dell'immagine dei bambini, ad esempio, nella pubblicità. È necessario che tutti i nuovi fenomeni di sfruttamento minorile siano individuati anche in tavoli appositi, in cui siano presenti tutti coloro che si interessano, in questo momento, di infanzia.
Signor Ministro, ritengo estremamente importante che vi sia un impegno del nostro Paese affinché al più presto - e continuo a ripeterlo ogni giorno - venga approvata la legge in ordine all'istituzione del garante nazionale dell'infanzia. I nostri bambini, i nostri adolescenti hanno bisogno di essere difesi sempre di più anche attraverso l'istituzione del garante. A tal fine faccio presente che siamo l'ultimo Paese, in Europa, che non ha ancora varato la legge sul garante dell'infanzia.
Credo che l'impegno del Parlamento, del Governo e di tutte le associazioni siano necessari per dare un futuro sereno ai nostri bambini. Ciò significa anche garantire il futuro del nostro Paese.